A mano a mano che il programma spaziale americano per il ritorno sulla Luna sta prendendo forma, nuove soluzioni vengono continuamente studiate al fine di dotare i futuri esploratori della Luna (potremmo definirli “lunati”) di tutte le necessarie attrezzature per poter costruire il primo avamposto umano sul nostro satellite lunare.
Questo è il caso del Lunar Surface Manipulator System o LSMS, un braccio robotico che un gruppo di scienziati e tecnici NASA, ha cominciato a testare nei primi giorni di giugno presso il lago Moses, nello stato di Washington (la scelta del luogo è stata dettata dal fatto che il paesaggio è molto simile a quello lunare). LSMS si propone come una gru grazie alla quale i futuri “lunati” potranno spostare carichi di vario genere sulla superficie selenica, da quelli più piccoli a quelli più grandi. Il braccio può essere utilizzato manualmente, oppure in remoto o ancora in maniera automatica.
Nel complesso la struttura è costituita da una intelaiatura di tubi e cavi, quindi una configurazione piuttosto leggera ma adeguatamente robusta. Infatti mentre i cavi sostengono carichi di trazione, i tubi sopportano sforzi di compressione. Il modello utilizzato per le prove è delle stesse dimensioni di quello che sarà poi effettivamente realizzato e utilizzato sulla luna. Nella fattispecie il braccio potrà essere esteso fino a 9 metri sopra la superficie, inclinato a 45°. Oppure può essere configurato come braccio posto ad un’altezza di poco meno di 4 metri ma con una lunghezza orizzontale di 7 metri e mezzo. Questo ampio range di posizioni che il braccio può assumere, permetterà di spostare senza alcun problema un lander lunare cos’ come anche un modulo per l’avanposto e ovviamente un’ampia varietà di payload.
Ci sarà però una importante differenza tra i due modelli per quanto riguarda i materiali: mentre il modello terrestre è realizzato in alluminio, quello lunare sarà in composito leggero ad alta resistenza. Anche i motori che serviranno per muovere le varie giunture del braccio saranno per quanto possibili leggeri. Dagli studi fatti si è visto che la massa complessiva del braccio sarà pari al solo 2.5% della massima massa che sarà possibile muovere nella gravità lunare.
Il lavoro su LSMS è condotto dal Langley Research Center a cui comunque si affiancano numerosi altri centri e uffici tecnici della NASA.
fonte - NASA