Ritorno alla luna.non mi è chiara una cosa.

Grazie all’aiuto di un amico sono riuscito a recuperare l’articolo in questione.
A parer mio è stato scritto solo per riempire uno spazio, sul giornale, in cui non si sapeva cosa metterci.
L’articolo in sè non dice assolutamente niente di speciale e addirittura dice che , per la realizzazione di questo insediamento umano, verranno utilizzati metà dei fondi che ora servono x lo Shuttle.
Da parte mia bisogna dire queste cose:
-con i fondi di cui si parla nell’articolo non si riuscirà a concludere neanche una parte dell’avamposto.
-Si parla della realizzazione della base come se ci vorrebbero solo pochi voli; con il ritmo di due voli all’anno ci vorranno un bel po di anni.
-le prime missioni del nuovo lem verranno sicuramente utilizzate per testare tutto il sistema.
-il giornalista, spiegando i disegni allegati all’articolo, ha subito fatto notare i serbatoi di propellente vicino alla cabina degli astronauti; come se fosse una novità pericolosa x questo veicolo di allunaggio.
Sono anni ed è una cosa normale avere serbatoi sotto il deretano di chi vola.

Guarda che non è un “articolo” e basta, c’è stata una conferenza di presentazione ufficiale ed è stato ufficialmente presentato il programma che è ben più dettagliato di quello che dici…
10 missioni in 5 anni, la prima nel 2019 e per ogni missione c’è già il payload assegnato, mi sembra qualche cosa di concreto e non un annuncio per riempire il giornale… l’articolo non l’ho letto ma forse non si è centrato l’argomento su cui si doveva focalizzare la notizia, cioè, il comunicato stampa serviva per presentare la strategia da seguire e non la presentazione del mezzo utilizzato, per il quale esistono solo dei concept…
Ne abbiamo parlato qui:

Grazie all'aiuto di un amico sono riuscito a recuperare l'articolo in questione. A parer mio è stato scritto solo per riempire uno spazio, sul giornale, in cui non si sapeva cosa metterci.

Eddai topopesto, ogni tanto cerca di non essere così caustico nei tuoi commenti. Rispetto la tua opinione, non sto certo censurandoti.
Non mi pare realistico aspettarsi che su un quotidiano, generalista per definizione, possa apparire un trattato di livello ingegneristico…
Il target è tutto un altro rispetto ad un appassionato o studioso come tu puoi essere…

L'articolo in sè non dice assolutamente niente di speciale e addirittura dice che , per la realizzazione di questo insediamento umano, verranno utilizzati metà dei fondi che ora servono x lo Shuttle.

No, questo non è corretto. Fosse così in effetti non avrebbe senso. Se parliamo dell’articolo a firma di G. Caprara sul Corriere di mercoledì 6 dicembre, invece leggiamo "Al progetto, si fa capire, saranno dedicate le risorse ora assorbite dallo Shuttle, che dal 2010 cesserà di volare e che corrispondono a quasi la metà del bilancio NASA di 16 miliardi di dollari

Da parte mia bisogna dire queste cose: -con i fondi di cui si parla nell'articolo non si riuscirà a concludere neanche una parte dell'avamposto.

Vero, salvo quanto ti ho spiegato meglio poco sopra.

-Si parla della realizzazione della base come se ci vorrebbero solo pochi voli; con il ritmo di due voli all'anno ci vorranno un bel po di anni.

Anche qui, la narrativa parla di un primo step di 4 anni solo per stabilire una base, poi, ad avamposto completato, arriveranno missioni di durata semestrale. Non ho avuto l’impressione che si descrivesse un breve tratto temporale.

-le prime missioni del nuovo lem verranno sicuramente utilizzate per testare tutto il sistema.

Vero, e auspicabile, come già fatto in Apollo IX e X.

-il giornalista, spiegando i disegni allegati all'articolo, ha subito fatto notare i serbatoi di propellente vicino alla cabina degli astronauti; come se fosse una novità pericolosa x questo veicolo di allunaggio.Sono anni ed è una cosa normale avere serbatoi sotto il deretano di chi vola.

La didascalia mi pare semplicemente illustrativa di cosa fossero quei due enormi bomboloni appesi ai lati della cabina dell’LSAM. Non mi pare volesse esprimere un giudizio critico.

Insomma, magari non sarà decisamente approfondito, ma mi pare un normale articolo di divulgazione, tanto più che il Corriere gli ha regalato ben 3/4 di pagina con tanto di foto e schemi tecnici a colori.

Mi ha un poco dispiaciuto leggere questa tua “stroncatura”, che l’articolo di Caprara non mi pare meritare, e penso che se lo leggerai meno superficialmente ne potrai valutare meglio il valore divulgativo.

Concordo in pieno con la filsofia di avamposto e delle prime missioni lunari tutte dedicate a questo scopo! Finalmente (forse…) alla NASA hanno deciso in che direzione andare… Se il progetto ritorno alla Luna fosse stato presentato di nuovo come “atterriamo un pò qui ed un pò lì” come per Apollo sarei stato MOLTO contrariato… Sapete tutti che non soffro il progetto CEV/Orion ma questa architettura di insediamento stabile sulla Luna è il primo VERO passo per la colonizzazione dello spazio!! Resta ovviemante soltanto da vedere se tutto questo resisterà (soldi e Amministrazioni USA permettendo…) al passare del tempo. Mi sembra inoltre molto interessante la richiesta di collaborazione con altri paesi per questo nuovo progetto (cosa mancata per la realizzazione del CEV/Orion).

Io critico l’asrticolo in merito proprio per il fatto che è scritto per un pubblico generico.
Proprio per renderlo piùcoinvolgente, per un pubblico profano, dovrebbe essere più chiaro e approfondito.
Bisognerebbe cercare, sempre, di coinvolgere maggiormente l’uomo medio e cercare di coinvolgerlo maggiormente; fare in modo che si interessi maggiormente all’argomento.
Non mi permetterei mai di svalutare la grande professionalità di un così grande giornalista, ma questa volta l’articolo non è stato fatto con quella passione e quell’approfondimento che sono tipici dei suoi libri e articoli.
A confronto del grande G. Caprara non sono niente, ma è un mio semplice diritto , come appassionato e lettore, esprimere il mio giudizio.

A confronto del grande G. Caprara non sono niente, ma è un mio semplice diritto , come appassionato e lettore, esprimere il mio giudizio.

Garantito.

Riguardo la sistemazione dei serbatoi, io non ci vedo niente di sconvolgente. Del resto, nello scenario Moonlight, gli EAGLE hanno i serbatoi di propellente proprio di fianco alla sezione pressurizzata.

e’ giusto quello che dici Archi, non c’è niente di sconvolgente per noi che siamo pratici in materia.
Invece, per il pubblico normale, vedendo i serbatoi vicino alla cabina giudicano la cosa molto pericolosa ed una potenziale causa di pericolo.
Da questo tutto viene giudicato molto pericoloso.

Ancora sale su questa interessante discussione.
Vi invito alla lettura dell’intrigante articolo apparso sul numero odierno di “The Space Revie”, di cui vi cito un passaggino niente male…

http://www.thespacereview.com/article/764/1

One question that NASA could have answered last week is not where, when, or how, but why. The space agency certainly took a stab as it, unveiling a half dozen “lunar exploration themes” that provide the overall rationale for going back to the Moon. But those themes, ranging from science to commerce to settlement, are overly broad and vague: trying to appeal to everyone but running the risk of winning over no one. Failing to come up with a compelling answer to “why” runs the risk of making all the other questions moot.