STS-124 FD14: preparazione al rientro

Penultimo giorno in orbita quello di ieri a bordo dello Shuttle per i sette astronauti impegnati nella missione STS-124. Sono infatti stati effettuati gli ultimi controlli per il rientro previsto oggi: il comandante Mark kelly, il pilota Ken Ham e l’ingegnere di volo Ronald Garan hanno ripassato le procedure per il rientro, mentre Reisman, Karen Nyberg, Michael Fossum e l’astronauta giapponese Akihiko Hoshide hanno trascorso la mattina preparando e stivando il materiale all’interno della navetta.
Il controllo finale procedeva in linea coi giusti tempi, quando durante il test delle superfici aerodinamiche il Comandante Kelly ha notato un oggetto, all’inizio non chiaro e definito, che si allontanava dalla coda dello Shuttle. Le prime osservazioni da parte dell’equipaggio raccontano di un detrito di circa 40-50 cm che volava via vicino al timone di coda, ben visibile perchè il riflesso della luce del sole lo illuminava. Dopo una serie di foto inviate a Terra e le analisi condotte su di esse, gli ingegneri hanno concluso che si potrebbe trattare di una clip, una sorta di fermaglio, che serve a tenere unite le due superfici che costituiscono il freno aerodinamico del timone di coda dello Shuttle. Gli stessi tecnici hanno affermato che non si tratta di un problema e che non costituisce una minaccia per un rientro sicuro sulla Terra. Si ipotizza che questo “fermaglio” probabilmente si sia allentato durante il lancio del Discovery lo scorso 31 maggio e al momento di testare il freno aerodinamico del timone si è staccato volando via. Gli astronauti si erano anche offerti di osservare la zona interessata più da vicino con l’ausilio del braccio robotico in dotazione allo Shuttle, ma le fotografie scattate si sono rivelate sufficienti all’individuazione del problema. Tra l’altro il fenomeno era già stato notato nelle missioni precedenti, a partire dalle prime in assoluto negli anni '80: al momento del controllo dell’orbiter al termine della missione più di una volta si è constatata la perdita di questo componente.
Tutto normale e pronto, quindi, per il rientro dello Shuttle di oggi per le 17.15 ora italiana sulla pista 15 del Kennedy Space Center. Se tutto dovesse procedere in linea con le previsioni, Kelly e Ham dovrebbero effettuare la prima accensione dei mototi orbitali alle 16.10 per 2 minuti e 36 secondi per poi entrare in atmosfera all’altezza dell’Oceano Pacifico meridionale mezz’ora dopo. In caso di diretta luce solare all’interno della cabina di guida della navetta, che potrebbe generare abbagliamenti fastidiosi, Mark kelly potrebbe optare per un atterraggio sulla pista 33. Come al solito l’incognita principale in questi casi è il meteo che comunque per ora fa registrare buone condizioni per l’atterraggio. In caso di necessità un secondo tentativo è programmato un orbita dopo, cioè circa 1 ora e 35 minuti più tardi con però maggiore possibilità di leggeri fenomeni piovosi.

E io sono qui in attesa :slight_smile:
Ciao amici!