Apro questo thread per seguire una delle missioni spaziali top del 2017 che vedrà l’agenzia spaziale cinese impegnata nel tentativo di riportare sul nostro pianeta circa 2 Kg di campioni del suolo lunare.
Le informazioni rilasciate ad oggi sono:
lancio nella seconda metà dell’anno;
luogo di atterraggio nella parte nord-orientale dell’Oceanus Procellarum;
il profilo di missione prevede un orbiter che rilascerà un lander dal quale una volta raccolti i campioni (anche per mezzo di una trivella) si sgancerà un modulo di risalita che effettuerà un aggancio in orbita lunare con l’orbiter, dopodiché i campioni verranno trasferiti nel modulo di rientro presente a bordo dell’orbiter. Infine l’orbiter lascerà l’orbita lunare per dirigersi verso la Terra dove poco prima di arrivare (a circa 5.000 km dalla superficie) sgancerà il modulo di rientro che atterrerà nella contea cinese di Siziwang (Mongolia interna).
In questo video si vede un modello del lander con relativo modulo di risalita. Notate il colore del suolo dove appoggia il modello del lander. Era finito il grigio, oppure pensano già al passo successivo?
Qui ([url=https://www.chinaspaceflight.com/satellite/Deepspace/CE-5/CE-5.htm]https://www.chinaspaceflight.com/satellite/Deepspace/CE-5/CE-5.htm[/url]) invece una photo gallery dove si notano fra le altre cose le generose dimensioni del modulo (capsula) di rientro e uno schema della trivella.
La somiglianza si limita al fatto che lo stadio di discesa è una scatola con quattro gambe e i motori di assetto agli angoli. Difficile immaginare una struttura molto diversa… se non ricordo male lo stadio di discesa del LEM era ottagonale, e le gambe ben più complesse. La cosa MOLTO interessante è che, se ho capito bene, farà un rientro “skimming” ovvero rimbalzando sull’alta atmosfera per ridurre la velocità, che come dice l’intervistato è molto superiore alla velocità di rientro delle capsule orbitali. Questo dovrebbe portare ad una riduzione del peso dello scudo termico? Di sicuro complica i calcoli della traiettoria di rientro e l’aerodinamica del veicolo. Per la serie, i cinesi non si limitano certo a copiare!
Non solo calcoli, hanno anche già dimostrato il rientro
Una delle complicazioni di questa missione, e che non è ancora stata testata, è il rendezvous in orbita lunare. Le 3 LUNA sample return sovietiche all’epoca optarono per un direct ascent (il modulo che parte dalla superfice arrivava dritto a terra, senza acchiappare locomotive in orbita lunare)