Le masse di prova di Lisa Pathfinder sono libere, e non hanno più alcun contatto meccanico con il satellite.
e un bel filmato che ci porta dentro il satellite:
http://www.esa.int/spaceinvideos/content/view/embedjw/461649
Le masse di prova di Lisa Pathfinder sono libere, e non hanno più alcun contatto meccanico con il satellite.
e un bel filmato che ci porta dentro il satellite:
http://www.esa.int/spaceinvideos/content/view/embedjw/461649
Vedo solo due possibili scenari per Lisa (e non Lisa pathfinder) dopo la scoperta di pochi giorni fa.
Speriamo in bene, ma questo succederà solo se Lisa darà i risultati aspettati e la comunità mondiale crederà che lo studio delle og possa portare a qualcosa di grande.
Acris: lo credo anche io. Adesso che abbiamo la certezza che le OG esistano cambia tutto, ci sarà qualche turbolenza e poi un nuovo assetto della situazione.
Muovono i cubi tramite forse elettrostatiche, ecco come fanno a regolarne la posizione così precisamente prima del free fall.
ESA ha comunicato oggi che le prestazioni di Lisa Pathfinder eccedono di almeno cinque volte le specifiche:
Il risultato è notevole, e il poster in .jpg dice qualcosa di più agli addetti ai lavori (ad esempio, l’asse delle frequenze è logaritmico, e c’è un eccesso di noise sotto 0,5 mHz, non ancora spiegato come detto nel poster. Poi c’è un picco a 0,071 Hz, pari a 14 s, di cui non conosco l’origine. Ma la curva è bellissima, senza altre stranezze)
Se poi vi fate un’idea di cosa sia misurare una lunghezza con un rumore di 35 fm/Hz^-2, beh, è proprio incredibile.
At higher frequencies, between 60 mHz and 1 Hz (on the right), LISA Pathfinder’s precision is limited only by the sensing noise of the optical metrology system used to monitor the position and orientation of the test masses.
Laser?
Per forza, se vuoi fare un interferometro che risolva 1 pm - cioè 500.000 volte meno della sua lunghezza d’onda. Dev’essere un laser piuttosto puro come spettro, e anche a bassa potenza per evitare di “solleticare” le masse con la pressione di radiazione.
Per la serie “complicazione affari semplici”, le masse flottanti nel vuoto tendono a caricarsi elettrostaticamente, per effetto dei raggi cosmici (essenzialmente protoni). Quindi ci sono forze elettrostatiche fra le masse (completamente libere e quindi isolate) e il body. Ogni tanto si scaricano le masse inviando luce UV, che per effetto fotoelettrico provoca l’emissione di elettroni - quell’effetto fotoelettrico la cui spiegazione fruttò il Nobel a Einstein, e infiniti grattacapi ai fisici.
Questo notevole risultato fa ben sperare nel finanziamento della missione “piena”, visto che permetterebbe di rivelare eventi a frequenze tra 0.1 mHz e 1 Hz, ben inferiori al range di frequenze individuabili (oops, individuate!!) da stazioni a terra come Ligo, intorno ai 100 Hz
Sempre interessante, Lisa/pf. Ora bisogna fare Lisa…
Beh, a questo punto, con gli impianti a terra, la tecnologia esiste, ora basta farla stare funzionante in tre o quattro satelliti in un Lagrangiano…