Flare solare record!

Il Sole oggi ha emesso una serie di potenti flares, con il più intenso che ha raggiunto il livello X9,33, ovvero quasi 1 mW/m2 di radiazione X all’orbita terrestre.

questo è l’andamento del flusso dei raggi X misurati dai satelliti GOES 13 e 15 del NOAA

L’effetto immediato è stato un completo blackut radio, dalle onde lunghe alle HF, su tutto l’emisfero esposto

Le aree colorate sono quelle in cui la propagazione delle onde radio HF è stata influenzata dal flare.

E’ noto che spesso i flares più potenti del ciclo vengono emessi durante la fase di discesa dello stesso, e quindi questa non è una cosa inaspettata.
Non ho notizie del possibile impatto sui segnali GPS, magari Michael può trovare qualche dato in più.

L’evento è ancora in evoluzione, nel momento in cui scrivo, 5 ore dopo il botto, il flusso di raggi X è ancora elevato.
Sarebbe interessante sapere se gli astronauti sulla ISS sono stati messi in allerta, credo che questa sia una delle situazioni di potenziale rischio.

La rete è piena di dati, ad esempio vedere https://watchers.news/2017/09/06/x-class-solar-flare-september-6-2017-cme-produced-strongest-flare-of-solar-cycle-24/

Mi son divertito a fare quattro conti… l’esplosione di oggi sul Sole ha rilasciato una potenza di picco nei raggi X dell’ordine di 2,810^20 W. Supponendo che il picco del flare sia durato 5 minuti (e forse un bel pò di più) l’energia rilasciata equivale a qualcosa come 8,510^22 J, ovvero grosso modo a 20 milioni di megaton, ecco.

Notevole.
X9,33 è il più intenso picco degli ultimi 12 anni.
Il 14 in assoluto da quando si effettuano misurazioni.

http://www.spaceweather.com/solarflares/topflares.html

Per capire: per HF intendi fino alla banda degli 11 metri, o altro? E onde ancora più corte quanto sono (o possono essere) influenzate?

Fino ai 30 MHz, 10 m. Convenzionalmente è il limite alto delle HF, perchè oltre (VHF, 30-300 MHz) le onde usualmente “bucano” la ionosfera e si propagano solo in linea retta.
Chiaramente non è un limite preciso, dipende da un sacco di considerazioni; è una convenzione.
Le onde più corte sono influenzate poco dall’attività solare, e i modi di propagazione diventano essenzialmente due, il “tropo” (troposcatter) e l’E-sporadico.
Il primo è una diffusione del segnale (scatter) da parte delle turbolenze atmosferiche alle alte quote, al limite della stratosfera.
L’altro (E-sporadico o sporadic-E) è una riflessione da parte di piccole nubi di gas atmosferico insolitamente ionizzato nello strato E. Questo avviene essenzialmente d’estate, da aprile-maggio in poi con un picco attorno al sosltizio, e pare che c’entri la presenza di ioni metallici, forse dovuti alle polveri cosmiche. Funziona circa da 20 a 200 MHz.
L’E-sporadico è quel modo per cui anche in 11 metri si può collegare tutta Europa con 3W in antenna. Correva l’anno domini 1969, con l’amico Claudio facevamo i pirati in CB, collegavamo gli svedesi senza sapere l’inglese e avevamo 13 anni… vado a piangere in un angolo.

Domandona: questo flare era prevedibile, mese più mese meno? Pensando alla ciclicità del sole

No, che io sappia. Infatti la crescita della regione attiva che lo ha prodotto ha colto tutti di sorpresa. I warning al massimo vengono emessi qualche ora prima, osservando come evolve il campo magnetico della regione; è classificato in funzione della intensità e della complessità, e infatti spacweather.com scrive cose tipo “Sunspot AR2673 has a “beta-gamma-delta” magnetic field that harbors energy for X-class solar flares”. Ma non sai mai se esploderà oppure no, a volte svanisce tutto con effetti minimi.
L’unica cosa che si può dire è che statisticamente i flare più intensi vengono emessi durante la fase discendente del ciclo solare. Siamo ormai vicini al minimo, che arriverà forse fra un anno - http://www.swpc.noaa.gov/products/solar-cycle-progression

Grazie Marco, ascoltare le stazioni radio estere mi ha sempre affascinato, ed appena ora inizio a comprendere il perché in certe stagioni ed in certe occasioni si sentiva di più ed in certe altre di meno.

Come sempre, grazie per le spiegazioni,
Viene spontaneo considerare il sole come un disco giallo caldo costante e immutabile; e invece, la realtà é molto diversa.

Ed è il motivo per cui l’osservazione del Sole è così interessante. Non sai mai cosa aspettarti, e non si ripete mai. Sono un solarista anonimo… ma sto cercando di smettere :stuck_out_tongue_winking_eye:

un’ attività che da grandi soddisfazioni

C’è un articolo su LaStampa sul flare, e direi che è scientificamente corretto (c’è lo zampino di Alsessandro Bemporad dell’OATo). Livio, leggi le ultime due righe.

Ah!
Riescono a predire il 50% degli eventi, comunque non male, credo. :smiley:

E’ interessante quello che Wikipedia scrive a proposito di SOHO (sono andato subito a curiosare, per capire se uno degli obbiettivi della missione sono proprio le previsioni) e c’é scritta una cosa che non sapevo, interessante: che nessuno degli scienziati al momento riesce a spiegare il perché la temperatura della superficie del sole, quindi della corona, é di 1 milione di gradi K mentre subito sotto si hanno solo 6mila gradi K. Mistero!

Lunga storia. E’ come se da un cubetto di ghiaccio si sviluppasse una fiammata a migliaia di gradi.
La temperatura del Sole, abbastanza intuitivamente, decresce dal centro (circa 15 milioni di gradi) alla fotosfera (circa 5700 gradi). Al di sopra risale spaventosamente, fino a milioni di gradi.
Dato che parliamo di gas estremamente rarefatti, misurare direttamente la “temperatura” è piuttosto difficile; si misura invece l’energia cinetica delle particelle.
Negli anni più volte si sono annunciate scoperte in grado di spiegare come avvenga questo trasferimento di energia. Alla fine pare che la corona sia scaldata da piccole esplosioni, continue e difficili da vedere, che trasferiscono onde d’urto ai gas (plasmi, conduttivi e magnetizzati) della corona. Per determinare questo si sono usati molti satelliti, tra cui TRACE, ACE e SDO - in particolare, TRACE è stato lanciato nel 1998 proprio per esporare la zona di transizione fra fotosfera e corona solare. Per i risultati di questi studi vedere ad esempio https://www.nasa.gov/feature/goddard/sounding-rockets/strong-evidence-for-coronal-heating-theory-presented-at-2015-tess-meeting

Già che ci siamo, ci tengo a raccontare un’altra cosa, che mi ha incuriosito per un pò. Quando osserviamo un flare solare vediamo un lampo nella riga dell’H-alfa, e in altre righe spettrali; nel 1859 Carrington ne osservò uno in luce bianca, il famoso evento di Carrington https://it.wikipedia.org/wiki/Evento_di_Carrington

L’esplosione creata dalla ricombinazione magnetica delle linee di forza delle macchie solari riscalda enormemente i gas sopra la cromosfera, emettendo una intensa radiazione X. E’ quella che misurano i satelliti, come nel grafico qui sopra (GOES X-ray flux). Sono questi raggi X che a loro volta ionizzano i gas più densi della fotosfera, che essendo fatta (come tutto il Sole) essenzialmente di idrogeno brilla nelle righe dell’idrogeno ionizzato. Insomma, non vediamo direttamente il flare (salvo avere la vista a raggi X di Superman), ma il bagliore dei gas ionizzati qualche migliaio di km sotto l’evento.

Per approfondire: http://www.media.inaf.it/2017/06/23/riconnessione-magnetica/ e poi l’ottimo libro di Ester Antonucci, ex direttore dell’Osservatorio di Torino ed esperta internazionale di studi sul Sole. E’ disponibile anche in ebook. http://www.media.inaf.it/2014/06/18/il-sole-dentro-e-anche-fuori/

E come se non bastasse, la regione 2673, che sta tramontando al bordo ovest del Sole, ha emesso un altro flare estremamente potente - questa volta l’intensità misurata è X8,3 contro 9,3 di qualche giorno fa, forse anche per un fatto di prospettiva.

Il Sole ruota (all’equatore) in circa 4 settimane, chissà se rivedremo l’area fra 14 giorni?

Prima di fare flare, aspetta che debbo finire di leggere :stuck_out_tongue_winking_eye:
Come al solito, tutto molto interessante.
Quindi la corona potrebbe essere fatta tutta di esplosioni termonucleari, un super reattore a cielo aperto.

Perciò tutta l’energia che utilizziamo, eolica, solare, termo chimica etc é fondamentalmente, direttamente o indirettamente, energia nucleare.
Che botta, per i sostenitori dell’energia green :stuck_out_tongue_winking_eye:

Su questo mistero dovrà far luce la sonda Solar Probe Plus, il cui lancio è previsto per il 31 luglio 2018.

Il reattore non è a cielo aperto, è ben chiuso sotto 700.000 km di idrogeno ed elio :slight_smile: l’unico modo per mantenere stabile un reattore a fusione, mi dicono.
Le “esplosioni” in superfice sono dovute ai campi magnetici. E comunque sì, tutti noi siamo vivi grazie alla fusione nucleare.

phoenix, l’anno prossimo dovrebbe partire anche il Solar Orbiter dell’ESA, missione lungamente attesa e più volte rinviata. http://sci.esa.int/solar-orbiter/55772-solar-orbiter-launch-moved-to-2018/

Aspetta Marco si, io parlavo dei “nanoflares” a cielo aperto citati dall’articolo NASA che hai linkato, e che riscaldano la corona.
Nano per modo di dire, visto che ciascuno di essi é 10 Megatoni. E la corona é tutta composta dai nanoflares.
Perché io leggo i link che posti, mica come altri :stuck_out_tongue_winking_eye:
Se ho capito bene…

Oh no, IK1ODO, proprio tu… un solepiattista!! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Oh, well, come traduci “western limb”? :stuck_out_tongue_winking_eye: e comunque sì, la NASA bara su Stereo A e B, il Sole è piatto… :open_mouth:
Livio, sì, hai ragione. Solo che quei 10 Mton alla volta sono liberati dai campi magnetici, non direttamente dalla fusione, che avviene 600.000 km sotto.