[2019-11-04] Pad abort test di Starliner

Sommando la mandata apertura di un paracadute con i dati sul mancato rispetto dei fattori di sicurezza a causa dell’assimetria nell’apertura degli stessi, si ottiene un risultato nom ottimistico. Probabilmente non inciderà sul prossimo oft1 ma lo farà sul volo abitato.

Si, infatti, mi sembrava… io intendevo proprio un rilascio con relativo splashdown in acqua con gli airbag attivati.

Si tratta di un dettaglio, ma ciò detto secondo me non esiste che si sia svolto un test con una strada pubblica lasciata aperta a meno di un chilometro dal test site. Gli effetti ottici dei grandangoli tendono ad avvicinare gli oggetti lontani, falsando completamente la prospettiva.
Tutto questo senza contare che un test che non abbia tenuto conto dei pericoli per la pubblica incolumità violerebbe non so quante procedure interne, senza contare eventuali norme.
Insomma, per me quel che vediamo è un effetto di deformazione ottica.

Nel calcolare il rischio sicuramente si è tenuto conto dove la capsula avrebbe potuto finire anche viaggiando, per assurdo, completamente in orizzontale prima di finire il propellente, o dove eventuali detriti sarebbero potuti finire in caso di esplosione. Probabilmente non troppo distante dal pad, anche se mi pare probabile a distanze maggiori di 1 km.

Guardando un po’ le mappe si nota che tutte le strade attorno al pad sono “marchiate” wsmr, che mi fanno pensare a strade comprese nel tesing ground.
Secondo me le strade pubbliche più vicine sono, a parte quelle del paese di White Sands, l’autostrada 70 e la statale 213.

Infine il sito della base militare riporta chiaramente che in caso di test rischiosi vengono diramati ordini di blocco che includono l’autostrada 70.
https://www.wsmr.army.mil/Pages/WhiteSandsRoadBlockSchedule.aspx

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Divertente il confronto delle immagini tra la diretta Boeing e quelle SpaceX, confronto impietoso per la Boeing ovviamente.

Si fa un gran strombazzare di PR e poi quando si tratta di raccoglierne i frutti (mediatici) il tutto si perde in immagini fuori oggetto, fuori fuoco e proprio fuori del tutto (ma la regia?).

Un’occasione persa perché, al netto del paracadute (che non era oggetto del test), si è trattata di una prova spettacolare e condotta con pieno successo.
Una diretta fatta bene avrebbe reso piena giustizia del lavoro di tanti tecnici ed ingegneri della Boeing.

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Assolutamente d’accordo, credo che abbiamo pensato tutti la stessa cosa vedendo la diretta…tra l’altro sarebbe bastato veramente uno sforzo minimo (sia economico sia di expertise) per offrire una copertura migliore e produrre immagini di maggiore qualità.

Su questo aspetto si vede veramente la differenza tra il metodo SpaceX (non solo) e le altre aziende che ancora non sembrano prestare attenzione a tutte quelle attività “marginali” (mediatiche / social / promozionali).

Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it

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concordo con tutto, segnalo solo che forse ti è partito un grandangolo invece di un tele

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Il contributo di Scott Manley.

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Questa domanda è stata fatta durante l’episodio 13x04 di AstronautiCAST: Se sono fermo nel Pad (durante un vero lancio) e succede qualche anomalia il LAS/LES da che parte mi spara? Atterro su terra o in mare?

Partendo da Slc-41 il les dovrebbe portare la Capsula al sicuro per poi eseguire uno splashdown nell’ oceano.

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Il paracadute non si è aperto a causa di uno spinotto installato non correttamente.

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Se davvero l’apertura del paracadute dipende da un solo spinotto…
Spero che nelle versioni con equipaggio il fissaggio sia diverso.

In ogni caso hanno introdotto una procedura di verifica per evitare ulteriori problemi.

Capisco cosa vuoi dire, ma leggendo l’articolo si vede come lo spinotto in sé non sia il problema vero, casomai si è trattato del classico problema di procedure che ha lasciato spazio all’errore umano (spinotto non inserito bene nella sua sede e difficile da ispezionare causa rivestimento protettivo).

Più che aggiungere spinotti serve che si introduca un test affidabile del corretto montaggio di questa parte, come sembrano aver fatto (daranno un bello strattone? :stuck_out_tongue:).

Col senno di poi queste cose possono sembrare ovvie, ma non è sempre il caso, e per questo si fanno questi test. :wink:

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Grazie per il chiarimento :+1:
Giustamente aggiungere componenti, se non si verifica il loro corretto montaggio, serve a poco :slightly_smiling_face:

Come per i semplici paracadutisti, se facessero impacchettare i paracadute agli astronauti che devono volarci queste leggerezze non accadrebbero.

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:stuck_out_tongue_winking_eye::wink::grimacing: @furdisufit

Faccine a profusione per far capire l’ironia, sennò partono gli anatemi! :joy:

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Non ci metterei la mano sul fuoco. L’esperienza mi insegna che dovunque c’e’ una mano umana, un errore e’ in agguato.
Gli astronauti non sono superuomini o superdonne, anche loro commettono errori e sviste nonostante anni di addestramento, come @buzz puo’ testimoniare, per quanto la qualita’ media del loro lavoro sia altissima.
La procedura di preparazione dei paracadute ha un difetto, se quanto riportato nell’articolo e’ corretto: mancava un adeguato test/ispezione post montaggio di quello spinotto. Ora sara’ sicuramente previsto insieme ad altri eventuali miglioramenti.

Una progettazione diversa del componente, “a prova di stupido” (anche se non penso proprio ce ne siano in quegli ambiti), potrebbe prevenire questo tipo di errori, “piccoli” ma dalle conseguenze potenzialmente devastanti?

Sicuramente in fase di design favorire soluzioni semplici ed eleganti puo’ fare molto, ma laddove non arriva il design devono arrivare le procedure.

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Oppure 4 paracadute invece di 3