Il comunicato di SpaceX (il testo originae è
qui) mi ha lasciato alcune domande.
Gli enti esterni coinvolti nell'indagine (FAA, NASA, USAF, NTSB) hanno approvato le conclusioni dell'indagine? Da quello che ho letto in giro non risulta ancora che la FAA abbia autorizzato il volo da Vandenberg. (D'altra parte anche il comunicato dice "SpaceX
is targeting return to flight [...] on January 8").
E' sufficiente che un'indagine di questo tipo identifichi solo "credible causes" (come si fa notare su
Parabolic Arc)?
Da profano, sarei portato a pensare che la contromisura debba escludere nel modo più assoluto, ovviamente allo stato delle conoscenze, che l'incidente possa ripetersi. Ma se mi si distingue tra una soluzione a breve termine da una a lungo termine, sarei portato a pensare che la prima non sia del tutto sicura.
In pratica, se ho ben inteso, SpaceX dice: in futuro produrremo dei COPV in cui non si produrranno deformazioni; per il momento però continuiamo ad usare quelli in cui si possono produrre deformazioni che consentono in certe condizioni all'ossigeno liquido di insinuarsi tra alluminio e fibre di carbonio, ma cerchiamo di evitare (usando elio meno freddo e caricandolo prima dell'ossigeno) che tali condizioni si producano. In fondo, prima di introdurre le nuove procedure di caricamento "più aggressive" (pare - ma non ricordo dove l'ho letto - che quella di Amos-6 fosse la quinta volta che si usava il nuovo metodo più veloce), ha sempre funzionato.
Ma non è un po' rischioso? Se io dovessi lanciare un prezioso satellite non dovrei richiedere un bello sconto per non esigere dei COPV indeformabili, che escludano ogni rischio? Oppure si specula sull'urgenza che il committente ha di vedere in orbita il proprio payload?
(Ovviamente: nessuna intenzione polemica contro SpaceX; è solo per capire).