SIGRIS e Cosmo-SkyMed al lavoro sul terremoto in Nuova Zelanda

Lo Spazio si conferma ancora una volta il punto di vista ottimale per monitorare una zona colpita da un evento sismico. E da lassù il programma italiano COSMO-SkyMed continua a giocare un ruolo di primissimo piano. Lo scorso 22 febbraio la città di Christchurch in Nuova Zelanda è stata colpita da un violento terremoto di magnitudo 6.3 la cui ridotta profondità (solo 4 km sotto la superficie) ha fatto sì che il sisma fosse particolarmente devastante e provocasse ingenti danni e perdite di vite umane.

Il verificarsi di questo evento ha immediatamente messo in moto il sistema di monitoraggio del rischio sismico SIGRIS che grazie all’utilizzo dei dati forniti dai 4 satelliti di Cosmo-SkyMed ha acquisito 2 immagini ad alta risoluzione della zona colpita dal terremoto.

SIGRIS (Sistema di osservazione spaziale per la Gestione del RIschio Sismico) è un progetto pilota applicativo dell’Agenzia Spaziale Italiana che utilizza le moderne tecnologie di analisi di dati telerilevati per dare supporto alle attività di gestione del rischio sismico svolte dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Sistema Nazionale di Protezione Civile e la maggior parte delle attività del progetto viene monitorata dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Le immagini catturate mostrano un interferogramma ottenuto due giorni dopo il manifestarsi del sisma, ogni sezione di colore rappresenta uno spostamento terrestre pari a 1,5 cm situato lungo la linea di vista del satellite. La forte dislocazione della faglia ha causato un terremoto di magnitudo 6.3 che a sua volta ha generato una consistente deformazione del terreno in una vasta area attorno a Christchurch. Nella parte nord della faglia (evidenziata dalla linea rossa nella figura in alto a sinistra) il terreno si è mosso di una decina di centimetri verso est nord-est, mentre la parte sud della faglia si è mossa verso ovest- sud - ovest. Il team SIGRIS è ora al lavoro per ricavare un modello preliminare di inversione sismica dalle immagini scattate da Cosmo-SkyMed.

Anche se al momento, non disponiamo di tecnologie efficaci per una prevenzione dei terremoti, le attività del progetto SIGRIS unite alla versatilitàdi di Cosmo-SkyMed, dimostrano ancora una volta le potenzialità applicative della rete satellitare per il monitoraggio di situazioni critiche.

Fonte: ASI

Scusa Albyz…doveva esserci una foto allegata?

Ops… è stata inserita solo su astronautinews… qui: http://www.asi.it/files/comunicato%20engl.pdf