GOCE mantiene la sua promessa

Il satellite GOCE dell’ESA, ha raggiunto il suo ambizioso obiettivo di mappare la gravità terrestre con una precisione mai ottenuta prima. In soli due anni, il sofisticato satellite ha raccolto tutti i valori necessari a caratterizzare il geoide riferito al nostro pianeta.

Volker Liebig, Direttore dei Programmi per l’Osservazione della Terra dell’ESA, ha spiegato che GOCE rappresenta una delle più innovative missioni dell’Agenzia Spaziale Europea, e che gli scienziati e le oltre 40 aziende europee coinvolte nella sua costruzione hanno dovuto affrontare diverse difficoltà per soddisfare gli straordinari requisiti tecnologici del satellite.

“Sono felice di annunciare il loro duro lavoro e la loro dedizione hanno pagato. Il satellite ha registrato le misurazioni necessarie a permetterci di produrre una mappa ad alta risoluzione del “geoide” con un’accuratezza ed una risoluzione spaziale maggiori rispetto a quanto mai realizzato prima.”

Il geoide è la forma di un oceano globale immaginario in relazione alla gravità ed in assenza di maree e correnti. E’ una referenza cruciale per la misurazione accurata della circolazione oceanica, delle variazioni dei livelli dei mari e delle dinamiche dei ghiacci, che sono tutti elementi che vengono influenzati dai cambiamenti climatici.

La missione del satellite Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer (GOCE), lanciato due anni fa, nel Marzo 2009, includeva due periodi di misurazione di sei mesi ciascuno. Lo scorso 2 Marzo, il satellite ha completato il suo dodicesimo mese di mappatura del campo gravitazionale terrestre.
Nelle prossime settimane, questi dati verranno calibrati e processati ad uso degli scienziati per la creazione di un unico modello di geoide.

Benché GOCE abbia completato la sua missione pianificata, la bassa attività solare degli scorsi due anni ha comportato come conseguenza un inferiore consumo di propellente da parte della sonda rispetto al previsto, quindi, visto anche l’ottimo stato di salute del satellite e la qualità eccellente dei suoi dati l’Agenzia Spaziale Europea nel Novembre dello scorso anno ha deciso di estendere la sua missione fino alla fine del 2012.

Secondo il Mission Manager di GOCE, Rune Floberghagen, raddoppiando quasi il tempo di missione del satellite si otterrà una migliore mappatura gravitazionale del pianeta con dei migliori geoidi.
“Una volta completati i modelli gravitazionali, essi saranno messi a disposizione gratuitamente dei richiedenti, secondo le direttive dell’ESA per la gestione dei dati.”

I nuovi prodotti di GOCE e la scienza derivata da essi verranno presentati e discussi al Fourth International GOCE User Workshop che si terrà presso la Technische Universität München di Monaco, in Germania, il 31 Marzo l’1 Aprile 2011.

Fonte: ESA.

Foto: Un immagine artistica di GOCE in orbita. (ESA /AOES Medialab)


gli eventi di questi ultimi giorni mi fanno domandare quanto sarà utile goce per la misurazione-prevenzione di eventi cataclismici?

Data l’elevatissima precisione di misura di GOCE, un evento come il terremoto in Giappone di Venerdì scorso, è in grado di rendere necessaria una rimappatura del geoide?
Sarebbe interessante, avendo terminato ora le prime due campagne di misura, ed essendo stata prolungata la vita utile del satellite di ben due anni, fare un paragone tra queste e le successive campagne.

Raffaele

P.S.
Mi è sempre piaciuto molto questo satellie, sin dalla sua progettazione, forse per il suo design ed i motori ionici utilizzati…

In realtà mi domandavo la stessa cosa anche per il terremoto del Cile dello scorso anno.
La Terra non è un corpo rigido e la misurazione del campo gravitazionale è il modo migliore per ipotizzare una distribuzione di massa, però non so se GOCE abbia la precisione necessaria per misurare eventi del genere. Lo spostamento della massa penso non sia stato significativo. Però forse qualcuno che conosce meglio il progetto potrà dare qualche indicazione

Ricordo di aver letto, mi pare su ESA magazine, il fatto che il gradiometro imbarcato è in grado di rilevare l’influenza sulla forza di gravità di un fiocco di neve sul ponte di una petroliera (che non ha in effetti una massa proprio trascurabile). Mi spiego meglio: Un fiocco di neve sta alla massa della petroliera come la risoluzione massima del gradiometro imbarcato su goce sta alla terra.

Ipotizzo quindi che un evento come il terremoto di cui sopra possa aver creato variazioni del campo gravitazionale terrestre rilevabili dallo strumento.