NO-GO per oggi: operazioni sospese, non sono contenti dell’espansione e delle misure di pressione. Possibilmente si riprenderà domani, cambiando pure il multimetro.
L’attività su BEAM non riprenderà nella giornata di oggi, mentre si continueranno a monitorare volume e pressione all’interno per capire i motivi dell’espansione incompleta. Nella mattinata di Houston i responsabili di NASA e Bigelow si incontreranno per decidere i prossimi passi, se ne saprà di più dopo le 18 italiane quando è prevista una conferenza stampa.
SI é gonfiato alla base assumendo la forma di una pera mozza, ma non si é espanso in lunghezza; c’é ancora qualcosa che trattiene la struttura.
Avevano previsto 4 scenari diversi di espansione, ma questo no
Nasa e Bigelow ipotizzano che 15 mesi trascorsi con il rivestimento compresso nella forma “ripiegata”, comportino oggi frizioni che si oppongono alla separazione degli strati contigui del rivestimento stesso, per una sorta di “effetto memoria” della membrana. Domani depressurizzeranno il modulo, per tentare in seguito una seconda espansione
Credo sia fuori questione per evitare di rovinare il tessuto e perchè comunque una “liberazione” del modulo con aria ancora all’interno provocherebbe di sicuro un contatto piuttosto violento col braccio, e sgradevoli vibrazioni sulla struttura.
Ecco un riassunto delle dichiarazioni dei partecipanti alla teleconferenza NASA / Bigelow riguardante BEAM.
Per chi volesse, l’audio e’ a disposizione sempre nell’articolo.
La chiusura delle valvole AVV, il taglio delle fasce di contenimento e lo svitamento dei bulloni di sicurezza sono confermati
Williams ha correttamente iniziato processo di pressurizzazione controllata con brevi aperture della valvola a tenuta d’aria tra ISS e BEAM, mentre ingegneri a terra tenevano sotto stretto monitoraggio i livelli di pressione. In un primo momento, all’aumento di pressione corrispondeva un’espansione del volume di BEAM, seguito poi da un abbassamento della pressione, ma successivamente i valori registrati del rapporto pressione/volume hanno violato le previsioni del modello matematico.
E’ stata decisa la sospensione delle operazioni di pressurizzazione, lasciando BEAM alla pressione raggiunta al momento dello stop e consentendo al modulo di assestarsi nell’ambiente spaziale durante la notte (di Houston).
Quando gli ingegneri sono rientrati al lavoro, è stata effettivamente riscontrata un’ulteriore espansione di BEAM rispetto al giorno precedente, sia in direzione radiale sia in direzione assiale (diametro e lunghezza del modulo sono quindi aumentati, ndr), il che è da considerarsi un segnale molto positivo.
Alla fine del primo tentativo di gonfiaggio, il diametro di BEAM era di 96 pollici (243 cm) e la distanza tra le due paratie era di 5 pollici (12 cm). Durante la notte la prima ha oltrepassato i 111 pollici (281 cm) e la seconda ha raggiunto i 6 pollici .
Dopo aver rivisto i dati, è stato deciso che domani, sabato 28 maggio, BEAM verrà totalmente depressurizzato. Questo dovrebbe rilassare il tessuto delle pareti di BEAM e consentire di ricominciare dal principio la sequenza di pressurizzazione.
L’ equipaggio, che normalmente gode di un periodo di tempo libero durante il fine settimana, dovrà fare qualche “straordinario”, con l’obiettivo di completare l’espansione di BEAM entro il weekend.
Se i tentativi di espandere correttamente BEAM completamente non avranno successo entro questo lasso di tempo, il modulo verra’ nuovamente depressurizzato per evitare un possibile brusco gonfiaggio in momenti non sorvegliati, con impatto sulla ISS in termini di vibrazioni strutturali non attese.
Insomma, si tenta di fare una sorta di movimento a “fisarmonica” per far rilassare il rivestimento se davvero ha accumulato un pò di “memoria” dopo 15 mesi di impacchettamento.
Speriamo funzioni, la mossa ha sicuramente una sua logica.
Mi ricordo che Mr. Bigelow alla conferenza stampa prelancio tra i vari discorsi aveva infilato una mezza frase in cui ricordava i lunghi 15 mesi di impacchettamento del BEAM, e sperava davvero che il lungo stoccaggio non causasse problemi all’espansione: forse qualche dubbio serpeggiava già…
ci siamo passati tutti: quando torni al mare e provi a rigonfiare il canotto che é rimasto pigiato per 10 mesi compresso come la singolarità di un buco nero…i primi 20 minuti di gonfiaggio, rigorosamente con la pompa a pedale che è concepita per consumare i menischi, servono solo per scollare le varie pieghe di gomma che si sono appiccicate tra di loro.