Missione ESA-Cluster - al lavoro in silenzio.....

Ho notato solo una new postata da Marco su questa missione automatica ESA, ai più sconosciuta… penso che sia il momento di riservarle lo spazio che merita…

La missione è chiamata Cluster ed è attualmente operativa nello studio del campo magnetico terrestre allo scopo di conoscerne meglio gli effetti legati a telecomunicazioni, vento solare, variazione della magnetosfera rispetto al tempo ed altri obiettivi prettamente scientifici. L’intera missione è formata da ben 4 satelliti identici, in formazione tetraedrica (piramide a base triangolare) che attualmente orbitano ad una distanza di circa 200 km l’uno dall’altro. La missione è iniziata ben 7 anni fa, con due lanci Soyuz da Baikonur, il 16 giugno ed il 9 agosto 2000.

Origini della missione

Le origini della missione Cluster sono abbastanza “remote” e risalgono agli anni 1982/1986, assieme alla missione SOHO (Solar and Heliospheric Observatory). Quando la missione fu pronta per il lancio nel 1996, il vettore Ariane 5 esplose facendo ovviamente perdere il prezioso carico utile. Per cui si dovette aspettare fino al 2000 per un nuovo lancio. ESA indisse anche una gara sui nomi dei satelliti: vinse un cittadino del Regno Unito con i nomi Rumba, Tango, Salsa and Samba :stuck_out_tongue_winking_eye: La missione, programmata fino al 2003, è stata estesa ben due volte e si preveda resti operativa fino al 2009.

Orbita

I quattro satelliti Cluster orbitano in formazione con delle orbite ellittiche con un perigeo di circa 4 raggi terrestri ed un apogeo di circa 20 raggi terrestri. Il periodo orbitale è di circa 57 ore.

Obiettivi scientifici
I satelliti designati negli anni agli stessi scopi dei Cluster non furono esaustivi nell’individuare i bordi della magnetosfera: inoltre le analisi del campo magnetico a livello 3D possono essere fatte solo nello spazio, ossia da parte di satelliti. Non è infatti possibile ricavare la profilometria del campo magnetico e della sua estensione unicamente da terra. La necessità di avere ben 4 satelliti sta nel dover ricavare mappe 3D della magnetosfera ed in più tempo-varianti, per indagare anche le interazioni di plasma tra le regioni della magnetosfera stessa e il vento solare. I numerosi strumenti scientifici a bordo di ogni satellite (per un totale di 11 strumenti per satellite) misurano, tra le altre cose, direttamente campo elettrico B, campo magnetico E, densità di plasma, composizione degli elettroni e loro profilometria nel plasma…

Link
http://sci.esa.int/science-e/www/area/index.cfm?fareaid=8

Immagini: fonte ESA


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Grazie dell’approfondimento, mancava! :wink:

Esatto!
Bravo AJ, posts così ne stai sfornando a iosa in questo periodo, e tutti di ottima qualità. :smiley:

Quoto! :smiley: