31 anni fa l'esplosione del Challenger

Per non scordare il pericolo che si corre con la normalizzazione della devianza

Che brutta settimana, anche se spalmata su trentacinque anni…

Lo ricordo come fosse ieri.
Finì un epoca in cui ci si era illusi che l’accesso allo spazio fosse divenuto routine,che con lo Shuttle si potesse fare tutto o quasi tutto,che affittare il vano di carico per lanciare satelliti privati fosse remunerativo,che la stazione Freedom fosse dietro l’angolo,che vivessimo nell’età degli spazioplani,aspettando gli imminenti Hermes (Europeo) e Hope (Giapponese)…per tacere del misterioso Shuttle sovietico, che si potesse volare liberi con l’MMU,che il centaur potesse lanciare sonde dalla cargo bay,che uno Shuttle potesse partire da Vandenberg,che le tute a pressione non fossero più necessarie durante il lancio/rientro,che non soltanto gli Astronauti,ma anche giornalisti,politici e maestre di scuola potessero volare in orbita.
Tutto finito in una vampata bianca.

È stata veramente la fine di un sogno.

Lo Shuttle ha dato a tutti l’illusione di aver trasformato i viaggi orbitali in qualcosa di accessibile a tutti, quasi come prendere un aereo di linea (non sarebbe servita una tuta pressurizzata mentre il casco era qualcosa che garantiva una protezione basica).

Purtroppo questa tragedia, che personalmente ricordo come fosse ieri, ha riportato tutti alla realtà; andare nello spazio è una attività rischiosa e tutt’altro che semplice.