Fine della produzione per gli ATV e nuovi voli per HTV

Sul fatto che non ci saranno ulteriori voli di ATV credo che ci sia poco da dire, l’articolo (e le intenzioni ESA) son piuttosto chiare.
Come dice Buzz, qui non si tratta di produzioni di serie e quindi l’importante è soprattutto l’esperienza di progettazione, quello che viene chiamato know-how che non va certo a male se inizia subito lo studio di altri mezzi simili. Ora come ora bisogna solo vedere che succede nella ministeriale, si deve capire cosa vuole fare l’Europa… un indirizzo chiaro in questo senso sarebbe “un piccolo passo ma un grande balzo”

Non costruiti in serie come si fa con le automobili però, dato che gli elementi utilizzati sono sempre gli stessi, potrebbe quasi essere un paragome. Un utilizzo continuato degli ATV avrebbe comunque portato a un “ammortizzamento” dei costi notevoli (per quanto concerne la produzione). Il bloccare il programma e forse poi ripartire, sarà come ripartire da 0 e riiniziare nuovamente da capo. Se si fosse continuato, apportando le dovute modifiche man, mano, si sarebbe potuto evolverlo senza un grosso impatto.

Premetto che non lavorando nel settore non sono ai tuoi livelli di competenza però, come in tutte le cose, i processi di produzione si assomigliano. Per fare un paragone nel mio lavoro, ogni casa che si costruisce risulta essere un prototipo, dato che non è mai ugualke ad un’altra però, faqcendo uso degli stessi materiali, il lavoro viene facilitato enormemente.

Dubito che ricominceranno da zero a inventarsi modi per estrarre alluminio dalla bauxite. Per cui stai tranquillo.

Si, ma tra l’integrazione di Columbus, di ATV o di Cygnus non penso che i materiali e i singoli pezzi utilzzati siano molto diversi… tieni presente che nell’ambiente spaziale questo vale ancora di più che altrove, perchè sono poche le cose già qualificate “spazio”. I flex hoses, i quick disconnect, le viti, i bulloni… sono pressapoco tutti uguali in ogni modulo della ISS. Ci sono un’enormità di pezzi in comune anche tra i moduli prodotti in USA e quelli prodotti in Europa

A breve vedremo volare il nuvo cargo automatico Cygnus. Non che ne sia dispiaciuto di questo però, viste le sue dimensioni e le sue capacità di carico, non sarebbe stato meglio modificare l’ATV attuale e renderlo più funzionale ed in grado di agganciare al segmento americano?

Poichè il suo compartimento pressurizzato deriva direttamente dai MPLM, e questi erano in grado di essere agganciati dal braccio robot SSRMS e fatti agganciare ai moduli americani con sistema di aggancio PCBM, non sarebbe stato meglio modificarli aggiungendo esternamente due punti di aggancio per lo SSRMS e sostituire il cono di docking anteriore, attualmente in uso per l’aggancio al segmento russo, aggiungendogli l’anello di docking come i MPLM?

si avrebbe così avuto una nuova versione degli ATV in grado ddi trasportare più materiale e, disponendo di un portello più ampio, avrebbe potuto essere utilizzato come gli HTV attuali.

Non sono un esperto però, vista la familiarità delle sezione pressurizzate dei due elementi, ATV e MPLM, penso che la cosa sarebbestata fattibile a costi davvero contenuti. Un esempio chiarificante lo è stata la recente riconfigurazione di un modulo MPLM in modulo permanente per la ISS.

Perchè non è stata studiata o applicata una strategia del genere? Forse perchè c’è più interesse a fare entrare nel mercato le società private? o forse perchè ci sono altre strategie nel prossimo futuro?

E questo chi lo dice? Le due strutture sono di dimensioni completamente diverse, e hanno anche requisiti completamente diversi (MPLM doveva stare su 2 settimane, ATV 6 mesi)

Sarebbe stato un progetto completamente diverso, da moltissimi punti di vista. Invece di avere ATV avresti avuto qualcosa di simile ad HTV. Va anche tenuto presente che il perché di queste scelte non è solo ingegneristico, ma anche politico. Va’ a sapere esattamente perchè si è scelto di attaccarsi dal lato russo… la prima cosa che mi viene in mente è che così si è sviluppato un sistema di docking automatico (cosa che ad esempio gli USA non hanno), il che può essere utile strategicamente per il futuro

E inoltre il Cygnus è un progetto realizzato e pagato negli USA da un loro bando di acquisto USA, mentre ATV è un progetto Europeo realizzato in Europa, non sono dettagli…

Dal punto di vista tecnico sarebbero semplicemente due progetti completamente diversi… e il costo di produzione probabilmente dello stesso ordine di grandezza…

In merito a quanto scritto riguardo al compartimento pressurizzato dell’ATV, quanto ho scritto è fonte di varie letture fatte su riviste e libri specializzati in merito. Ora non ricordo di preciso dove lessi tali dati però…ricordo bene questo particolare. Se poi sia veroo oppure no…mi affido a quanto letto.

Comunque sia, di quanto variano le dimensioni tra un modulo MPLM e il modulo pressurizzato dell’ATV? Possibile che si siano costruiti due moduli molto simili variando le dimensioni di pochi decimi di millimetro o millimetri? Perchè non standardizzare il tutto?

Allora, prima di tutto devi pensare che i requisiti di lancio sono completamente diversi: uno doveva stare dentro la payload bay dello shuttle, l’altro dentro i fairing di Ariane 5. Questo non significa che le dimensioni sono diverse (il diametro credo sia molto simile), ma che i punti di attacco sono diversi.
MPLM veniva fissato allo Shuttle “di lato”, mentre ATV sta messo in punta ad Ariane, quindi il carico strutturale gli arriva da sotto. Questo significa che i carichi statici e dinamici sono completamente diversi, e quindi la struttura è diversa.
Poi ci devi mettere che MPLM è lungo più di 6 m, mentre l’ATV CC credo sia meno di 5. Questo anche cambia di molto le cose.

Con ciò non voglio dire che in TASI non abbiano usato l’esperienza accumulata nella progettazione delle strutture dei Nodi, di MPLM e di Columbus per fare anche l’ATV CC. Sicuramente il know-how è stato utilizzato, ma i diversi progetti hanno parecchie differenze…

Dando per buono tutto quello che tu hai scritto, non si potrebbe aggirare questi “ostacoli” sostituendo solo il cono anteriore del modulo e sostituirlo con uno di quelli realizzati per i MPLM? Con questo stratagemma si eviterebbero molti problemi e si risolverebbe il problema.

Qualunque sia comunque la soluzione più idonea, rimane corretto quanto scritto da Albyz, alla base di tutto c’è sicuramente una questione politica e di interesse da parte di tutti i partecipanti al progetto; chissà perchè si è optato per l’aggancio dell’ATV sul segmento russo invece di indirizzarlo su quello americano. Viste le possibilità di trasporto dell’ATV e le generose dimensioni del portello del modulopressurizzato, senza l’adattatore al segmento russo, si avrebbe potuto avere un cargo al pari dell’HTV giapponese.

Forse si voleva avere un backup (inteso come reboost) in caso di problemi alle Progress IMHO