Iniziare a 22 anni

Ciao a tutti, mi sono registrata qui per chiedere consiglio a chiunque possa aiutarmi. Ho quasi 22 anni e purtroppo solo adesso riesco a rendermi consapevole di cosa vorrei fare nella vita. Ho capito che la scienza è la mia strada e in particolare lo è la fisica. Se avessi ora 19 anni mi iscriverei in fisica ma a 22 il discorso cambia. Significherebbe finire tutto il percorso di laurea più dottorato a 30 anni e la cosa mi scoraggia non poco, ho paura che alla fine di tutto l’età avanzata mi lascerà con nulla in mano. Voi cosa ne pensate? Potrei ancora rischiare? Ammetto che nella mia testa il mio sbocco ideale sarebbe quello di lavorare al Cern o all’esa ( lo so, troppa ambizione arrivata in ritardo). Credete che sia ancora possibile? O devo accettare l’idea che anche laureandomi in tempo queste strade mi saranno comunque precluse? Inoltre vorrei un altro consiglio, ciò che mi scoraggia è anche il fatto che in Italia la laurea in fisica è poco spendibile quindi ho pensato di “accontentarmi” e puntare su ingegneria considerando che sarebbe comunque una facoltà scientifica, che gli ingegneri teoricamente lavorano sempre e che non avrei il prolungamento necessario del dottorato per iniziare a lavorare ( anche se non escludo l’idea di fare comunque ricerca). Insomma, che devo fare? Anche scegliendo ingegneria, quale sarebbe la migliore? Infine, quanto è fattibile finire in 5 anni esatti? E se ci impiego ad esempio due anni in più che possibilità ho di trovare lavoro a 29 anni anche se ingegnere? Scusate per la mole di dubbi e domande, spero davvero che qualcuno possa darmi delucidazioni, grazie a tutti.

Benvenuta Swan9.

L’astronauta Paolo Nespoli si è iscritto tardi all’università (a 27 anni mi pare) ma questo non gli ha impedito di un buon lavoro all’ESA.

È vero, ma prima ha fatto il militare diventando maggiore dell’esercito. Diciamo che indipendentemente dai risultati della laurea avrebbe avuto una sicurezza lavorativa. Io se non riesco a trovare sbocchi non mi rimane niente.
So che così la penso in un’ottica pessimista ma cerco di mettermi di fronte ai fatti

La mia opinione è che mi concentrerei di più sulla cosa che più mi piace fare, perchè l’esperienza universitaria sia piacevole e produttiva. Il lavoro successivo non è garantito comunque e gli sbocchi possono essere davvero imprevedibili e, perchè no, sorprendenti. Investirei quindi nella scelta che più ti appassiona.

Fai quello che ti piace, ma sopratutto se hai la possibilità provaci. Anche se studi fisica non necessariamente hai bisogno del dottorato, una laurea in fisica è spendibile anche nell’industria. Certo per la ricerca il dottorato è essenziale. Comunque potresti anche fare triennale in Italia e specialistica master all’estero, ci sono probabilità di risparmiare del tempo.