Voglio lanciare una crociata contro l’uso della parola “allunaggio” nella lingua italiana.
Signor Giudice, Signori della Corte, illustri Colleghi,
saro’ breve.
Tali e tanti sono gli eclatanti motivi che depongono inequivocabilmente in favore della mia tesi che elencarli tutti rappresenterebbe certo un abuso della Vostra pazienza, nonche’ un inutile ed offensivo torto alla Vostra perspicacia.
Mi limitero’ pertanto a ricordare i tre motivi principali che ci devono far propendere per una immediata censura di questo esecrabile termine:
Quando l’Uomo giungera’ infine sul pianeta rosso, dovremo forse dire “AMMARTAGGIO”? E poi, cosa seguirebbe? “AVVESTAGGIO”? “AGGANIMETAGGIO”? E’ evidente che si ingenererebbe una spirale distruttiva.
Il mondo aereonautico, del quale l’astronautica e’ emanazione diretta, ha sempre impiegato il termine “atterraggio” per indicare il contatto con il suolo. Tant’e’ che il termine alternativo e’ “ammaraggio”, che indica un contatto con l’acqua (si badi bene, con l’acqua, non con il mare: se mi poso con un elicottero con i gonfiabili sul lago di Garda, compio un “ammaraggio”, non un “allagaggio” ( )).
E allora perche’ il “suolo” di un altro corpo celeste dovrebbe fare differenza?
La lingua ufficiale dello spazio e’, per ragioni storiche, politiche ed economiche, l’inglese. Ed in inglese diciamo “to LAND (on the Moon)”, e NON “To Moon on the Moon”. Aggiungo a beneficio della platea che in inglese “mooning” significa “perder tempo”, ma anche “esporre le proprie terga in segno di dileggio, abbassando i pantaloni” (giuro, controllate).
Da quanto sopra si evince chiaramente l’assoluta ineluttabilita’ delle conclusioni della nostra tesi, e la necessita’ di epurare la nostra bella lingua (o quanto ne rimane) da questo immondo orpello.
Credo che ormai per consuetudine “allunaggio” e “ammartaggio” sono due termini assolutamente di uso comune e di chiaro significato. Non sarebbe comunque la prima volta che un termine in inglese ha molti significati a differenza di diversi termini italiani più specifici. Io per questi due continuerei ad utilizzarli normalmente… per l’“avvestaggio”… ci penserà chi avrà il problema… credo che non sia questione molto imminente
Il mio pensiero è analogo a quello di Albyz, nel caso della Luna abbiamo un patrimonio storico al quale la parola “Allunaggio” è inscindibilmente legata, la storia della ricerca spaziale è recente e non ha, per forza di cose, moltissime tradizioni, cerchiamo di mantenerle.
A presto
Giulio
Devo dire che al discorso del “patrimonio storico” non avevo pensato. In effetti, dici “allunaggio” e ti vengono in mente Tito Stagno e Ruggero Orlando che litigano sul momento del touchdown…
Probabilmente hai ragione dal punto di vista linguistico. Ma la linguistica è descrittiva, non prescrittiva. Può solo limitarsi a prendere atto dei cambiamenti linguistici. La forza dei cambiamenti spontanei di natura storica, sociale e culturale è talmente grande da rendere impossibile influenzare una lingua su basi tecniche. Mi sembra una lotta contro i mulini a vento.
Le cose si possono intendere diversamente:
Ridefiniamo i due termini, in modo da intendeci sul loro uso: Atterraggio: Veicolo che si posa sul suolo di un “Pianeta” Allunaggio: Veicolo che si posa su una “luna” di un “Pianeta”
dove si fornisce una ridefinizione esplicativa di:
“Pianeta” : corpo celeste che è in orbita intorno al Sole (o altra stella) che abbia una massa sufficiente affinché la sua
gravità possa vincere le forze di corpo rigido, cosicché assume una forma di equilibrio idrostatico,
e abbia ripulito le vicinanze intorno alla sua orbita.
- “luna” : satellite naturale di un “Pianeta”
In questo modo avremo due definizioni abbastanza valide dei termini e
quindi su Marte, si avrebbe un “atterraggio”, su Phobos si avrebbe un “allunaggio”.
Che poi usi e costumi ci porteranno a coniare ammartaggio affobosaggio, aggiovaggio, applutonaggio,
avveneraggio, ho fortemente dei dubbi
Perche quando invece la mia cantina si riempe di acqua piovana tracimata dico che si è allagata pur io non abitando nei pressi di un lago?
I russi invece non hanno fatto nulla di significativo?
Naturalmente si appare più dotati inserendo quà e là nelle frasi termini anglofoni.
Un punto secondario della tesi di Orwell propugnava l’afasia per rendere gli uomini schiavi, il presente ci sta insegnando che non occorre un grande fratello ma è sufficiente insegnargli quattro vocaboli in croce.
il “problema” potrebbe seriamente porsi se in futuro fra missioni umane e automatiche si scendesse su numerosi pianeti, satelliti, comete e asteroidi. a quel punto si renderà sicuramente necessario stabilire per convenzione due o tre definizioni al massimo.
Propongo, proprio per la “storicità” dell’evento di mantenere Allunaggio solo per il nostro satellite naturale (il primo, e per ora, l’unico sul quale l’uomo abbia messo piede…) mentre per tutto il resto lasciare Atterraggio su Marte, Phobos, Titano… ecc. ecc.
italiano… che lingua complicata
secondo me per ora non ci sono problemi, ma se veramente andremo su molti altri pianeti e lune allora sono d’accordo con jacopoch: atterrare sui pianeti, allunare sulle lune (o assatellitare ), poi però ci sono le comete quindi accometare e perchè no: asteroidare sugli asteroidi
In questo senso, passi il patrimonio storico…
Ma ritengo che dobbiamo seguire delle regole e non l’istinto o i gusti personali. Tanto meno se in passato si è sbagliato.
Riguardo il problema, ho già letto qualcosa di ufficiale sulle regole da usare in italiano.
Al momento non ricordo la fonte, appena ho un po di tempo faccio delle ricerche.
Mi sembra di ricordare comunque che atterraggio vada e debba andare bene per tutto, in quanto si tocca terra con la t minuscola in senso di suolo.