15 giugno 2011
Gli scienziati che hanno analizzato i dati recenti dei Voyager e della Cassini hanno calcolato che Voyager 1 potrebbe attraversare la frontiera dello spazio interstellare in qualsiasi momento e molto prima di quanto si pensasse.
Per la prima volta nel dicembre 2010 i dati dello strumento rilevatore di particelle cariche a bassa energia hanno indicato che la velocità delle particelle cariche che fluiscono dal sole verso l’esterno ha rallentato a zero. La stagnazione di questo vento solare ha continuato almeno fino a febbraio 2011, indicando una densa “zona di transizione” precedentemente non prevista ai margini del nostro sistema solare.
“Questa volta ci accingiamo ad attraversare quella frontiera, e questo è il primo segno che è molto vicina”, ha detto Tom Krimigis, ricercatore principale dello strumento rilevatore di particelle cariche a bassa energia di Voyager e dello strumento di imaging magnetosferico di Cassini.
Krimigis e colleghi hanno combinato i nuovi dati Voyager con misure inedite dalla camera per ioni e particelle neutre dello strumento di imaging magnetosferico di Cassini. Lo strumento di Cassini raccoglie dati sugli atomi neutri che arrivano nel nostro sistema solare dall’esterno.
L’analisi indica che il confine tra lo spazio interstellare e la bolla di particelle cariche che il sole soffia intorno si è probabilmente tra i 16 e i 23 miliardi km dal sole, con una migliore stima di circa 18 miliardi di chilometri. Dal momento che Voyager 1 è già quasi a 18 miliardi di chilometri dal Sole, potrebbe entrare nello spazio interstellare in qualsiasi momento.
“Questi calcoli mostrano ci stiamo avvicinando, ma quanto vicino? Questo è quello che non sappiamo, ma Voyager 1 ha una velocità verso l’esterno di un miliardo di chilometri ogni due anni, quindi potrebbe non esserci da aspettare a lungo” ha dichiarato Ed Stone, scienziato del progetto Voyager.
Gli scienziati hanno intenzione di continuare ad analizzare i dati di Voyager 1, in cerca di conferma. Studieranno anche i dati della Voyager 2, ma Voyager 2 non è così vicino al bordo del sistema solare come Voyager 1. Voyager 2 è a circa 14 miliardi di chilometri di distanza dal sole.
Articolo originale: http://voyager.jpl.nasa.gov/news/recalculating_space.html
Tradotto di corsa … abbiate pazienza
Per me è assolutamente emozionante, per la prima volta siamo (quasi) “fuori” e una sonda trasmette dati validi da (quasi) lo spazio interstellare. Speriamo che Voyager 1 continui a funzionare come ha fatto finora.