[0901-UNM] Dawn procede regolarmente verso la cintura degli asteroidi

La sonda Dawn, lanciata nel Settembre 2007, prosegue regolarmente il suo viaggio di crociera in un’orbita solare interplanetaria.
Essa si trova attualmente ad una distanza di 372 milioni di Km dalla Terra ed è in avvicinamento al pianeta Marte, da cui dista ora 11 milioni di Km.
Il prossimo 17 Febbraio, Dawn sorvolerà Marte, per un breve incontro che la proietterà in una traiettoria che le permetterà di incrociare l’asteroide Vesta e di entrarvi in orbita nell’Agosto 2011. Dopo nove mesi, Dawn si sgancerà da Vesta, per raggiungere l’asteroide Cerere entrandovi in orbita nel Febbraio 2015.
Per raggiungere gli ambiziosi scopi, la sonda è dotata di un motore a Ioni, derivato da quello sperimentato negli anni scorsi dalla sonda Deep Space-1.
Il motore è già entrato in funzione più volte negli scorsi mesi per le opportune correzioni orbitali, in particolare il 31 Ottobre 2008 e il 20 Novembre successivo.
Nello scorso Dicembre, Dawn si è trovata in congiunzione col Sole, sul lato opposto, rispetto alla Terra, però non esattamente in linea, essendo diversi i piani orbitali.
Ciò ha permesso ai controllori del volo di studiare i tempi e le modalità delle telecomunicazioni, in quanto le onde radio vengono disturbate passando accanto al Sole.
In futoro durante la missione operativa, ci saranno periodi in cui la Terra e la sonda risulteranno quasi opposte rispetto al Sole, quindi con dei problemi comunicativi, per questo la sonda è stata programmata per adeguare le emissioni radio a seconda della posizione relativa al Sole.

Motore a Ioni? caspita teoricmente quella sonda potrebbe raggiungere velocità inimmaginabili, ma verrà sfruttata questa caratteristica? a che punto siamo con i motori a ioni? è attuabile una astronave per compiere grandi tragitti a propulsione ionica?

I motori a ioni si conoscono da diversi anni ormai. Anche la sonda europea Smart 1 ne era provvista.
Ovviamenete questi motori non raggiungono velocità inimmaginabili, anzi, danno una spinta molto bassa, ma molto protratta nel tempo, qui troverai tutto:

Infatti dice che il campo di utilizzo è quello delle missioni spaziali dove non è tanto importante il tempo che ci mette il motore a raggiungere una certa velocità, questi motori hanno una scarsa spinta ma posso essere tenuti accesi anche per anni di seguito raggiungendo cosi velocità molto elevate, a differenza dei motori chimici che esauriscono il propellente del serbatoio questi utilizzano l’energia elettrica e quindi teoricamente potrebbero prelevarla dal sole tramite pannelli fotovoltaici oppure usare l’energia atomica.
Mi chiedevo se qualcuno ne sapesse qualcosa in più, ad esempio a che punto siamo? etc…

Infatti. Le missioni con motori a ioni/plasma/etc comportano spinte continue, anche se piccole, per un grande periodo di tempo, portando quindi a traiettorie simili a spirali. E’ chiaro che i TOF (Time Of Flight) siano maggiori rispetto ai propulsori tradizionali chimici, che forniscono spinte normalmente alte per tempi di funzionamento brevi.

Non ne farei una questione di velocità, che è connessa all’orbita in cui sei ed è molto maggiore alla velocità relativa di espulsione di gas o plasma. Hanno invece alti impulsi specifici, ossia elevati rapporti spinta/portata in peso di propellente consumato. In sostanza, la spinta, pur bassa in termini assoluti, ossia di micro-milli Newtons, è comunque alta rispetto alla portata in peso di propellente.

Da molti anni propulsori di questo tipo vengono usati per la navigazione spaziale, ad esempio come assetto, oppure come propulsione primaria (ad esempio Smart One), anche se in questo caso non c’è un utilizzo massiccio perchè si preferisce, di norma, utilizzare l’accoppiata motore chimico + gravity assist planetario, per le missioni interplanetarie. Ad esempio in Italia si studiano i FEEP (propulsori ad effetto di campo) che vengono utilizzati come assetto.

A proposito dei motori a ioni, a mio avviso, il vero vantaggio è che non essendo necessario trasportare combustibile e comburente (in quanto non è dai gas prodotti dalla combustione che trae origine la spinta…) ma solo un “propellente”, è possibile aumentare il carico utile dando la possibilità a missioni di lungo periodo di poter trasportare più strumentazione in rapporto alla massa totale.
Mi chiedevo se non fosse possibile, utilizzare il mezzo interplanetario, “pescando” altro propellente durante il viaggio o se, invece, la densità di tale mezzo è talmente bassa da essere inutilizzabile allo scopo… tra l’altro, che io sappia, il vento solare presente nel mezzo interplanetario, è un plasma, quindi non ci sarebbe neanche bisogno di ionizzarlo … ma forse (anzi senza forse) volo troppo con la fantasia :beer:

Pensando a questo tipo di motori e alle loro caratteristiche mi è venuto in mente che si potrebbe usare un motore di questo tipo per compensare il decadimento della ISS invece dei motori vari (tipo Progres e ATV) a propellente chimico…
Come scritto su Wiki, la Nasa ne ha testato uno per 3 anni consecutivi, anche se la spinta è bassa sarebbe comunque per ben 3 anni (da prendere con le pinze ovviamente) e renderebbe meno frequenti e necessari i vari reboost.
E’ un’idea che è stata presa in considerazione o io non considero qualche problema che in realtà impedisce questo uso?

A proposito di motori più efficenti non dobbiamo scordarci di Vasimir :wink:

L’eventualità è stata presa in considerazione, il problema è l’alta quantità di energia elettrica richiesta, sopportabile probabilmente solo con un RTG…

Ok, avevo letto il topic, ma non avevo collegato!!
In effetti l’assorbimento di energia è piuttosto alto, però la strada mi sembra buona!

Inoltre se non sbaglio i reboost disturbano gli esperimenti con le loro vibrazioni. Bisognerebbe vedere se un motore a ioni elimina il problema o lo rende perennemente presente :smiley:

Ecco un’altra cosa a cui non avevo pensato…

Beh se il motore a ioni fosse perfettamente calibrato per contrastare la forza di attrito, le cose migliorerebbero sicuramente.