Apollo 14: Era possibile allunare senza radar?

Direi che questa testimonianza chiude definitivamente la situazione.
Comunque, se sei riuscito ad allunare da 4.000 metri senza finire il carburante, i casi sono due: o sei un pilota bravo almeno quanto Shepard stimava di essere oppure i serbatoi del LM di Orbiter sono un po' più capienti di quelli di Antares. Noi tutti, credo, propendiamo per la prima soluzione... :clap: :clap: :sunglasses:

Nell’attesa che la Apollo 14 Timeline di Attivissimo ci riveli magari qualche altro dettaglio sulla questione tecnica (vedo che il blog è già attivo ), non vorrei lasciare cadere la provocazione di amoroso:

Che ne pensate, gli astronauti potevano prendersi la libertà di violare le Mission Rules?

A me verrebbe da rispondere così. Sul piano formale mi pare si possa dire che gli astronauti durante un volo non fossero dei subordinati agli ordini del Flight Director o del Controllo Missione e che il comandante avesse il diritto di prendere delle decisioni in autonomia, salvo poi risponderne una volta rientrato alla base. La storia insegna che i casi di “insubordinazione” (anche meno gravi di quello ipotizzato) siano in genere stati puniti con l’esclusione da altri voli.

Shepard e Mitchell dovevano perciò valutare se valeva la pena rischiare di non tornare più nello spazio.

Se, infrangendo le regole, fossero riusciti ugualmente ad allunare, probabilmente il merito di aver salvato la missione avrebbe potuto evitare loro conseguenze troppo negative. Non credo che, dopo Apollo 13, un nuovo fallimento di un volo lunare (causato da un abort “regolare”, cioè determinato dalle Mission Rules) sarebbe stato senza impatti sul resto del programma.

Se invece, tentando di allunare senza radar sarebbero stati comunque costretti ad abortire, con molta facilità la loro carriera di astronauti sarebbe finita lì.

D’altra parte, mi sembra di ricordare (correggetemi se sbaglio) che ai tempi di Apollo 14 gli ultimi tre voli (18-20) fossero già stati cancellati e gli equipaggi quasi tutti assegnati (anche se dopo l’incidente con l’elicottero Cernan rischiava di non ottenere il comando di Apollo 17). Quindi mi pare realistico pensare che sia Shepard che Mitchell non avessero altre chance di tornare sulla luna. Non a caso nessuno dei due ha più volato.

Quindi, a mio parere, avevano buone ragioni per rischiare.

Orbiter simula la fisica, non è un motore di rendering, è molto difficile infatti simulare le diverse condizioni di luce a seconda del suolo, in Orbiter per ovviare a questo problema si tiene conto di un valore di albedo medio, non tiene conto delle diverse condizioni di terreno. Simulare la visuale degli astronauti è facile: basta evitare che la telecamera superi un certo angolo. Mi è avanzato tutto quel carburante perché i 7km gli ho percorsi col motore al minimo, Per tenere un rateo di discesa costante ed evitare di ‘rimbalzare’ sprecando carburante. Nel profilo di discesa normale il motore di discesa veniva portato al minimo molto più tardi.

A parte gli scherzi (DDD, spero che si siano intese le mie intenzioni), mi pare che Orbiter sia uno strumento molto interessante e che l’approccio simulativo (non ci avrei scommesso prima) possa aiutare a capire varie cose, anche delle missioni storiche. Grazie per l’aiuto.

Figurati, non avevo assolutamente preso le tue affermazioni come dubbi sulla affidabilità di Orbiter, ho risposto semplicemente per evitare che qualche persona leggendo la discussione si soffermi su questi particolari tralasciando gli scopi sui cui verte la simulazione

Ehm per sbaglio ho inviato un doppio messaggio, come faccio a cancellarlo?