Expedition 57 Mission Log

Expedition 57

DATI DI MISSIONE

Inizio missione: 4 ottobre 2018
Fine missione: dicembre 2018
Equipaggio: 5
Durata: TBD
EVA programmate: TBD
Missioni di supporto:

Equipaggio:

Principali eventi
19 Ottobre - spacewalk (ISS U.S. EVA-52) [Gerst, Hague]
25 Ottobre - spacewalk (ISS U.S. EVA-53) [Gerst, Hague]
31 Ottobre - docking Progress MS-10 (71P) (Zvezda)
14 Novembre - rilascio Kounotori 7 (HTV-7) (Harmony nadir)
18 Novembre - aggancio Cygnus CRS NG-10 (Unity nadir)
29 Novembre - aggancio SpaceX Dragon CRS-16 (Harmony nadir)
Novembre - docking Soyuz MS-11 (57S) (Poisk) [Kononenko, McClain, Saint-Jacques]
Novembre - spacewalk (ISS Russian EVA-46) [Kononenko, Prokopiev]
26 Dicembre - undocking Progress MS-09 (70P) (Pirs)
26 Dicembre - rilascio SpaceX Dragon CRS-16 (Harmony nadir)
Gennaio 2019 - undocking Soyuz MS-09 (55S) (Rassvet) [Prokopiev, Gerst, Auñón-Chancellor]

Materiale della missione


LINK UTILI

Informazioni a cura di @albyz85 e @marcozambi

Questa Expedition sarebbe dovuta essere composta da Alexey Ovchinin, Nikolay Tikhonov e Nick Hague, ma gira più di qualche voce che Tikhonov sia stato rimosso. Il primo hint in cui mi sono imbattuta è stato questo tweet di Space Shuttle Almanac: https://twitter.com/ShuttleAlmanac/status/990447115158499328

Cercando ulteriori informazioni ho trovato questa e questa pagina del forum di CollectSpace in cui alcuni utenti fanno notare che Tikhonov non era presente il 21 aprile a Houston insieme a tutto il resto dell’equipaggio e che effettivamente il suo nome non compare nella patch dell’Expedition 57 sulla tuta degli astronauti nella foto di gruppo caricata il 23 aprile su Flickr mentre ci sono i nomi degli altri due. In allegato un ingrandimento.
Oltre a una questione di costi pare che la sua rimozione c’entri anche con il ritardo nel lancio del modulo Nauka, ma non ho ben capito il nesso. Forse senza quell’hardware la Russia può risparmiare sull’invio dei suoi perché c’è tecnicamente “meno bisogno”…?


Forse Tikhonov aveva dei compiti legati a Nauka e, se il lancio del modulo viene ritardato, la sua presenza non è necessaria.

Ci stiamo dimenticando che gli astronauti Russi sulla ISS sono stati ridotti da tre a due in quanto fino a che non sarà disponibile Nauka non avranno un sufficiente numero di esperimenti da giustificare per l’appunto la presenza di tre membri.

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Gli Higlights di ESA sulla missione di Alexander Gerst. Da europei, ogni volta che un astronauta ESA vola nello spazio dovremmo sentirla una missione anche un pò “nostra”, a prescindere dalla sua nazionalità.

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La Soyuz MS-09 è atterrata senza problemi alle 6:02 ora italiana

Photo Credit: (NASA/Bill Ingalls)

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Nuova configurazione della ISS.

Cambio di comando fra Gerst e Kononenko e chiusura del portello.

Chiusura del portello e undocking.

Atterraggio.

Immagini dell’atterraggio sul pianeta Hoth.

Photo credit: NASA/Bill Ingalls

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Messaggio di Alexander Gerst per i suoi nipoti.

Traduzione di google translate (molto buona, devo dire) con qualche mio aggiustamento:

Cari nipoti, non siete ancora nati e non so se vi incontrerò mai, quindi ho deciso di registrare questo messaggio per voi. Sono sulla Stazione Spaziale Internazionale nella Cupola, il modulo di osservazione che guarda il vostro bellissimo pianeta. E sebbene abbia passato quasi un anno della mia vita nello spazio e abbia guardato la Terra ogni giorno, non ne ho mai abbastanza di questa vista. So che probabilmente vi sembra strano, ma al tempo in cui la Stazione Spaziale era stata costruita e si trovava qui in orbita, non tutti erano in grado di viaggiare nello spazio e vedere la Terra da una certa distanza. Prima di me, solo circa 500 persone ne hanno avuto la possibilità. In questo momento, ci sono 7 miliardi di persone che vivono laggiù sulla Terra e solo tre di loro vivono nello spazio. E quando guardo il pianeta, penso di dovermi scusare con voi. In questo momento, sembra che noi, la mia generazione, non lasceremo questo pianeta nelle migliori condizioni per voi. Naturalmente, in retrospettiva, molte persone diranno che non sapevamo ciò che stavamo facendo. Ma in realtà, noi umani sappiamo che in questo momento stiamo inquinando il pianeta con anidride carbonica, stiamo facendo in modo che il clima raggiunga il punto di non ritorno, stiamo distruggendo le foreste, stiamo inquinando gli oceani con la spazzatura, stiamo consumando le risorse limitate troppo in fretta, e stiamo combattendo guerre per lo più senza senso. E ognuno di noi deve dare un’occhiata a se stesso e pensare a dove questo sta conducendo. Spero vivamente per il nostro stesso bene che possiamo ancora rimboccarci le maniche e migliorare alcune cose. E spero che non saremo ricordati da voi come la generazione che ha distrutto egoisticamente e spietatamente ciò che serve per il vostro sostentamento. Sono sicuro che capite queste cose molto meglio della mia generazione. E chissà, forse impareremo qualcosa di nuovo, ad esempio: fare un passo aiuta sempre; questa fragile astronave chiamata Terra è molto più piccola di quanto la maggior parte delle persone possa immaginare; quanto sia fragile la biosfera terrestre e quanto siano limitate le sue risorse; che vale la pena andare d’accordo con i vicini; che i sogni sono più preziosi dei soldi e bisogna dare loro una possibilità; che i ragazzi e le ragazze possono fare le cose ugualmente bene, ma che ognuno di voi ha una cosa che lui o lei può fare molto meglio di tutti gli altri; che le spiegazioni semplici sono spesso sbagliate e che il proprio punto di vista è sempre incompleto; che il futuro è più importante del passato; che non si dovrebbe mai crescere del tutto; e che le opportunità arrivano solo una volta. Dovete rischiare per le cose che valgono la pena e ogni giorno in cui avete scoperto qualcosa di nuovo - uno in cui guardate oltre il vostro orizzonte - è un buon giorno. Vorrei poter guardare al futuro attraverso i vostri occhi, nel vostro mondo e come voi lo vedete. Sfortunatamente, non è possibile e quindi l’unica cosa che rimane per me è cercare di rendere il vostro futuro il migliore che possa immaginare.
Stazione Spaziale Internazionale – Comandante dell’Expedition 57 – Alexander Gerst – 25 Novembre 2018

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Altre foto, credit Roscosmos/TASS

In effetti, visto da qui, non sembrerebbero rientrati su un pianeta ospitale…

Prokopyev sembra il più provato

Gerst, invece, è fresco come una rosa

(le immagini della Auñón-Chancellor pubblicate da Roscosmos sono le stesse della NASA).

https://www.roscosmos.ru/25877/

Qui c’è il video della diretta Roscosmos dell’atterraggio:

https://vk.com/video-30315369_456240432

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Altra missione di durata particolarmente lunga quella appena conclusa sulla ISS dal trio Gerst, Prokopiev, Auñón. Dopo i 194,51 giorni del trio precedente (Feustel, Artemyev, Arnold) ecco i 194,53 giorni del trio rientrato ieri. A livello di trio queste due missioni sono superate solamente dai 199 giorni di Virts, Shkaplerov, Cristoforetti (fra novembre 2014 e giugno 2015).

Il tedesco Alexander Gerst con i 194,53 (194,528 per la precisione) giorni citati di permanenza consecutiva sulla ISS è al terzo posto in Europa dopo il francese Pesquet con 194,534 giorni (cioè 8 minuti in più) e la nostra Samantha Cristoforetti con i 199 giorni già citati.

Sempre a proposito di Gerst, il tedesco conclude la sua esperienza di comandante della ISS senza aver effettuato nessuna EVA, anche nel periodo (Expedition 56) in cui non era comandante. Curiosamente nessuno dei comandanti non russi o americani ha mai effettuato EVA durante la permanenza in cui avrebbe avuto il comando e cioè il giapponese Wakata (Expedition 38/39), il canadese Hadfield (Expedition 34/35) ed il belga De Winne (Expedition 20/21). Per quanto riguarda i comandanti russi questo è avvenuto 5 volte su 26 e la stessa identica cosa (!!) per gli americani cioè 5 volte su 26.

Fra gli astronauti che vantano una sola missione sulla ISS, Prokopiev e Auñón si issano al terzo posto come giorni di permanenza dietro ai già citati Pesquet e Cristoforetti. Tuttavia sono al primo posto nelle rispettive nazioni con Prokopiev che supera i 191 giorni di Salizhan Sharipov (Expedition 10) e Auñón che supera i 193 giorni di Michael Foale (Expedition 8).

Fra quelli che invece ne vantano due anche Gerst raggiunge il terzo posto con i suoi 359 giorni superato solo dai 361 giorni di Oleg Artemyev e dai 514 giorni di Mikhail Kornienko. Come giorni passati sulla ISS a prescindere dal numero di missioni Gerst è al primo posto fra gli astronauti non russi o americani superando i 327 giorni del giapponese Wakata e di conseguenza primo anche fra gli europei davanti ai 306 giorni del nostro Nespoli. Con questa sua seconda missione inoltre supera il connazionale Reiter (166 giorni) che era il precedente primatista tedesco.

Con la missione di Gerst la Germania scavalca il Canada per il tempo complessivamente passato sulla ISS dai propri astronauti fissandosi a quota 534 giorni. Il Canada è a quota 401 giorni ma ha attualmente un astronauta a bordo. La Germania rimane comunque dietro all’Italia che comanda in ambito europeo con i suoi 707 giorni.

Con la partenza di Serena Auñón, Anne McClain rimane l’unica astronauta americana a bordo della ISS. Le due connazionali hanno passato 16 giorni assieme sulla Stazione. Era dal 2010 che due americane non rimanevano per così tanto tempo assieme e cioè dai 99 giorni della coppia Tracy Caldwell e Shannon Walker.

Con la partenza della Soyuz MS-09 rimangono attraccati alla ISS cinque veicoli (due Progress, un Cygnus, una Soyuz e un Dragon) cosa già avvenuta 38 volte in precedenza ma i due veicoli attraccati da più tempo sono le due Progress (MS-09 e MS10). In tutto il programma ISS non era mai accaduto che in un dato momento fossero due Progress i veicoli attraccati da maggior tempo. In 147 precedenti diverse configurazioni era accaduto che una Progress fosse il veicolo attraccato da maggior tempo, ma in 12 di queste la Progress in questione era anche l’unico veicolo attraccato, in due di queste il secondo veicolo era una navetta spaziale e nelle restanti 133 il secondo veicolo presente da più tempo è stata una Soyuz.

Mai in precedenza una Soyuz si era sganciata dalla ISS così a ridosso del fine anno. Il record precedente era stato stabilito proprio lo scorso anno quando la Soyuz MS-05 (con il nostro Nespoli a bordo) si sganciò il 14 dicembre.

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Gerst è rientrato in Germania alle 19:45 di ieri.

Estesa galleria fotografica:

Altro video dell’atterraggio e attività successive.

Altre foto.

Estesa galleria fotografica:

Gerst mi sembra uno degli astronauti più “pimpanti” di sempre dopo 200 giorni in microgravità.

Pimpantissimo. Eccolo oggi (22/12) già in conferenza stampa (Inizio a 26.30):

Il tedesco Alexander Gerst diventa l’astronauta non russo o americano ad avere passato più tempo nello spazio scalzando il connazionale Thomas Reiter. Nelle sue due missioni infatti Gerst ha accumulato 362 giorni in orbita contro i 350 di Reiter.

Gerst consente inoltre alla Germania di scavalcare l’Italia per giorni complessivi passati nello spazio issandosi al primo posto in Europa. Il bilancio recita 848 giorni contro 767.