Space Launch System (SLS), le prime indiscrezioni sul piano di sviluppo

Accolgo la giusta osservazione di Albyz riguardo l’OT nel Topic: Nessun ostacolo per lo sviluppo di Skylon, e continuo quì evitando inutili “flaming”.

Al di là delle battute, non penso affatto che la dirigenza NASA sia composta da emeriti idioti, anzi…

Si può invece ipotizzare che l’Agenzia, alla luce delle pressioni e dei vincoli imposti dal congresso (e dai contribuenti) non abbia più ne l’interesse ne la volontà ne tantomeno la possibilità di intraprendere programmi manned o heavy cargo in LEO (e oltre) e quindi si sia concentrata su altre attività, come l’esplorazione planetaria unmanned, lo sviluppo di satelliti per studi geo o telecomunicazioni e la ricerca riguardo nuove tecnologie da applicare a futuri progetti o a progetti attuali di altri enti.

Ovviamente, se la NASA ammettesse esplicitamente la cosa, ciò potrebbe implicare una drastica riduzione del budget totale, se non addirittura un ridimensionamento o uno smembramento della struttura stessa dell’Ente (ci si potrebbe avvalere di outsourcer).
Per scongiurare ciò, la NASA potrebbe avere deciso di “proporre” programmi per così dire “civetta”, sempre in “linea” con i mutevoli vincoli del congresso, nella consapevolezza che non vedranno comunque la luce, ma che serviranno a giustificare l’esistenza dell’intero enorme carrozzone NASA…

La maggior parte degli appassionati più o meno esperti, si stanno pian piano rendendo conto che tutti questi faraonici quanto aleatori programmi sono “farlocchi”, mentre una minoranza li appoggia con argomentazioni non sempre plausibili o vaghe.

questa è la (non solo) mia ipotesi…

Non c’e’ che dire, un bel programma ambizioso!
Nei miei quasi sessant’anni di vita non ricordo un programma di respiro ventennale
di questo tipo e men che meno uno che sia coerentemente giunto a un minimo di realizzazione.
Giusto per la storia, qualcuno ne ricorda qualcuno? Cosi’ forse potremo considerare
piu’ seriamente quanto riportato.

Ah perchè c’era una linea di pensiero?? Pardon… colpa mia… non l’avevo scovata…

Mi sembra stiamo trascendendo… cerchiamo di non essere offensivi.
Moderiamo questo topic per favore.

Mi ha fatto morire dal ridere lo scoramento di un forumista americano che affermava “quando la Nasa tornerà sulla Luna, gli astronauti troveranno i turisti pronti a fotografarli”

chiarisco la mia linea di pensiero, che la NASA si occupi di ricerca pura o applicata che sia ma che lasci la costruzione dei vettori totalmente nelle mani dei privati comprando quanto disponibile sul mercato, oltretutto va da se che i privati progetterebbero e costruirebbero solo vettori che possono vendere…capisco bene che la situazione economica non sia delle migliori, ma un progetto di finanziamento ai privati, di natura internazionale,potrebbe salvare capra e cavoli.
ok adesso, dato che sono al Bar sport, ordino :beer: per tutti!

Ognuno è padrone di esprimere le proprie opinioni, e vorrei sottolineare che non voglio “ammazzare” la discussione con il mio intervento.
Tuttavia dopo aver letto i vostri messaggi non posso che esprimere un certo disappunto.

Vi sono fattori che, non capisco perché, vengono praticamente sempre bellamente ignorati, come se sul fronte NASA le cose andassero male sol perché l’ente spaziale USA è caduto in mano a dei fanfaroni incompetenti.

Va benissimo discutere, ma che noia leggere tante critiche non argomentate!
Sempre le solite frasi contro NASA, Bolden, Obama, oppure tutti che sembrano vedere soluzioni facilissime che, guara tu, quei pecoroni dei dirigenti NASA non vedono.

Prima di tutto vorrei fare una considerazione generale: ci scordiamo sempre che siamo Europei, e faremmo bene a tenere d’occhio le nostre agenzie spaziali prima di tutto.

Detto questo, mi (vi) chiedo: perché non sono mai tenuti in considerazione alcuni fattori, i quali che ci piaccia o no sono oggettivi?

  • Il budget di NASA non è neanche lontanamente paragonabile a quello dei tempi dell’Apollo. Siamo a meno della metà http://en.wikipedia.org/wiki/Budget_of_NASA#Annual_budget.2C_1958-2010
  • Quello che vediamo oggi, cioè il declino di un programma spaziale umano oltreoceano, è frutto di scelte nate nel 2004! Molti sembrano ignorare che fu Bush nel 2004 a chiudere il programma Space Shuttle, e imho fece anche bene. Purtroppo commise l’errore di promettere mari e monti (o meglio, la Luna), riaccendendo l’entusiasmo degli appassionati e della NASA, ma non quello del Congresso (e nemmeno del suo OMB se è per questo), visto che il programma Constellation non fu mai, mai, mai dotato delle risorse necessarie per rispettare tempi e programmi, tanto che Obama ne staccò la spina perchè era ormai enormemente fuori budget e con tempistiche lunghissime proprio come SLS/Orion.
  • Di progetti roboanti e mai partiti son piene le mie collezioni di link e articoli, e scommetto anche le vostre. Perchè pretendere qualcosa per cui non ci sono soldi? NASA non è solo astronautica manned! C’è (e meno male) un intenso programma di sonde scientifiche in attesa, c’è la ISS da finanziare di qui al 2020 almeno, e c’è lo sviluppo di MPCV/Orion che comunque non si è mai fermato.
  • Dopo anni di illusioni e promesse che sembravano finalmente la “svolta” dei programmi manned (uno per tutti, il Venture Star), ho capito che in mancanza di requisiti di urgenza “nazonale” e condizioni geopolitiche adatte come furono la rincorsa dei sovietici nello spazio e poi la conquista della Luna, i programmi da miliardi di dollari, che per natura e costi si dipanano su archi temporali lunghi, troveranno sempre politici pronti a colpire con la scure i finanziamenti, che questo piaccia o no a noi appassionati che non siamo affatto il “cittadino medio” di riferimento
  • Visti i tempi che corrono, e volendo imho evitare a tutti i costi l’ennesimo taglio o cassazione dei programmi di esplorazione umana del cosmo; ora che siamo a tanto così dal “default” e ora che lo shuttle è irrimediabilmente a terra, fa BENISSIMO Bolden a tenere una linea iperprudente senza presentare un progetto che non è, checchè ne pensimo tanti amici di FAIT, un semplice gioco di “meccano” ma ha anche un’enorme carico di burocrazia, contabilità e piani finanziari che se non credibili… ZAC
  • Imho la timeline (frustrante, certo) di SLS è un “worst case scenario”, che tiene anche conto di un regime di finanziamento estremamente limitato per i prossimi anni. Bolden deve sfornare un programma di sviluppo per un lanciatore pesante (SLS) che sia sostenibile finanziariamente in un trend di costanti tagli all’ente spaziale (un trend che, basta documentarsi, è tale da anni) e passare indenne ad almeno due/tre cambi di Presidente e due/tre elezioni di nuovi Congressi. Chi dice che sarebbe tutto “facile”, che farebbe al posto suo? Sarei veramente curioso di sentire un discorso approfondito al proposito!
  • Siccome tra le chiacchere che ho letto alcune “dimenticano” i fatti, ricordo che Obama avrà anche le idee un pò confuse (o ha altre priorità per l’americano medio che non sia la NASA, al momento), ma appena insediato ha proposto un sostanziale aumento del budget NASA, che il congresso ha SEMPRE limato al ribasso, e ha aggiunto e finanziato concretamente DUE missioni shuttle extra, non previste dall’ultimo budget dell’amministrazione Bush: STS-134 (per essere chiari, AMS2 sarebbe rimasto A TERRA altrimenti), e STS-135, che ha lasciato materiale sufficiente per sostenere la ISS per un anno.

Ecco, se la discussione deve essere interessante, sarebbe auspicabile, almeno per me, che la si smettesse con il qualunquismo dell’uomo che guarda i lavori pubblici e farebbe (ovviamente) tutto in modo diverso e migliore, e si cominciasse a parlare di piani alternativi, ma completi però, di parte finanziaria.
A voi la palla.

turisti cinesi suppongo! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ora la linea di pensiero è chiara, e possiamo benissimo discuterne nel merito.
Non ho nessuna fiducia preconcetta nei privati. Non hanno meno difficoltà degli ingegneri NASA, ma a differenza di questi ultimi devono “vendere” altrimenti chiudono. E’ chiaro che rispetto ad un ente pubblico possano esserci dinamiche meno burocratiche o spedite, ma è altrettanto chiaro che nessun privato, oggi, ha la forza tecnologica per spedire una capsula da 21 tonnellate + eventuali payloads oltre la LEO.
Infatti nessuno, nemmeno SpaceX che sembra essere l’azienda più concreta e preparata, si è fatta avanti per il servizio.
Inoltre imho il governo USA, tramite NASA, vuole mantenere (ri-acquisire) la capacità con fondi pubblici di lanciare carichi pesanti oltre la LEO, mentre lascerà (coerentemente) tutto lo spazio LEO ai privati, che invece hanno lanciatori e (forse) mezzi adatti al trasporto umano in orbita terrestre.

In secundis credo che non sia semplice fare largo agli “amici” internazionali nell’ambito della realizzazione di un lanciatore di importanza strategica come SLS, ma potrei tranquillamente sbagliarmi.

Albè, dai, teniamo i toni adeguati a non far partire inutili flames… La tua posizione è nota e chiara :slight_smile:

Grazie per lo sviluppo del tuo pensiero… almeno hai capito l’intento della mia critica allo stile della discussione. :wink:
Quanto al contenuto sono sostenzialmente d’accordo con Marco, moderata fiducia nei privati ma un passo alla volta, non vedo nessun soggetto privato/commerciale in grado di realizzare oggi un HLV (soprattutto perchè penso non potrà mai essere remunerativo un vettore di tali dimensioni), in fondo credo che fra i soggetti che vinceranno i contratti CCDev non riusciranno a campare esclusivamente con tale contratto.

La cosa che più mi ha colpito di questa “schedule” è che si parla di lanci cargo senza dire cosa si manderà su… sembra proprio roba campata per aria, della serie “abbiamo il lanciatore pesante; qualcosa da lanciare ce lo inventeremo”… come costruire una casa partendo dal tetto! :flushed:

Mi vien sempre più da pensare che fosse meglio Constellation. Poteva piacere o non piacere, ma almeno c’era un obbiettivo preciso da perseguire.

Vero… ma anche lo Shuttle è nato con lo stesso “non obiettivo”… e alla fine non è andata poi così male :wink:

ammetterai però che nel 1979 o giù di lì non si pensava a un manifesto di lanci fino al 2011… :grin:

Appunto, le cose sono poi andate oltre le ben più rosee aspettative… se anche andassero bene la metà di quanto lo siano andate per il programma Shuttle il lavoro non mancherà di certo al nuovo SLS :wink:

Scusa Marco ma, se leggi il mio intervento sotto riportato delle 16:59, troverai molti dei punti da te riportati sopra…
Forse non è stato scritto in modo sufficentemente chiaro (?) e in caso me ne scuso… ho fatto del mio meglio;
o forse è sfuggito… (?)

L’articolo di NasaSpaceFlight.com, per la verità dice, alla fine, che questa è solo una possibile ipotesi di piano di sviluppo del SLS nel caso di un budget molto ristretto (cioè al di sotto degli attuali stanziamenti). Comunque credo che in futuro le cose miglioreranno per cui, con un budget costante, nella cifra di 1,8 miliardi di dollari per 6 anni, la versione da 70 t, sarebbe possibile. Nella descrizione delle caratteristiche del SLS, ho notato però, che con l’utilizzo dei 2 SRB da 5 segmenti, il valore del carico utile rimane identico ai precedenti progetti che utilizzavano 2 SRB da 4 segmenti. Ho letto da qualche parte che 2 SRB da 5 segmenti aggiungono 9 t in più al carico utile. Quindi si andrebbe a 79 t di carico. Mi chiedo perché non venga aggiunto anche un quarto motore SSME, così si potrebbe incrementare ulteriormente il carico utile del SLS. :ok_hand:

beh nella storia il cargo si è sempre adattato alle capacità del lanciatore, lo stesso progetto Apollo ha subito cure dimagranti o ingrassanti ( quando il Saturn V fu perfezionato alla fine del programma) insomma progetto un vettore e poi mi sforzo di “starci dentro” ma con 130 t teoriche ne hai da portar su! non è proprio partire dal tetto, le fondamenta sono sempre poste dal lanciatore a mio avviso! pensiamo per un attimo al programma Vostok il lanciatore altro non era che un razzo R7 creato per essere un ICBM e trasportare bombe nucleari… fu aggiunto quindi un terzo stadio con in cima la Vostok che fu progettata in base al peso che potevano portare su!

Ma infatti,come si diceva negli anni 70 “il problema è a monte”.
E’ anche vero che ai tempi delle vacche grasse non sono state fatte le giuste scelte,ma i “colpevoli” stanno a Washington,non a Houston.
Siamo però certi che questo piano è il meglio che poteva essere partorito?

i Tu e io sappiamo che lo Spazio potrebbe darci di più, che é la nostra ultima speranza, ma quella gente affamata non la pensa così.
Gli affamati, davanti al budget delle imprese spaziali, dicono che si tratta di soldi spesi male e che si potrebbero spendere meglio cercando sulla Terra il modo per produrre più cibo, per sfruttare l’oceano, per bonificare le ultime foreste pluviali tropicali e per irrigare i deserti.
E’ da prima dell’atterraggio sulla Luna che combattiamo contro quelli che ci vogliono ridurre il budget (…)[/i]

Al giorno d’oggi con la NASA sul banco degli imputati, ditemi voi se non sembrano parole di grande attualità.
Invece é un passaggio tratto da un breve romanzo di fantascienza che sto leggendo, scritto nel 1976 da un certo Zach Hughes… un autore americano che stava vivendo allora, gli albori dell’era Space Shuttle.

A dimostrazione che gli uomini cambiano, ma i problemi sono sempre quelli :wink: