La logistica è il maggiore ostacolo all'estensione della vita dello Shuttle

Wayne Hale ha pubblicato sul suo blog alcune riflessioni, interessanti come sempre, sul principale ostacolo all’estensione della vita operativa dello Shuttle, la logistica.

Paolo Amoroso

E’ quello di cui sono convinto da mesi… lo shuttle è andato definitivamente, ormai è troppo tardi e la soglia di non ritorno è già stata passata da molto tempo. Una missione in più forse… ma non di più, nel 2010 lo shuttle andrà definitivamente in pensione (non che la cosa mi faccia particolarmente piacere… anzi… ma i fatti sono fatti, anche tralasciando i sentimentalismi per la migliore macchina mai costruita dall’uomo fino ad oggi). E come dice Hale… non creiamo un nuovo gap fra shuttle e… shuttle…

Stimo Hale come uno dei migliori manager che abbia mai avuto la NASA (ed amavo le sue cravatte… :wink:) ma non sono in accordo con quello che lui dice. Mi spiego, lui afferma che il problema logistico e’ quello più importante nel rendere “impraticabile” il proseguo delle missioni shuttle dal 2010 al 2015. Afferma che ci vorrebbero (risolto il problema di budget ovviamente) almeno 18 mesi per ricertificare e avere ogni nuovo componente e quindi si creerebbe un nuovo gap di un anno non fra shuttle ed orion ma fra shuttle e shuttle… Ma se l’ultima missione dello shuttle prevista e’ STS-133 del maggio 2010… ovvero fra circa 21 mesi e la prima delle nuove missioni (delle due previste all’anno dal 2010 al 2015) la prevediamo per, che so, gennaio/febbraio 2011 ci sono ancora ben 30 mesi! Non vedo insormontabili difficoltà (certo, partendo entro due/tre mesi massimo da ora e con fondi disponibili) poter riprendere la catena dei pezzi di ricambio…
I fornitori non avranno mica bruciato tutte le specifiche per costruire i pezzi? Ripeto, si tratta solo di volonta’ e non di problemi tecnici…
Voi siete così sicuri che gli USA vogliano perdere tutto quello che c’e’ in gioco (supremazia tecnologia in primis e “faccia” in secundis) per non sborsare una cifra che e’, si altissima, ma e’ niente se paragonata a ben altre spese del Governo USA?

Credo che, correggimi se sbaglio, prolungare la vita dello Shuttle comporterebbe uno slittamento dell’Ares…
Purtroppo le strutture necessarie ad uno non sono adeguate all’altro, vero?
Quello che però più mi lascia perplesso è l’idea che lo Shuttle sia un sistema vecchio ed antiquato da non poter essere aggiornato e corretto…
Le Soyuz allora? Non credo siano rimaste come ai primordi, ma abbiano avuto continui aggiornamenti, o sbaglio?

si tratta solo di volonta

Si tratta di soldi.
La volontà ed il cuore non centrano.

Quello che però più mi lascia perplesso è l'idea che lo Shuttle sia un sistema vecchio ed antiquato da non poter essere aggiornato e corretto.

Vedi sopra.
In secondo luogo, è un mezzo che non va bene per i nuovi compiti.
È un mezzo troppo pesante, bello quanto vuoi, ma va contro al buon senso,
è troppo grosso, troppo complesso. Costa meno a parità di funzioni,
un doppio lancio (parlo di vettori futuri, non di quelli esistenti),
che spedisca cargo e crew separatim, per non parlare di quante cose
possano andare storte durante un lancio-rientro di uno shuttle…

Io sono del parere che più semplice e funzionale è, meglio è.

Non sono di questo parere… :thinking:
I soldi si trovano con la volonta’… senza quella i soldi non si troveranno mai… :roll_eyes:

Il congresso non ha volontà ma tanti soldi, che non vuole dare
NASA ha un po’ di volontà ma niente soldi.
Noi tanta volontà e pochi soldi, ma tanto cuore :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Il congresso degli Stati Uniti non fa beneficenza,
la NASA è solo l’ultima (non proprio, ma nemmeno la prima)
ruota del carro, visti gli stanziamenti degli altri programmi governativi
e la poca importanza che i politici e i media danno allo spazio (importanza = soldi).

Quindi alla NASA non basta la volontà.
Non è un discorso romantico, a me piacciono i discorsi romantici, ma realista.

Certo che se avessero il doppio dei fondi che hanno adesso
potrebbero pensare di allungare la vita allo shuttle oppure, anzi meglio,
accelerare lo sviluppo del Constellation.

Cerchiamo di non parlar sempre col cuore in mano :disappointed: :disappointed: :disappointed:

I fornitori nella maggioranza dei casi, come viene specificato, non esistono più, terminato il programma shuttle si sono riconvertiti o hanno chiuso i battenti, questo significa ricertificare intere linee di produzione per componenti e produttori che prima non li producevano. Inoltre i pezzi non è che vengano prodotti fino al 2010, come viene scritto una volta consegnato l’ultimo lotto sono state chiuse, magari anni fa, le linee e i macchinari gli operai e le attrezzature non esistono più, considerando anche che i componenti per lo spazio e per lo shuttle in particolare, erano progettati e prodotti da trent’anni, ovvero sono archeologia industriale in molti casi non essendo mai stati evoluti e persa la capacità di produrli nessuno al mondo produce più simili componenti o sistemi.
L’esempio fatto dei 18 mesi cui ti riferisci è basato sugli ET, la produzione di essi richiede anni, essendo già iniziata da mesi quella dell’ultimo volo devi considerare il ritardo che ci sarebbe dalla produzione di asso a quello del primo “nuovo”. I 18 mesi per reperire i pezzi + il tempo per costruirlo, totale il gap ci sarebbe già partendo oggi, come del resto è specificato nel blog, perchè la produzione dovrebbe già essere partita, invece si dovrebbero aspettare almeno ulteriori 18 mesi…

Evolvere qualche cosa di relativamente semplice è appunto più semplice di evolvere un mezzo estremamente complesso che richiede modifiche a sistemi estremamente integrati e interconnessi, certamente più dispendioso e costoso…

Non mi sembra corretto quello che scrivi; fino a quando ci sarà lo Shuttle e volerà, tutte le industrie coinvolte funzioneranno per produrre i pezzi necessari al suo funzionamento.
E’ impensabile dire che sono ormai tutte chiuse e non producono niente; se lo Shuttle avesse bisogno di un pezzo particolare, vuoi che sia qualsiasi di tutto quello che lo compone, le industrie interessate devono essere in grado di fornire alla NASA tutto il necessario.
Quando il programma sarà ormai chiuso e non volerà più, allora si potranno veramente ritenere chiuse tutte le fabbriche che producevano i suoi pezzi.
Non bisogna dimenticare che se è stata fatta questa proposta, pur se anch’io sono dell’idea che ormai sia tutto inutile e tardi, vuol dire che forse è ancora possibile prolungare la sua vita operativa, anche se in modo ridotto, fino al 2015.
Non si può neanche dire che in questa eventualità lo Shuttle volerebbe quasi vuoto, questo perchè fino a quando la ISS sarà in funzione, ci sarà sempre da trasportare sia in salita che in discesa. Sulla ISS si continua a lavorare e come in ogni missione, come si può ben vedere attualmente, ad ogni missione si riporta a Terra un’infinità di materiale.
Così è e così potrebbe essere!

Non è così, basta leggere il blog di Hale, ci sono state delle forniture, esiste un magazzino ricambi, ma chi le produceva una volta terminato l’ultimo lotto prodotto ha dismesso le linee e terminato la produzione, o spesso chiuso i battenti.
Come scritto sopra il 95% dei fornitori ha già ricevuto la lettera di termine produzione già due anni fa.

Non si può neanche dire che in questa eventualità lo Shuttle volerebbe quasi vuoto, questo perchè fino a quando la ISS sarà in funzione, ci sarà sempre da trasportare sia in salita che in discesa. Sulla ISS si continua a lavorare e come in ogni missione, come si può ben vedere attualmente, ad ogni missione si riporta a Terra un'infinità di materiale. Così è e così potrebbe essere!

Tipo? Si riempe un middeck in ritorno e il resto? la stiva in ritorno è praticamente quasi sempre vuota già ora, rack da trasportare su non ce ne saranno più, gli esperimenti previsti saranno trasportati con HTV, ATV ecc. tutti i rifornimenti sono già destinati ai mezzi utilizzati ora, i ricambi sono già previsti nelle ultime missioni attuali, cosa si dovrebbe portare allora su e giù?
Non è previsto nulla per quegli anni da trasportare e tutto quello che serve alla ISS è già programmato per altre vie, cosa trasporterebbe lo shuttle, soprattutto all’andata?

Hale fa un esempio: circa due anni fa la NASA ha terminato i rapporti con il 95% dei fornitori di parti di ricambio per l’ET. Non lo dice esplicitamente, ma in questi due anni molte di queste aziende potrebbero avere smantellato le attrezzature per la produzione, licenziato tecnici e ingegneri o trasferiti ad altri incarichi, o anche non essere più in attività.

Paolo Amoroso

Concordo anche io. Tutte le aziende private che hanno operato nell’indotto STS sono attualmente in fase di post produzione e riadattamento ad altri programmi. La chiusura del programma STS è già stata decisa da tempo, e i privati si sono organizzati o si stanno organizzando, altrimenti perderebbero dei soldi. Anche se domani si approvasse un ingente finanziamento, vorrebbe dire rifare una inversione di 180 gradi da parte di un indotto che si sta riconvertendo, magari nello stesso ambito ma con linee produttive diverse. Secondo me il problema logistico, non solo nelle aziende ma anche in NASA stesso, per organizzazione dei pad, degli OPF e del VAB, è il più forte, nel caso si ipotizzasse un periodo congiunto di due programmi tanto diversi come Costellation e STS.

Tipo? Si riempe un middeck in ritorno e il resto? la stiva in ritorno è praticamente quasi sempre vuota già ora, rack da trasportare su non ce ne saranno più, gli esperimenti previsti saranno trasportati con HTV, ATV ecc. tutti i rifornimenti sono già destinati ai mezzi utilizzati ora, i ricambi sono già previsti nelle ultime missioni attuali, cosa si dovrebbe portare allora su e giù? Non è previsto nulla per quegli anni da trasportare e tutto quello che serve alla ISS è già programmato per altre vie, cosa trasporterebbe lo shuttle, soprattutto all'andata?

Attualmente gli Shuttle tornano a Terra con la stiva vuota perchè all’andata hanno trasportato grossi elementi della ISS.
Nel caso di necessità, per il trasporto per la ISS o verso Terra, si potrebbe sempre far uso dei nostri MPLM; sono stati realizzati apposta per trasportare materiale di vario genere, non devono essere per forza RACK o similari.
Fino a quando la ISS verrà abitata ed utilizzata a pieno regime, ci sarà sempre bisogno di materiale.

E con questi cosa si trasporterebbe giu (già ora tornano praticamente sempre vuoti) e soprattutto su? Un paio di rack a volo sui 16 disponibili con i vestiti? A parte che non c’è bisogno perchè come già scritto la ISS per questi anni sarà in grado di essere mantenuta dagli altri mezzi senza lo shuttle come programmato attualmente e poi continuo a non capire cosa intendi per “materiale” se la ISS può ora vivere senza shuttle a cosa servirebbe la navetta?