La nuova vita delle galassie ellittiche

Anche in queste antiche galassie si ha la formazione di nuove stelle, sia pure al bassissimo ritmo di una stella ogni 100.000 anni

Per quanto siano vecchie, le galassie continuano a produrre nuove stelle. La scoperta è stata fatta da un gruppo di astronomi dell’Università del Michigan diretti da Alyson Ford e Joel Bregman, che hanno riferito i risutati del loro studio al convegno annuale della Canadian Astronomical Society in corso a London, in Ontario.

“Finora si riteneva che queste galassie fossero ‘morte’ e avessero smesso di generare stelle molto tempo fa. Ma ora abbiamo dimostrato che invece sono ancora vive, anche se la formazione di stelle avviene a un ritmo piuttosto basso”, ha detto Ford.

Le galassie sono suddivise in due grandi classi, quelle a spirale, come la Via Lattea, e le galassie ellittiche. Le galassie a spirale presentano un ‘disco’ ricco di gas da cui si formano nuove stelle a un ritmo di circa una stella all’anno. Le galassie ellittiche, che in genere hanno qualche miliardo di anni, contengono stelle dal moto più caotico, sono povere di gas interstellare e finora non avevano mostrato segni di formazione stellare.

“Finora si studiava la formazione stellare osservando la luce proveniente da una galassia ellittica nel suo complesso, dato che solitamente non è possibile osservare la luce di singole stelle”, ha spiegato Ford. “Il nostro trucco è stato quello di realizzare immagini accurate nell’ultravioletto con il telescopio spaziale Hubble, che ci ha consentito di individuare singole stelle.”

In questo modo gli astronomi sono riusciti a osservare la formazione di stelle, che stimano avvenga al ritmo di una stella ogni 100.000 anni.

La scoperta è avvenuta osservando Messier 105, una galassia ellittica nella costellazione del Leone a 34 milioni di anni luce di distanza: i ricercatori hanno notato una stella luminosa, molto blu, di massa valutabile a 10-20 volte quella del Sole. Una successiva analisi ha mostrato che si trattava in realtà di un cluster di stelle in formazione.

“Siamo all’inizio di una nuova linea di ricerca - ha osservato Bregman - che è molto eccitante, anche se siamo un poco confusi”, in quanto ora si pone il problema dei meccanismi di formazione stellare in queste galassie poverissime di materiali interstellari.

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