Women in space - Michael Epstein, 2014

Ciao a tutti, vi segnalo questo documentario fatto molto bene sulla storia delle donne (americane) nello spazio.

E’ bello notare come sia diventato da taboo a realtà sempre crescente, nonostante alla nostra cara Samantha la domanda non manchi mai ancora ora, e mi son piaciuti molto i commenti delle intervistate e l’accento che loro pongono sull’eccellenza, il lavoro svolto e il valore portato. Come accennavo in parentesi il documentario mette l’attenzione su il punto di vista americano, è comunque molto interessante anche notare come l’approccio mediatico si sia evoluto, e pensavo a come in Italia tale evoluzione sia ancora in corso.

Ecco il link:
http://www.makers.com/documentary/womeninspace

Fra i numerosi dettagli mi è piaciuto molto quando Mae Carol Jemison racconta di come la sua sensazione più forte non sia stata vedere la terra da lontano, ma la sensazione di sentirsi connessa con l’universo. Personalmente mi è capitato qualche volta questa sensazione di profonda connessine con l’universo in meditazione o di notte al mare, e son fra le esperienze più forti e potenti che abbia provato, chissà com’è lassù! :slight_smile:

E’ ora che questa storia avvenuta nel settore spaziale si espanda in tante altre aree dove tale evoluzione verso l’eguaglianza di sesso e di razza non è ancora stata raggiunta!

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Anche io questa sensazione che dici tu l’ho provata fortissima, eccome. Di notte, sdraiato su un prato a guardare quell’oceano di stelle che si vedono nelle zone fuori città, ho sentito una forte vertigine e un senso di immensità, con il pianeta terra fragilissimo e in caduta libera dietro alla mia schiena, e con gli infiniti mondi che mi narravano infinite meraviglie, e che mi facevano capire qual é il mio microscopico significato nell’universo. Bellissimo!
Per ciò che concerne l’argomento “donne astronauta” io personalmente non rilevo in questo àmbito le marcate differenze che possono essere presenti nel sistema sociale della Terra, per evidenti motivi; una volta eliminata per loro la parte figli e il loro fondamentale ruolo nella famiglia, le differenze con l’uomo collega lavoratore si possono misurare solo per alcune sfumature caratteriali statisticamente più presenti, ma non esclusive. Possiamo ricalcare il fenotipo che la donna sia più sensibile, tenace e pedissequa sul lavoro mentre l’uomo più forte ed incline al lavoro manuale, ma verremmo costantemente accezionati dal carattere individuale. Perciò, a mio avviso, se c’é un ambiente dove la parità uomo donna é reale, questo é proprio quello spaziale.

Miniserie in arrivo sulle donne dello spazio:

Con i primi due post mi fate pensare a quelle sensazioni che si hanno se ci si libera per un momento dalla routine della vita come la conosciamo noi, e questo anche a me è successo mentre osservavo le stelle per qualche ora da solo e fotografavo.
In realtà ci sono ambiti di noi che sono nascosti siamo vittime di sovrastrutture che abbiamo creato per “semplificare” le cose e catalogando ogni cosa, abbiamo dato un nome a tutto. Ci sono ancora infinite cose che devono ricevere un nome e che non sappiamo di non sapere.

In ogni caso quello che mi fate venire in mente sono i progetti di Planetary Collective:
Conoscete ? Planetary il film è acquistabile online. io l’ho fatto. E poi Overview pure, uscito un paio d’anni prima di Planetary.

Da vedere, se non avete tempo almeno guardatevi i trailers.

Io non vedo il desiderio di guardare a Woman in space … perchè alla fine siamo tutti uguali, non c’è differenza.
E’ chiaro che abbiamo delle doti che con l’evoluzione si sono sviluppate e determinate in un certo modo ma tutti abbiamo bisogno di tutti. Anzi il progresso e la qualità oggi mancano proprio perchè abbiamo fatto delle distinizioni su carriere e spazi non accessibili a tutti i sessi e tendenze. La ricchezza e la possibilità di sconfinare ogni confine senza calpestare i diritti ovviamente, è la genuina base del vero progresso oltre ogni limite. Quando tutti lavorano insieme si possono raggiungere lontani orizzonti. Non c’è da dividere women in war, business etc se non per studiarne la storia e studiare il nostro passato. La divisione tra sessi… che resti una tematica del passato però.

Ciao!

Grazie mille della segnalazione Astra…l’ho appena visto. Molto bello e interessante.

E’ proprio per questo che secondo me andrebbe visto.
Per conoscere la storia di come alle donne un tempo fu negato, o reso impossibile, l’accesso ad una carriera da astronauta e col tempo sia diventata una realtà accessibile, per prendere spunto da questa storia e portare tale consapevolezza in settori in cui tale apertura non c’è ancora come accennavo nel primo post. :slight_smile:

Allora
volevo vedere tutto il filmato prima di fare commenti. Oggi ho avuto piu’ tempo e l’ho finito.

Bello ma avrei spiegato di piu’ il ruolo della Ochoa che onestamente io ritengo oggi una delle persone piu’ potenti dell’astronautica US e quindi mondiale. Avrebbero potuto intervistare l’unica “teacher in space” che effettivamente ha volato nello spazio, e ho notato che l’intervista alla donna astronauta piu’ leggendaria di sempre e’ durata pochissimo.

Detto questo, ho avuto il piacere proprio di parlare con la Collins e mi ha spiegato come nella prima classe di astronauti aperta alle femmine, quest’ultime erano promosse “politicamente”, ovvero “passavano” i vari test indipendentemente dei risultati, data l’enorme pressione politica che si era venuta a creare per mandare delle femmine in orbita; questo, diceva, non ha giovato alla causa, e forse ha ritardato anche di molto una vera parita’. Un sospetto che queste pratiche siano ancora in uso e’ che in una delle ultime selezioni di astronauta NASA abbiano scelto esattamente il 50% di uomini e di donne. Coincidenza?