Salve a tutti, sono un nuovo iscritto e non nascono di essere un pochino in soggezione a postare: il livello delle discussioni è altissimo e non so inserirmi visto che la mia competenza non è proporzionale alla mia passione
Argomento leggero, quindi, per il mio primo topic (spero che la sezione sia giusta e che l’argomento non sia già stato affrontato, in tal caso mi scuso).
Caspita!! Che curriculum ammetto la mia abissale ignoranza, ma non lo conoscevo (anche se avevo sentito parlare a suo tempo dei “Tangerine Dreams”), grazie per la segnalazione Henry!!!
Sul mio disco non ci sono riferimeti musicali allo spazio, anche perchè i Testi non li ho scritti io, ma nei ringraziamenti, tra le mie influenze, ho messo anche “Juri Gagarin,Neil Armstrong, John Young, Pete Conrad and all the NASA’s Apollo space program”…
Lo strumento “spaziale” per eccellenza, ne parla anche “polvere di Luna”, è il Theremin!
Uno strumento tanto affascinante quanto misterioso e inquietante!
La colonna sonora del film “2001 Odissea nello Spazio”
“Apollo” di Brian Eno
vari LP di John Denver e Jean Michel Jarre ambedue grandi appassionati di spazio che tra l’altro dedicarono ciascuno un LP ai sette del Challenger (One World il primo e Rendez Vous per l’artista francese)
Anche Mariella Nava nel 1986 dedicò una canzone alla tragedia del Challenger.
John Serrie e’ da anni che si rifa`, in maniera piu’ o meno diretta, ai capolavori elettronici di Klaus Schulze e degli altri musicisti tedeschi che inventarono questo genere.
Sostanzialmente, chi compone questa musica vi si ispira. Sono molti gli artisti che si rifanno alle sonorità di quella musica elettronica d’avanguardia che emerse nei primi anni '70 battezzata poi “Kosmische Musik”; Schulze tracciò la strada dando forma alla sua sperimentazione e gettandone le basi anche con grandi innovazioni tecniche. Tralasciando gli artisti tedeschi che lo seguirono (quel genere elettronico viene definito Berlin school proprio in omaggio a loro) ricordo autori più recenti come Rudy Adrian, Gert Emmens, Ron Boots di cui possiedo diversi lavori e che si avvicinano alla tipologia di suoni che prediligo.
Evidentemente poi diventa una questione di gusti. Personalmente preferisco tappeti sonori con lunghe sequenze di synt e sequencer, arricchiti da suoni siderali continui, crescendo alternati a momenti di quasi silenzio; insomma brani che portino “a spasso per lo spazio” la mente. Diciamo che mi piace il suono elettronico puro senza accompagnamenti di strumenti classici. Avanguardia e sperimentazione devono coesistere; al limite fino alla Dark Ambient più cupa che cmq mi permette di pensare a zone dell’Universo più inaccessibili e pericolose. Serrie in alcuni dei suoi lavori mi accontenta.
Altri componimenti di Serrie li trovo alquanto discutibili (le sue incursioni nella new age pura e le influenze della world music non mi convincono). Altri artisti come i Telomere, Kevin Braheny non raggiungono il livello di Serrie. Mi piace molto Meg Bowls che riesce a stuzzicare la mia mente e farla volare negli spazi siderali. Mostri sacri come Vangelis e J.M.Jarre fanno capitolo a sè.
Senza passare per eretico, anche Mike Oldfield con il suo “The songs of Distant Earth” mi immerge in uno stato di assoluta contemplazione, garantendomi momenti di relax e portandomi alla mente quei “Suoni di Terra Lontana”.
Beh per quanto riguarda le canzoni spaziali non posso che citarvi il mitico Alan Parson.
Qualche titolo:
dal cd “On air” ci sono:
“Apollo” canzone strumentale ma non troppo, dato che ci sono le frasi che John F. Kennedy rivolge all’equipaggio dell’Apollo 11 che sbarca sulla Luna.
“So far away” che ripercorre gli eventi della concorrenza sovietica/statunitense sui vettori satellitari e spaziali e una breve storia sui razzi.
dal cd “Pyramid”
“Voyager” e già il titolo dice tutto.
Bravo Jormun!!!
Mi ero dimenticato del grande Alan, di cui ho avuto la fortuna di assistere ad un suo concerto a Napoli due anni fa…
Vorrei inoltre segnalare anche lo splendido videoclip del brano “Next year” dei Foo Fighters, consiglio a tutti gli appassionati di dargli un’occhiata su Youtube:
un po’ di metal e dintorni, quel poco che mi viene in mente ora:
black star, far beyond the sun ed eclipse di yngwie malmsteen (le prime due strumentali, la prima strepitosa)
stratosphere (strumentale), distant skies e galaxies degli stratovarius
might as well be on mars di alice cooper (lo so che è d’amore, ma l’idea che per una donna che non mi considera io ‘potrei benissimo essere su marte’ mi è sempre piaciuta!)
europa 3 dei timoria (per restare in italia)
possiamo considerare anche ‘the dark side of the moon’ dei pink floyd (anche se è una metafora della condizione umana - vedi l’ultimo bellissimo brano, ‘eclipse’)?
…e poi, scusate: ma tutte le sigle dei cartoni animati spaziali???