I satelliti SMOS e Proba-2 sono in orbita.

I satelliti dell’ESA SMOS e Proba-2 sono stati lanciati alle ore 01:50 UTC (02:50 CET) di Lunedì 2 Novembre dal cosmodromo russo di Plesetsk, con un vettore Rockot, fornito dalla Società Eurockot.

70 minuti dopo il lancio, avvenuto nonostante le condizioni climatiche avverse, SMOS si è separato dallo stadio superiore “Breeze-KM” e poco tempo dopo, la telemetria del satellite è stata acquisita dalla stazione a terra Hartebeesthoek, vicino a Johannesburg, Sud Africa.
Lo stadio superiore, dopo le consuete manovre ha rilasciato Proba-2 in un orbita leggermente inferiore, dopo circa 3 ore di volo.

Entrambi i satelliti sono in orbita attorno alla Terra ad una altitudine rispettiva di 760 Km per SMOS e 725 Km per Proba-2.

Il controllo missione è distinto per i due satelliti SMOS è seguito dal centro CNES di Tolosa, in Francia; Proba-2 è controllato a Redu, in Belgio.
Sono in corso le operazioni di monitoraggio e calibrazione degli strumenti dei due Satelliti; Proba-2 sarà pienamente attivo entro due mesi. Per SMOS il tempo è più lungo: sei mesi circa data la complessità della strumentazione a bordo.

Ricordiamo brevemente le missioni.
SMOS, del peso di 658 Kg, e sviluppato congiuntamente fra il CNES francese e il CDTI spagnolo, per mezzo dello strumento MIRAS (Microwave Imaging Radiometer using Aperture Synthesis), fornirà informazioni su scala globale sull’umidità superficiale del suolo con un’accuratezza del 4% e osserverà la salinità degli oceani.
Proba-2 è un satellite tecnologico, del peso di 135 Kg, che testerà nuove tecnologie per i futuri sistemi satellitari e strumenti per la scienza spaziale. Tra questi vi è un modello dimostrativo di uno startracker miniaturizzato sviluppato per la missione BepiColombo dell’ESA rivolta allo studio di Mercurio e per il futuro Solar Probe Orbiter.

Nell’immagine (fonte ESA) il decollo del vettore Rockot.


Il video del lancio

Un altro video:

Martedì scorso i tecnici del CNES hanno confermato che SMOS ha disteso completamente e regolarmente i tre bracci dell’antenna MIRAS.
La struttura è più grande della piattaforma satellitare con un Hube centrale e i tre bracci che si sono dispigati e che cntengono i 69 ricevitori LICEF, strumentazione che deve captare i segnali a microonde della missione.

Iniziano adesso gli esami della strumentazione satellitare, del monitoraggio e calibrazione he dureranno 6 mesi.

Il satellite tecnologico Proba-2 ha compiuto due settimane di vita ed è in ottima salute.

Il satellite, come noto trasporta 17 esperimenti tecnologici; i tecnici a terra in questi giorni si sono occupati della attenta messa in servizio della piattaforma che ospita la suddetta strumentazione; i sistemi di controllo orbitale (AOCS) hanno risposto positivamente ai controlli e calibrazioni da terra così come il Tracker-Star, lo strumento che regola la corretta posizione del satellite.
Il corretto assetto della piattaforma tecnologica è assicurata anche dal magnetometro di bordo, apparecchiatura che allinea il sistema col campo magnetico terrestre e che svolge anche la delicata funzione di “safe-mode” in caso di perdita dell’orientamento di Proba-2

La prossima settimana saranno configurate le apparecchiature scientifiche di bordo studieranno il Sole.

Nell’immagine (Credit ESA-CNES) l’immagine catturata dal Tracker-Star di Proba-2


Splendido risultato tecnologico! IL primo Star TRacker a CMOS, progettato e prodotto da SELEX Galileo a Firenze.

Lo strumento MIRAS sul satellite dell’ESA SMOS, lanciato all’inizio di questo mese, è stato acceso e funziona normalmente.

I tecnici dell’ESA adesso inizieranno le fondamentali operazioni di calibrazione dello strumento stesso, necessarie prima di poter dichiarare operativa l’apparecchiatura.

MIRAS fornirà la mappa di umidità del suolo e della salinità degli oceani per migliorare la nostra comprensione del ruolo di queste due variabili fondamentali nella regolazione del ciclo dell’acqua.

Nuova tecnologia a bordo di Proba-2: Proba-2 fuel tank refilled from ‘solid gas’.