Estesa la vita di BEAM con un contratto ad hoc come magazzino per la ISS

https://www.nasa.gov/feature/nasa-may-extend-beam-s-time-on-the-international-space-station

Interessante, quindi finora non hanno trovato problemi bloccanti. Solo un appunto, si scrive “ad hoc” che significa “per questo, fatto apposta”

Pare che BEAM verrà mantenuto sulla ISS finché questa esisterà.

Ma alla fine ci sono stati effettivi impatti con detriti nel periodo di sperimentazione?

Non che io sappia.

È possibile che cia siano stati impatti MMOD su BEAM come su tutte le superfici della ISS, ma di entità tale da non essere notati o non destare preoccupazione. Nella sua autobiografia Endurance Scott Kelly si sorprende di quanti fori e segni di impatti MMOD abbia notato nelle sue EVA.

Girovagando per le praterie del web, ho trovato due interessanti studi NASA sugli impatti MMOD e BEAM. Non li ho ancora letti, ma li incollo qui per darne accesso a tutti.

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Da quanto riportato in un tweet, pare che Kirk Shireman (NASA) all’IAC2018, attualemnte in corso, abbia affermato che BEAM rimarrà per sempre installato sulla ISS!

Si, lo avevamo anticipato sei giorni fa. Sicuramente una notizia molto positiva. Speriamo che ora Bigelow concretizzi qualcosa di ancora più grande.

Chissà cosa arriverà prima un modulo Olympus lanciato dal bfr o il modulo gonfiabile per la stazione orbitale spaziale?

Nello schema nasa si riconosce il modulo gonfiabile

Speriamo di vederli entrambi :slight_smile:

ovviamente è possibile, anzi, probabile.
però essendo un modulo sperimentale speravo fosse stata prodotta della documentazione in merito… o almeno io non ho trovato nulla.
Magari è questione di tempo o magari essendo un modulo “privato” non vedremo mai nulla…

L’unico accenno agli impatti mmod che ho trovato è stato aggiornato nel 2017.
Parla di pochi probabili strike rilevati dalle analisi della telemetria di BEAM.
I paper postati da Marco spiegano bene dove sono posizionati e come funzionano gli accelerometri dedicati a questa ricerca.
Per il resto mi sembra di capire che siano più interessati a quanto sia permeabile alle radiazioni, piuttosto che agli mmod.

Edit: ho trovato questo pdf che parla in maniera piuttosto esaustiva anche di mmod, oltre che degli altri acknowledgements (parolone luungo!)ad un anno dalla messa in opera.

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it