Lockheed Martin pubblica il proprio piano "Stepping Stones" per Orion

Lockheed Martin in attesa che la NASA definisca nel dettaglio lo scenario di esplorazione che vedrà impegnato Orion, ha pubblicato la propria proposta di esplorazione, chiamata “Stepping Stones” con l’intento di vedere applicate le capacità della capsula che sta costruendo come capo-commessa del progetto Orion.
Il programma, come richiesto dagli ultimi studi NASA, si articola su missioni successive a complessità incrementale in cui si andrà ad espandere, a step successivi, la capacità e l’inviluppo della capsula Orion.
Per ogni missione è stata stabilita una complessità della missione e una data di fattibilità, legata non solamente all’entrata in servizio di Orion ma anche alla disponibilità del futuro lanciatore che la supporterà per missioni extra-LEO.
Il primo step è rappresentato dall’entrata in servizio, si tratterà di una serie di missioni in LEO, verso la ISS, di supporto alla stazione orbitante e con durata massima di 210 giorni in orbita. Tale tipologia di missione è attualmente prevista a partire dal 2016.
Il passo successivo avverrebbe l’anno successivo con una doppia possibilità di scelta fra due missioni differenti, un flyby lunare dalla durata complessiva di 6 giorni oppure una missione di 14 giorni di supporto e reboost al telescopio Hubble. La prima certificherebbe la capacità di Orion ad effettuare missioni extra-LEO validando il sistema di rientro interplanetario mentre la seconda sarebbe la validazione delle EVA con Orion.
Il passo successivo, nel 2018, è una missione di 36 giorni nel punto L2 Terra-Luna con l’obiettivo di esplorare approfonditamente il lato nascosto del satellite naturale della Terra, collaudare il lanciatore pesante previsto, intensificare la collaborazione internazionale e collaudare eventuali procedure di controllo al suolo di rover dall’orbita.
Nel 2019 sarebbe la volta del primo asteroide, 2008 EA9, a 12 milioni di km dalla Terra per una durata complessiva di 195 giorni. Obiettivo, ovviamente, la prolungata permanenza nello spazio (6-9 mesi), la protezione della capsula dalle radiazioni e il collaudo della versione di Orion utilizzata come modulo abitativo per lunghe permanenze.
Nel 2023 una missione decisamente originale, in orbita terrestre due capsule Orion sarebbe legate da un lungo cavo e messe in rotazione per creare gravità artificiale a bordo per almeno 6 mesi con l’obiettivo di collaudare tale tecnica per missioni di esplorazione di lunga durata.
Nel frattempo continuerebbero le missioni verso asteroidi via via sempre più distanti dalla Terra, i quali permetterebbe di collaudare completamente le tecnologie necessarie ad effettuare il “grande balzo” verso l’orbita marziana dopo il 2030. Dopo almeno 4 missioni asteroidali, nel 2019, '21, '25 e 29, l’ultima della quali verso 2000 SG344, di 450 giorni a 8 milioni di km dalla Terra, potrà essere considerata la possibilità di effettuare una missione orbitale marziana di 900 giorni.
La possibilità di vedere realizzato tale piano dipendono ovviamente dalle scelte che verranno fatte nei prossimi mesi e anni dalla NASA se e quando deciderà di finanziare tali missioni. La peculiarità è però che i vari step non sono strettamente legati fra loro potendo quindi essere effettuati senza interrompere completamente il programma come già avvenuto con il Constellation.

Fonte: Lockheed Martin

In allegato le brochure per la presentazione del programma


SteppingStonesBrochure-FINAL.pdf (692 KB)

L2Farside-Handout-Final.pdf (765 KB)

Le altre due


PlymouthRockMissionHandout-FINAL.pdf (4.23 MB)

RedRocksDeimosMar.pdf (381 KB)

Bè,le prospettive sono suggestive,anche un avamposto sulle lune di Marte sarebbe fantastico,senza problemi di discesa e risalita dal pianeta,anche se alla fine servirebbe solo a testare le tecnologie,perchè prima o poi su Marte bisognerà pur scendere,o sbaglio??

auspicabile! :wink: anche perchè di questo passo rischiamo che i vari rover marziani si coalizzino contro l’umanità e ci invadano :grin:
(dovrebbero farci un film fantademenziale :grin:)

Scherzi a parte: sì, dovremmo proprio andarci. Secondo me è una tappa obbligata per tantissimi motivi, primo tra tutti dare nuovo impulso all’interesse dell’umanità per l’esplorazione spaziale. Tantopiù che è una meta “facile”: condizioni di superficie ragionevoli e distanza accettabile. Ogni altra destinazione manned (Luna a parte) richiede ben altro…

La lockheed propone,la Casa Bianca ed il Congresso dispone.

Secondo me la missione intorno alla Luna potrebbe già avvenire nel 2016 con un razzo Falcon Heavy. :smile:

Se Orion è in dirittura d’arrivo, ancora non è partito il rpogramma per il modulo abitativo. Si era parlato di Nautilus X, che come idea non è male, viste le sue capacità tutto fare. Però il 2015/6 non è lontano. E Orion da sola non porta 4 persone molto lontano. Lo spazio mi pare troppo angusto per missioni anche solo lunari.
Dovrebbero essere già partiti i primi studi di fattibilità per il modulo aggiuntivo, ma non mi pare di vedere nulla.
Qualche aggiornamento in merito?

Potrebbe essere di questo che si parlava in un altro topic ???http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=15488.msg169638#msg169638
In effetti, ATV, potrebbe funzionare come modulo aggiuntivo abitabile, con modifiche relativamente “semplici”, anche se nelle immagini delle stepping stones , si vede un modulo abitabile derivato da Orion.
In questo modo i costi sarebbero suddivisi tra Nasa ed ESA , e ci sarebbe la possibilità per l’Europa, di partecipare ad una missione vesro un asteroide che , dal punto di vista di un possibile sfruttamento commerciale, è forse più appetibile.

Spero di aver inserito correttamente il link :thinking:

L’idea potrebbe anche essere ottimale, solo se gli USA non saranno narcisisti.

Mi sembra di capire, che il problema sia trovare un lanciatore che possa accompagnare orion nei prossimi 30 anni.
Per quel poco che ne capisco in America hanno le idee parecchio confuse. Lo stà imponendo il congresso in base a convenienza politica (posti di lavoro e quindi voti). Manca una “vision” e anche dove si vuole veramente arrivare.