Definito il calendario delle ultime missioni Shuttle.

Abbiamo una proiezione aggiornata delle possibili date e caratteristiche delle ultime 10 missioni Space Shuttle. Diverse curiosità attendono questi ultimi viaggi della Navetta.

STS-125 Atlantis. Lancio NET 8 ottobre 2008.
La missione verso Hubble è slittata dalla precedente data di agosto a causa del ritardo nella preparazione dei serbatoi esterni e attualmente è prevista non appena Endeavour (per la eventuale missione di soccorso STS-400) raggiungerà la rampa 39B. Anche le riparazioni ai condotti di scarico del pad 39A saranno completate per il lancio.

STS-126 Endeavour. Lancio NET 10 novembre 2008.
Questa missione chiamata ULF-2 porterà per l’ultima volta il Multi Purpose Logistic Module (MPLM) Leonardo a bordo della ISS. Sarà un volo logistico per il trasporto di rifornimenti ed attrezzature. Porterà in orbita Sandra Magnus come nuovo componente della Expedition 18 e riporterà a Terra Gregory Chamitoff.

STS-119 Discovery. Lancio NET 12 febbraio 2009.
Missione già prevista per il trasporto dell’ultimo gruppo di pannelli solari della ISS, l’elemento Truss S6. Verranno anche eseguiti esperimenti sulle vibrazioni al lancio e sui flussi di plasma al rientro della navetta. Porterà in orbita Koichi Wakata come nuovo componente della Expedition 18 e riporterà a Terra Sandra Magnus.

STS-127 Endeavour. Lancio NET 21 maggio 2009.
È la terza missione per il laboratorio giapponese e con la piattaforma per gli esperimenti esterni completerà il modulo KIBO. Saranno necessarie ben cinque passeggiate spaziali in 15 giorni di missione. Grandissima novità sarà la possibilità che si abbia l’attracco di una Soyuz mentre uno Shuttle è ormeggiato alla stazione. Il 27 maggio è infatti previsto l’arrivo della Soyuz TMA-15 con a bordo la Expedition 19, che dovrà eseguire le manovre di attracco con la presenza di Endeavour. È una possibilità ancora in discussione sia da parte del MOD (Mission Operations Directive) che dal GJOP (Generic Joint Operations Panel), ma pare che potrà essere realizzata grazie anche al progressivo incremento delle dimensioni della ISS che permette una distanza di sicurezza fra i due veicoli che hanno i boccaporti di attracco alle estremità della stazione. Da considerare soprattutto che le date disponibili per completare il programma Shuttle entro il 2010 iniziano ad essere strette e quindi è necessario adattarsi e scendere a compromessi. Porterà in orbita un componente della Expedition 19, il colonnello Timothy Kopra e riporterà a Terra l’ultimo componente della Expedition 18, Koichi Wakata.

STS-128 Atlantis. Lancio NET 30 luglio 2009.
Missione riassegnata ad Atlantis dopo la decisione di sottoporlo alla manutenzione approfondita che gli orbiter devono subire ogni otto/dieci voli. In un primo momento si pensava di risparmiare il costo di questa manutenzione tenendo Atlantis come scorta di pezzi di ricambio per gli altri due orbiter, ma fortunatamente alla NASA hanno preferito avere la flotta in completa efficienza per non rischiare un turnover troppo stretto su sole due navette nelle ultime missioni. Verrà portato a bordo della ISS il modulo logistico MPLM Donatello e deve ancora essere deciso se lasciarlo come modulo permanente sulla Stazione Spaziale o no. Certamente sarebbe un laboratorio ed uno spazio aggiuntivo per l’equipaggio che passerà a 6 componenti proprio durante la Expedition 19. La durata sarà minore delle altre missioni a causa della mancanza del sistema di alimentazione Stazione-Shuttle (il SSPTS - Station-To-Shuttle Power Transfer System) e quindi il tempo di ormeggio della navetta sarà di undici giorni. Verranno eseguite due EVA. Atlantis trasporterà a bordo il sistema TriDAR della canadese Neptec per ottimizzare ed automatizzare le procedure di attracco, mentre gli esperimenti europei EuTEF e MISSE rientreranno a Terra. Farà un avvicendamento di equipaggio per la Expedition 19 lasciando Nicole Stott e riportando a terra il colonnello Timothy Kopra.

STS-129 Discovery. Lancio NET 15 ottobre 2009.
La missione prevede il trasporto sulla ISS degli EXPRESS Logistics Carriers ELC1 e ELC2, vere e proprie piattaforme non pressurizzate per esperimenti. Permettono di alloggiare diversi utilizzatori fornendoli di allacci elettrici, dati e tutto ciò che necessitano nell’ambiente esterno. Sarà anche l’ultimo volo Shuttle che farà un avvicendamento di equipaggio sulla ISS lasciando Jeff Williams e portando a Terra Robert Thirsk della Expedition 20.

STS-130 Endeavour. Lancio NET 10 dicembre 2009.
Qui sono previsti gli ultimi moduli della ISS, vale a dire il Nodo 3 e la Cupola, uno dei più incredibili moduli che saranno presenti sulla stazione. Si tratta di una vera e propria cupola con 7 finestre per avere una visuale a 2 pigreco steradianti (semisfera) sullo spazio. Inizialmente era previsto per la STS-132, ma è stata anticipata.

STS-131 Atlantis. Lancio NET 11 febbraio 2010.
Trentaduesimo ed ultimo viaggio previsto per Atlantis che eseguirà un volo logistico portando a bordo il MPLM Raffaello. Anche questo potrebbe potenzialmente diventare un modulo permanente della ISS. È necessario però una modifica al rivestimento esterno, aggiungendo una schermatura verso i MMOD (Micro Meteoroids Orbital Debris) ed una implementazione degli impianti di bordo per un migliore interfacciamento con la stazione. Modifiche da eseguire anche al modulo Donatello se viene deciso di lasciarlo permanentemente sulla stazione. Anche questa possibilità è in discussione.

STS-132 Discovery. Lancio NET 8 aprile 2010.
Trentottesimo ed ultimo volo per il Discovery. Questa missione logistica aggiuntiva è, come la seguente, ancora da approvare, ma viene già data per scontata. Dovrà trasportare MRM1 (Mini Research Module 1) e il ICC-VLD (Integrated Cargo Carrier Vertical Light Deployable).

STS-133 Endeavour. Lancio NET 31 maggio 2010.
Venticinquesimo ed ultimo volo per Endeavour. Sarà anche il 133° ed ultimo viaggio per lo Space Shuttle. Trasporterà gli EXPRESS Logistics Carriers ELC3 e ELC4.

Per quanto riguarda tutte le eventuali missioni di salvataggio (le STS-3xx) vengono spostate alla data dalla missione seguente (cioè quella da cui derivano), dato che la cadenza dei vari lanci è tale da permettere la permanenza in orbita dell’equipaggio esteso sulla ISS fino alla data successiva: questo permette di effettuare normalmente la missione, completa di payload, ma con equipaggio ridotto per permettere il rientro dei “naufraghi” dalla ISS. Di conseguenza le missioni LON STS-3xx spariscono. Unica eccezione, la STS-400 ha una possibile partenza molto ravvicinata alla STS-125 a causa della irraggiungibilità della ISS come porto sicuro d’attesa per quest’ultima.

Rimane ancora il punto interrogativo su una eventuale missione aggiuntiva che possa portare sulla stazione spaziale l’esperimento AMS, ma questo discorso deve ancora superare grossi problemi politico/economici.

Nota: NET = Not Earlier Than – Non Prima Del

Se davvero una soyuz attraccherà alla stazione con lo shuttle ormeggiato pensate che foto fantastiche verranno fuori!! un po’ come la mitica foto dello shuttle attraccato alla Mir!! E speriamo pure che passi il progetto di lasciare almeno un modulo logistico attraccato alla stazione così come di lanciare AMS!! bhè qua magari sto chiedendo troppo

Tra l’altro credo si avrebbe anche il record di persone contemporaneamente non in orbita ma sullo stesso veicolo spaziale.

Se i calcoli non sono sbagliati non dovrebbe essere un record assoluto, o meglio lo è ma continuerà ad esserlo anche per tutte le missioni shuttle successive con i 6 della ISS e i 7 dello shuttle.

Mi viene da piangere pensando che sono ancora solo 10 missioni però, visti i carichi e la possibilità di vedere ampliata la ISS, mi gioisce il cuore.
Spero vivamente che si decidi di lasciare almeno un MPLM agganciato alla ISS; oltre questo, spero vivamente che , facciano questo aggancio con la Soyuz in modo che, ci sia la possibilità di realizzare una serie di foto storiche.

Mi è stato fatto notare che le notizie online in realtà riportano questo scenario (riporto la frase che ho modificato nella notizia):

[i]Per quanto riguarda tutte le eventuali missioni di salvataggio (le STS-3xx) vengono spostate alla data dalla missione seguente (cioè quella da cui derivano), dato che la cadenza dei vari lanci è tale da permettere la permanenza in orbita dell’equipaggio esteso sulla ISS fino alla data successiva: questo permette di effettuare normalmente la missione, completa di payload, ma con equipaggio ridotto per permettere il rientro dei "naufraghi" dalla ISS. Di conseguenza le missioni LON STS-3xx spariscono. Unica eccezione, la STS-400 ha una possibile partenza molto ravvicinata alla STS-125 a causa della irraggiungibilità della ISS come porto sicuro d’attesa per quest’ultima.[/i]

Non avevo inserito questa opzione perché mi pare strano che una missione di salvataggio con equipaggio ridotto a 4 unità riesca a completare la missione principale e salvare anche l’equipaggio ‘naufrago’.
In effetti deve però essere presente per completezza.

Per inciso, in questo caso (sperando che non si verifichi) ci sarebbero 6 astronauti sulla ISS, 7 ‘naufraghi’ e 4 di salvataggio: 17 persone in orbita!

Speriamo che la toilette regga.

Paolo Amoroso

Quindi i futuri scenari di recupero degli astronauti dovrebbe essere che lo shuttle danneggiato effettua la sua missione, poi lo shuttle di salvataggio arriva, nel frattempo lo shuttle con i problemi si stacca dalla ISS, si incontra con il secondo shuttle dove si effettua il trasbordo, quindi lo shuttle attracca alla stazione, completa la sua missione e tutti a casa. Secondo voi potrebbe esserci una sequenza dfferente? non penso proprio che due shuttle possano essere attraccati contemporaneamente alla stazione…a meno che magari non ci sia il Nodo 3 in posizione…magari in questo caso ci sarebbe abbastanza spazio anche se penso che i pannelli solari dal lato in chi c’è lo shuttle, non possano ruotare per non colpire la coda e stessa cosa dicasi per i radiatori che dovrebbero essere momentaneamente ridotti

No no, non è così :wink:
L’equipaggio rimane sempre sulla ISS e il secondo aggancia la ISS quando il primo è già rientrato.
Qui una tabella “tipo” con le date del processo riferite ai FD della missione da soccorrere:

[i] - FD-10 A decision on the requirement for Contingency Shuttle Crew Support (CSCS) is expected by flight day 10 of a nominal mission.

  • FD-10 Shortly after the need for CSCS operations a group C powerdown of the shuttle will take place.
  • FD-11->21 During flight days 11 ~ 21 of the mission the shuttle will remain docked to the international space station (ISS) with the hatch open. Various items will be transferred between the shuttle and ISS.
  • FD-21 Hatch closure will be conducted from the ISS side. The shuttle crew remains on the ISS, leaving the shuttle unmanned
  • FD-21 Deorbit Burn - Burn occurs four hours after separation. Orbiter lands at Vandenberg Air Force Base under remote control from Houston. (Prior to STS-121, the payload bay doors would have been left open to promote vehicle breakup.)
  • FD-45 Launch of rescue flight. 35 days from call-up to Launch for the rescue flight is a best-estimate of the minimum time it will take before a rescue flight is launched.
  • FD-45->47 The rescue flight catches up with the ISS, conducting heat shield inspections en-route.
    - FD-47 The rescue flight will dock with the station, on day three of its mission.
  • FD-48 Shuttle crew enters the rescue orbiter. Vehicle with a crew complement of 11 undocks from ISS.
  • FD-49 Rescue orbiter re-enters atmosphere over Indian or Pacific Ocean for landing at either Kennedy Space Center or Edwards Air Force Base. A Russian Progress resupply spacecraft is launched at later date to resupply ISS crew. ISS precautionary de-crew preparations begin.
  • FD-58 De-crew ISS due to CELSS O2 exhaustion in event Progress unable to perform resupply function.[/i]

Nella più tragica delle ipotesi, se anche lo Shuttle di salvataggio dovesse avere problemi, come si rimedierebbe?

Ma allora così la missione è completamente di salvataggio, avevo inteso che comunque sia si sarebbe compiuta la missione nominale e quindi sarebbe rientrata con l’equipaggio rimasto a bordo della ISS dalla precedente missione shuttle…ad ogni modo speriamo che non si verifichi mai una simile evenienza!!

Nella più tragica delle ipotesi, se anche lo Shuttle di salvataggio dovesse avere problemi, come si rimedierebbe?

forse si userà il terzo shuttle e se va male pure quello… moriranno tutti!? :scream: :stuck_out_tongue_winking_eye:

No, quella che ti ho messo è la timeline di una STS-3xx. Ora queste missioni non ci saranno più in quanto come ha scritto monzi la LON diventa automaticamente la missione successiva che avrà una timeline del tutto simile a quella esposta sopra… solo che in più cercherà di eseguire comunque quanti più obiettivi possibili per quella missione.

Assolutamente no, si comincerebbe a razionare tutto e il prima possibile si comincerà a portare giù gente… a costo di non avere scialuppe sulla ISS credo…

comunque scherzavo, certo che li andranno a prendere, ci sono sempre le care vecchie soyuz :stuck_out_tongue_winking_eye:

La timeline riportata da Albyz era quella precedente delle missioni STS-3xx.

Attualmente dovrebbe essere:

  • Parte la missione.
  • Attracca alla ISS.
  • Si decide per il salvataggio.
  • Si prepara la missione successiva normalmente.
  • Si evacua lo Shuttle danneggiato e si installa il sistema di rientro automatico.
  • Si sgancia lo Shuttle danneggiato che tenta un rientro automatico.
    (Da notare che se fosse successo durante STS-114 o STS-121 avrebbero fatto rientrare il Discovery capovolto con la stiva aperta per distruggerlo… :scream: ).
  • Parte la missione successiva con equipaggio ridotto a 4 membri, ma con 11 sedili.
  • Attracca normalmente alla ISS.
    (Non è previsto il salvataggio del salvataggio!)
  • Si compie la missione prevista.
  • Tutti e 11 a bordo.
  • Rientro nominale.

Ed è al momento di eseguire la missione nominale successiva ad equipaggio ridotto che mi pare un problema.
Certo, ci sono altri 7 astronauti, ma non hanno seguito un addestramento per eseguire la missione seguente.

E’ per questo che mi pare uno scenario abbastanza improbabile…

Se anche riuscisse a partire il terzo con solo 2 astronauti a bordo, dovrebbero scendere in 13 e penso che gli americani preferirebbero restare sulla ISS che sfidare il 13 dopo 2 Shuttle danneggiati… :wink:

Edit: OK, ci siamo incrociati con i messaggi…

Non credevo potessero starci 11 sedili.
Sono già presenti gli attacchi supplementari?
Dove sono posizionati?

Sono disponibili foto o disegni di questa configurazione?

Paolo Amoroso

ma certamente… basta chiedere :stuck_out_tongue_winking_eye:

ora è tutto più chiaro…grazie mille…ma Albyz da dove li prendi questi schemi?

Il primo da wiki anche se ora non mi pare ci sia più e il secondo da un documento pdf che avevo in giro.