E quindi?
Quanti N di spinta con 100kW?
La risposta è facile. La spinta è pari a forza per velocità, P = T x c. Se l'impulso specifico è 2000 secondi (prendo un valore tipico per un propulsore elettrico), la velocità di uscita del propellente è 20mila m/s. T = P/c = 100 kW / 20k m/s = 5 N.
La fisica è quella, non si scappa. Se volete alzare la il rapporto spinta/potenza, l'unico modo è abbassare l'impulso specifico e quindi aumentare i consumi. Ma allora non usate la propulsione elettrica, continuate a usare quella chimica

Per la cronaca, SMART-1 è arrivato sulla Luna con una spinta di meno di 100 mN.
Detto questo: usarlo per mantenere l'orbita della ISS? Sarebbe un'idea carina, ma la potenza da dove la si prenderebbe?
Il problema è sempre lo stesso, ovvero la capacità di immagazzinare energia. L'immagazzinamento chimico dell'energia (i combustibili e le batterie) ha dei forti limiti in termini di energia/massa. E il flusso di energia solare è troppo basso per rendere i pannelli solari efficienti (tutta la potenza installata sulal ISS è di circa 100 kW, quello che serve per 5N di spinta). IMHO l'unica soluzione per usare la propulsione elettrica su grandi masse e grandi potenze è usare l'energia nucleare, che ha un rapporto energia/massa di ordini di grandezza superiore...
Il valore medio per la ISS lo ignoro. Buzz, se ci sei batti un colpo!
Non ho il dato sottomano, quindi non vorrei sparare cavolate.
A occhio fanno circa un reboost al mese da circa 0.5-1 m/s di deltaV. Quindi direi a spanne qualcosa intorno ai 10 m/s l'anno. Dato che però vi dò con molta riserva, perché vado a memoria e non è una cosa di cui mi occupo direttamente