Ci siamo: appuntamento di San Valentino

Alle 8:48 PST (5:48 del mattino del 15 febbraio in Italia) la sonda StarDust NeXT sfiorerà la cometa Tempel 1 cercando di fotografare e raccogliere dati riguardo il cratere lasciato precedentemente da un altra sonda, la Deep Impact.

Ricordiamo che la missione originaria della StarDust era quella di un sample return dalla cometa Wild 2, cosa che effettivamente portò a termine nel 2006.
La nave madre, una volta riavvicinatasi alla Terra, sganciò la capsula contenente i campioni che atterrò sana e salva nei pressi di Salt Lake City in Utah.
Poi il colpo di scena: viste le buone condizione della sonda, si pensò di dirigerla verso la Tempel 1, dando così vita, in modo inaspettato, alla prima missione follow-up mai tentata con una cometa. Da qui l’aggiunta dell’acronimo NeXT (New Exploration of Tempel 1).

StarDust è stata lanciata il 7 febbraio 1999, quindi non è equipaggiata certamente con hardware di ultima generazione. Tuttavia si spera di riuscire a vedere l’impatto lasciato dalla Deep Impact sul suolo della cometa o comunque di raccogliere dati scientificamente rilevanti.

P.S. Visto che StarDust è rediviva, sposterei il tutta la sezione in Cronaca delle missioni in corso.

Cominciano ad arrivare le prime foto.


Temple.jpg

La galleria fotografica si arricchisce.


Tempel1.jpg

Il closest approach è avvenuto alle 5:39 italiane del 15 febbraio a una distanza di 112 miglia (181 km). Un’ora dopo la sonda si è girata per puntare la sua grande antenna ad alto guadagno verso la Terra.
E poi faccio notare una rappresentazione artistica della sonda mentre esegue il flyby della cometa.