Gemini Paraglider

All’inizio del programma Gemini la NASA decise che la nuova capsula biposto sarebbe rientrata,non ammarando nell’oceano appesa ad un paracadute,ma atterrando su una pista come un aliante.Subito dopo il rientro nell’atmosfera si sarebbe dispiegata e gonfiata una vela alare,detta “Paraglider”,“Parasev” (Paraglider Rescue Vehicle) o anche “ala di Rogallo” (dal nome del suo inventore,Francis Melvin Rogallo ingegnere della NACA e responabile delle ricerche nella galleria del vento). Grazie al Paraglider la Gemini si sarebbe trasformata in aliante,ed avrebbe veleggiato fino alla piste della base di Edwards dove sarebbe atterrata grazie a dei pattini simili a quelli in dotazione alla Navetta USAF “Dyna Soar”. Lo sviluppo del Paraglider, iniziato già alla fine del 1961,incontrò molti problemi a causa della difficoltà di ripiegare l’ala all’interno della capsula.A causa di detti problemi (e di altri al razzo vettore Titan) il programma Gemini subì un forte ritardo (il primo volo con equipaggio sarebbe dovuto avvenire alla fine del 1963).In conseguenza di ciò venne deciso che soltanto le ultime missioni Gemini si sarebbero avvalse dell’ala di Rogallo,mentre le prime sarebbero rientrate in mare agganciate a paracadute,come le Mercury).Nuovi test diedero risultati incoraggianti,ma prendendo atto che il Paraglider non sarebbe stato operativo prima di diversi anni ,la NASA decise di passare definitivamente allo splashdown per tutti e dieci voli del programma Gemini.

Immagini…

Immagini…

Immagini…

Il Paraglider tornò come sistema di rientro per il Big Gemini degli anni 70.P.S. Non sono riuscito ad inserire le immagini come allegati.Un problema momentaneo oppure ho già esaurito lo spazio a mia disposizione?

Accidenti Carmelo, come sempre sei una fonte inesauribile di immagini!!!

Molte delle immagini che hai postato erano (almeno per me) assolutamente inedite (specie le prime tre bellissime!!!).

A proposito della Gemini Rogallo appena posso vi posto un mio disegno in scala.
Per quanto riguarda l’ala di Rogallo non dimentichiamoci che lo spinoff di questa ricerca è stata l’invenzione del deltaplano.

Complimenti Carmelo, davvero un bel servizio fornito di disegni davvero bellissimi.

Come promesso vi posto un paio di disegni della Gemini Rogallo (o Paraglider), come potete notare l’araldica è quella delle prime immagini (e modelli) rilasciate dalla NASA in merito alla Gemini.

ancora un’immagine della Gemini-Rogallo

Disegni come sempre bellissimi,non vedo l’ora di poter vedere l’intera galleria dedicata alla Gemini. Una curiosità, per quale motivo tecnico la livrea passò dal bianco al blù scurissimo? per risparmiare peso sulla vernice,o per una scelta finale di un diverso materiale con cui costruire la capsula?

Non vorrei sbagliare dicendo che, come per la Mercury, il materiale di rivestimento esterno della Gemini aveva un colore “Indigo Blue” tipo quello dell’X 15 o dell’SR-71.
Per quello che ne so la Gemini “originale” al lancio doveva solo essere dipinta di bianco per un motivo estetico (così come è stato per l’Apollo), ritengo che abbiano rinunciato perché dopo il rientro la capsula sarebbe apparsa inevitabilmente “bruciacchiata” (così come l’Apollo appunto).

Magari qualcun’altro dei partecipanti al Forum ha ulteriori informazioni in merito…

Se non erro le capsule Apollo erano ricoperte non tanto da vernice bianca, ma da una copertura in materiale plastico che preservava la capsula al momento del lancio, fino all’espulsione della torre di salvataggio.
Si voleva infatti proteggere la capsula sia dall’attrito generato dal Saturn con l’atmosfera nelle prime fasi di lancio, sia dalla possibile attivazione della stessa torre in caso di emergenza.

La copertura era poi espulsa insieme alla LES.

La superficie vera e propria dell’Apollo CM era ricoperta di uno strato di materiale riflettente, che aiutava la dissipazione passiva della radiazione solare riflettendone quanto più possibile nello spazio.
Questo sitema si integrava con il cosiddetto “girarrosto”, cioò con una rotazione indotta del complesso CSM/CM intorno al proprio asse verticale (quello che va da portello di attracco a motore a razzo del SM), che garantiva un’esposizione uniforme della capsula alle radiazioni della nostra stella.

Complimenti Archipeppe, i tuoi disegni sono sempre fantastici!

Marco ha assolutamente ragione, mi sono documentato in proposito ed effettivamente l’Apollo al lancio era protetto da uno strato polimerico simile a quello impiegato nel processo di “coconizzazione” degli aerei (messo a punto dagli americani durante la II Guerra Mondiale) per preservarli dalle condizioni atmosferiche durante il trasporto.

Come ha detto Marco questo rivestimento volava via (letteralmente) con il LES. Per quanto riguarda la finitura esterna le capsule Apollo Block II avevano uno strato alluminizzato in funzione di rivestimento termico e per riflettere e distribuire efficacemente il calore durante il “girarrosto”.

Il rivestimento si consumava durante il rientro dando l’aspetto “bruciacchiato” dell’Apollo al momento dell’ammaraggio.
Pertanto faccio ammenda…

Pertanto faccio ammenda.....

Ego te absolvo in nomine… :smiley: :smiley:

Ci mancherebbe…

Nelle immagini qui allegate, provenienti dalle missioni apollo 7, 8, 9 e 14 si vede bene come lo strato riflettente sia letteralmente “esfoliato” dall’attrito con l’atmosfera in fase di rientro…

Sul libro: VIRTUAL APOLLO, trovate tutte le informazioni necessarie e relativi disegni a riguardo.

Chissà che bello sarebbe realizzare un modellino funzionante (una sorta di aeromodello) della Gemini paraglider, già con l’ala fuori però. Ma che propulsione usava il modello per i test con il paraglider?

modellino funzionante (una sorta di aeromodello) della Gemini paraglider?

Configurazione due di NAA nel formato 1to1 !

EL Kabong 1 (senza equipaggio)
e
Gemini Paraglider Test Article (equipaggiato)

e mini modelli molto per windchannel

ma miscela di NAA l’alto molto difettoso di programma di Paraglider
e per l’introito Parascute della NASA di reasion di tempo
se i gemini blu del USAF avessero accendere
i gemini ora che atterrano a Edwards AFB

Chissà che bello sarebbe realizzare un modellino funzionante (una sorta di aeromodello) della Gemini paraglider, già con l'ala fuori però. Ma che propulsione usava il modello per i test con il paraglider?
Veniva trainato da un aereoplanino e poi sganciato in quota.

:flushed: scusatemi, ma non ho capito cosa intendeva dire michel van :flushed: