[0901-GEN] Imminente il terzo lancio del Delta 4H

Tra poche ore, dopo numerosi rinvii, verrà effettuato il terzo lancio del supervettore Delta 4 Heavy.
La partenza è fissata per le ore 19,49, ora locale, 01,49 italiane di stanotte, la Pad 37B di Cape Canaveral.
Il carico è costituito da un costoso satellite della NRO, che verrà posto direttamente dallo stadio superiore in orbita geostazionaria.
Le finalità del satellite, conosciuto con la sigle NRO-26, sono coperte dal massimo segreto, si suppone comunque che si tratti di un satellite avanzato con funzioni di ascolto elettronico della serie Orion/Mentor.
Il lancio verrà gestito dalla società commerciale ULA, che lo trasmetterà in diretta sul proprio sito.
Le previsioni meteorologiche non sono perfette, in particolare per quanto riguarda alti strati di nubi e venti, ma ciò non dovrebbe pregiudicare l’effettuazione del lancio.
i due lanci precedenti del Delta 4H, sono stati effettuati nel Dicembre 2004 e nel Novembre 2007.
Si tratta inoltre del primo lancio orbitale del 2009.

Dal sito di ULA sembra che ci sia uno scrub di 24 ore. Non dicono per quale motivo.

Presto o tardi, speriamo che lancino e che tutto vada bene!
Il DELTA 4 è uno tra i vettori che più preferisco! :ok_hand:

Rinvio a causa di alcuni danni al rivestimento di schiuma su un portello dell’interstadio.

Nuova previsione di lancio 19:45 EST di mercoledì, le 1:45 CET di giovedì mattina (da noi).

Qual’è l’origine dei danni?

Speriamo che sia la volta buona! :smile:
Foto: Delta 4H NROL-26 sulla rampa 37B.

Qui la diretta.
Inizio ore 1:30.

Visti i tanti estimatori del lanciatore e vista l’ora “comodissima” per il lancio, per tenervi svegli vi faccio una domanda-quiz, e domani ci sarà la soluzione se non arriverà prima.

Perchè in questo particolare vettore (Delta IV Heavy) si crea la singolare caratteristica dell’enorme palla di fuoco che avvolge quasi interamente il lanciatore, lasciando evidenti bruciature lungo tutta la superficie esterna, durante il lancio?

La butto li’. Il flusso dei due motori laterali, insieme alla base della rampa, non permette un’espansione uniforme dell’exhaust del motore centrale?

Mah, butto là … il tipo di “carburante”?

Non la butto perché ho trovato la fonte… :wink:

voi riuscite a vedere il flusso??? a me si è kiuso poco prima del lancio e sul sito sono spariti i link

Nuovo rinvio di 24 ore.
Problema ad una valvola del flusso di azoto gassoso sul pad.
Nuovo tentativo domani alle 19:41 EST (1:41 italiane).

sul sito ci sono tutte le informazioni

Comunque è veramente impressionante questo lanciatore!!! :scream:

Foto della carenatura per questo terzo lancio.
Si tratta di una carenatura metallica tipo Titan IV.
Nei primi due lanci la carenatura era in materiale composito.
Io sono convinto che il satellite segreto NROL-26 sia un satellite che a suo tempo non ha trovato posto sui Titan, naturalmente nel tempo ha subito rinnovamenti e migliorie. :smile:

è il primo satellite classificato di ricognizione ad essere lanciato con un delta IV, il carico deve essere molto pesante, l’ogiva di carico oha un diametro di 5 metri e riesce a trasportare in GTO un massimo di 13.300 kg, nessun altro vettore riesce ad eguagliare queste prestazioni.

Il lancio non avverrà stanotte. Si attende la decisione per una nuova data di lancio :disappointed:
Problemi non ancora risolti con una valvola per azoto (equipaggiamenti a terra) e arrivo di venti ad alta quota.

Ero tentato di aspettare il lancio per la risposta… ma visto che le cose vanno per le lunghe… ecco la risposta.
La spiegazione è stata parzialmente data unendo diverse risposte che avete dato ed è appunto un elenco di fattori che provocano questa singolare caratteristica.
Innanzi tutto la più semplice, i motori del Delta IV Heavy (gli stessi che equipaggeranno Ares V), gli RS-68, come tutti i motori a propellente liquido prima di “accendersi” devono essere avviati e per fare ciò “sputano” all’esterno una grande quantità di idrogeno prima di avviare l’accensione.
Beh direte, anche lo shuttle utilizza propulsori liquidi ma non scompare all’interno di una palla di fuoco. Esatto, e il secondo motivo è da andare a ricercarsi al di sotto dei propulsori, ovvero nella configurazione della rampa e in particolare nei condotti di scarico. La rampa dello shuttle è di tipo “aperto”, mentre la rampa del Delta IV è quasi completamente chiusa, con i condotti di scarico che non portano i gas direttamente all’esterno ma fanno compiere a questi una curva interrata prima di uscire.
Questo porta ad un grande accumulo di idrogeno dal momento della messa in modo dei propulsori che con poche vie di fuga permette all’ambiente sottostante di saturarsi di idrogeno fino al momento dell’accensione. Da quel momento i condotti sottostanti cominciano a funzionare per come sono stati progettati ovvero “risucchiando” aria dall’alto per mezzo della velocità dei gas di scarico. Fino a quando però questo meccanismo non è sufficientemente attivato l’idrogeno liberato prima dell’accensione che ormai è fuoriuscito dalla parte superiore si è già incendiato generando la grossa palla di fuoco.

Il problema è ben conosciuto (ora, ma prima del primo lancio non è che fosse molto gradito) e per il lancio di Ares V la sequenza di attivazione e la forma della rampa saranno ottimizzate per ridurre al massimo il tempo fra l’attivazione dei propulsori e la piena efficacia del condotto di aspirazione sottostante cercando di evitare il fenomeno.

Perché la rampa del Delta IV non è stata progettata – o modificata se era preesistente – come quella aperta dello Shuttle?

Paolo Amoroso