Se lo Shuttle non fosse mai esistito.

Ecco un interessantissimo documento PDF che ci mostra quale strada avrebbe potuto prendere il programma spaziale Americano se lo Space Shuttle non fosse mai stato costruito.L’ipotesi è tutt’altro che campata in aria;non dimentichiamo infatti che all’inizio degli anni 70 l’Orbiter incontrò fortissime opposizioni al Congresso,ed il suo finanziamento passò per il rotto della cuffia.Se fossero mancati quei pochissimi voti,o se nel 1968 fosse stato eletto un Presidente diverso da Nixon,questo avrebbe potuto essere il conseguente scenario .Leggete attentamente:moduli di comando Apollo modificati per portare fino a sei membri di equipaggio alle stazioni orbitali ,rientro a terra anzichè nell’oceano,capsule e parti del razzo vettore riutilizzabili,TUTTO QUESTO COSA VI RICORDA? Inoltre non perdetevi il modulo di servizio modificato per servire da cargo bay per il rifornimento della Stazione,il Titan IIIC al posto del Saturno 1B come booster per le missioni orbitali (i disegni sono una manna per i modellisti).Il tutto alla fine sarebbe costato probabilmente meno di quanto costò lo Shuttle,anche in termini di vite umane.Insomma,dall’Apollo al CEV passando per l’AAP? chissà,forse… http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/19740073531_1974073531.pdf

Personalmente ritengo che la vera occasione perduta, nel caso il programma Shuttle non fosse mai stato avviato, sia stata non tanto nel realizzare dei discendenti dell’Apollo (che configurativamente parlando aveva poco potenziale di sviluppo) quanto nel non realizzare quel gioello che avrebbe potuto essere la Big Gemini.

La Big Gemini era in grado di portare fino a 12 astronauti ed aveva ben due moduli di servizio diversi con diverse capacità operative. L’unico veicolo spaziale che si avvicini alla Big Gemini è il TKS russo.

Anzi, guarda, quasi quasi proporrei di aprire un nuovo argomento nella sezione dedicata alla Gemini…

Io, tra nuovi disegni e documentazione stò impazzendo.
Cosa leggo per prima? quanti modellini posso realizzare? Cosa faccio per prima?..

TUTTO QUESTO COSA VI RICORDA?

Io mi mordo la lingua … :scream: :scream:

Il problema è pure il mio, visto che sto terminando i disegni relativi al TKS, poi devo fare quelli della Progress M2, poi quello dell’Alfa, poi quelli della Big Gemini…insomma quali faccio per primi???

Archipeppe, grazie ai tuoi disegni, mi semplifichi il lavoro per realizzare i miei modelli.
Se magari li quotassi “leggermente”… sarebbe più facile.

Hai ragione, solo che sono intesi sempre come una via di mezzo tra il disegno tecnico e quello illustrativo, d’altra parte se dovessi quotare tutti i disegni sarebbero di più difficile “lettura” e forse meno belli, senza contare che i tempi di realizzazione si allungherebbero a dismisura…

In ogni caso (da buon architetto) aggiungo sempre una scala graduata nei miei disegni che consente di interpretarne correttamente la scala, in genere utilizzo una scala di 1:100 per i veicoli spaziali più grandi ed 1:50 per quelli più piccoli, in alcuni casi (rari) utilizzo scale di 1:25 o 1:10.

Per cui è semplice basta stampare i disegni alla loro scala reale, tenendo conto che normalmente utilizzo come layout un foglio A4 e poi quotarli alla giusta scala con un righello.

In ogni caso (da buon architetto) aggiungo sempre una scala graduata nei miei disegni che consente di interpretarne correttamente la scala, in genere utilizzo una scala di 1:100 per i veicoli spaziali più grandi ed 1:50 per quelli più piccoli, in alcuni casi (rari) utilizzo scale di 1:25 o 1:10. .

Eggià … alla fine sei un architetto/astronauta/progettista/sperimentatore/conferenziere/dottore ! :grinning:

Ecco le immagini più interessanti tratte dal documento PDF postato più sopra.Abbiamo sostanzialmente un modulo di comando modificato per portare da quattro a sei astronauti ad una stazione di tipo Skylab,e dotato di un retropack (stile Mercury) per il rientro.Il modulo di servizio è parzialmente trasformato in modulo cargo.Il booster selezionato per lanciare questo Apollo block-III può essere il saturno 1-B o il più economico Titan III-C.Entrambi questi vettori sono modificati per essere parzialmente riutilizzabili.Anche il modulo di comando,nelle sue versioni più avanzate è studiato per essere riutilizzato.Il rientro a terra,anzichè nell’oceano è invece considerato piuttosto problematico per motivi strutturali.Ci troviamo di fronte ad un veicolo sorprendentemente simile al CEV che dovrà servire da traghetto per la ISS.Con il senno di poi,visto che molte promesse e potenzialità dell’STS non sono state mantenute è facile dire che probabilmente un simile programma sarebbe stato più economico,efficace,sicuro e duttile.

Vediamo adesso il modulo cargo,ricavato nel vecchio modulo di servizio Apollo.I contenitori in cui sono stivati i rifornimenti per la stazione vengono scaricati con un braccio meccanico.Due sono i metodi presi in esame,il primo prevede che questa operazione avvenga “all’aperto”,il secondo che sia eseguita in una sorta di Hangar.E’ molto probabile che alla fine sarebbe optato per la prima soluzione.

Una tuta IVA-EVA che avrebbe potuto essere usata ,a metà-fine anni 70,in un programma del genere è l’ottima AES AirResearch suit.

Interessante, come sempre Carmelo dispone di una iconografia impressionante…