Orion, iniziano i lavori per la missione EM-1

Da quel che ho capito la capsula Orion che verrĂ  utilizzata nella prossima missione sarĂ  solo un simulacro quindi, ipoteticamente, non adatta ad ospitare degli eventuali astronauti.

Ma successivamente, come già successe per lo shuttle Challenger, potrà essere riconvertita per essere utilizzata in una missione con astronauti? O forse quest’ultima, dopo questa prima missione, non vedrà più un volo nello spazio?

Lavori inizuati il 2015 per un volo nel 2018
Come toccare direttamente l’essere diluiti i finanziamenti.

pilgrim? Ritieni che i finanziamenti non siano sufficienti? Sono veramente tanti soldi che stanno mettendo in questa capsula.

Detto questo - come facevano a realizzare razzi e capsule che non usavano la tecnica “friction stir welding” ???

Saldatura MIG, saldatura TIG, incollaggi, rivettature…

scusa dove avrei scritto pochi soldi?
Se hai letto bene non ho detto ciò ho detto diluizione dei fondi. Una cosa ben diversa. Quindi prima di mettere in bocca ad una persona affermazioni non rispondenti a quanto scritto sei pregato di leggere bene ciò che è scritto.

Beh,veramente se scrivi che il rateo così lungo dei lanci fa toccare con mano quanto siano diluiti i finanziamenti,si evince che questi non sono sufficenti a consentire una timeline più stretta.
E se devo essere sincero,mi trovi perfettamente d’accordo.
Poi,per carità su Orion è stato investito molto…ma forse non quanto sarebbe necessario per vederlo volare al più presto con Astronauti a bordo e consentire un numero ottimale di missioni annue (il che poi è anche un problema di vision del programma).

Si ma diluendolo non si può avere un tempo di realizzazione del progetto in tempi diciamo cosi brevi.

Ma il motivo per cui si diluisce sono gli sghei…
Tanti,ma non quanti sarebbero necessari per un programa meno diluito.

Scusami pilgrim, non volevo offenderti o metterti le parole in bocca.

Beh, non dimentichiamo che attualmente trattasi sempre di una capsula in fase di sviluppo; piĂą che logico che i tempi di preparazione siano molto lunghi.

Da non dimenticare che la preparazione del primo Shuttle durò davvero tantuissimo se confrontata con i voli successivi. Stessa cosa ora per la prima vera missione di questa capsula.

@ topopesto: ricordiamo il ratro lanci saturn nella fase di test.
Allora i soldi erano a pioggia. Di contro ricordiamo il tempo occorso per “metter su” Ares per il suo unico volo anche in quel caso le risorse erano centellinate.

@ manoweb: compreso :slight_smile:

Naturalmente non sarĂ  il simulacro a volare nel 'diciotto, ma una capsula in tutto e per tutto manned (quella che inizieranno a saldare a luglio) e con Life Support System, salvo forse per i seggiolini.
Orion della EFT-1 ha testato struttura, scudo termico, avionica e sistemi, comunicazioni, controllo di assetto, paracadute ma nessun Life Support System.

Infatti io non mi preoccupo della fase di sviluppo.
Mi preoccupo del rateo di missioni.

Mi piacerebbe vedere come viene eseguito questo pezzo meccanico con le macchine, immagino frese a controllo numerico che scavano nel pieno ? dev’essere un vero spettacolo

Infatti è anche quello di cui mi preoccupo io. Avremo si e no una missione l’anno, con il rischio di non abbassare mai i cisti di produzione.

In questo modo si rischierĂ  la chiusura del programma senza aver raggiunto tutti gli obbiettivi attualmente ideati.

Assolutamente, chiunque sia appassionato di tecnologia rimane ammirato da queste fasi, qui alcuni video in cui si vedono le frese al lavoro

E qui come avviene la saldatura per frizione su Orion:

OOooooohhh spettacoloooooooooo
Rimarrei ore a guardare queste macchine utensili, bellissime.
…e tutto questo verrà un giorno superato dalla stampa 3D, affascinante anch’essa.
Chissà quanto sarà rilevante questa rivoluzione (sui tempi, sui costi, sulla flessibilità…)
Grazie ALberto!

Prendono forma le “mattonelle” dello scudo termico di Orion.

https://www.nasa.gov/feature/tile-bonding-begins-for-orion-s-first-mission-atop-space-launch-system-rocket

Stephanie Wilson, Karen Nyberg e Richard Mastracchio si esercitano (o meglio sviluppano le procedure) nell’uscita dalla capsula dopo l’ammaraggio utilizzando il portello di docking anziché il portello laterale nell’eventualità che quest’ultimo non fosse utilizzabile.