NASA sta per acqusitare altri posti sui voli Sojuz nel 2020 (e anche ESA?)

Sì, lo sostituisce Chris Cassidy.

La conferma di Cassidy al posto di Akihiko Hoshide viene anche dai media russi. La TASS (solo nella versione russa) riporta anche la dichiarazione di un rappresentante del Johnson Space Flight Center secondo il quale

L’astronauta giapponese non è mai stato formalmente nominato come membro di questo equipaggio, quindi non si tratta di una sostituzione.

Povero Akihiko. Non è mai esistito. :cry:

https://tass.ru/kosmos/7064764

Ieri, intanto, parlando ai media a margine di una conferenza, Rogozin ha dichiarato di aver ricevuto una lettera da Brindenstine (che ha definito “calda nella forma e nel contenuto”) in cui l’Amministratore NASA ha informato Roscosmos del ritardo nell’inizio dei voli delle navi commerciali statunitensi a causa di ulteriori test per ricontrollare il sistema salvataggio di emergenza. “Di conseguenza - ha aggiunto Rogozin - la parte americana potrebbe richiedere posti supplementari nel 2020-2021”.

Il capo di Roscosmos ha detto di essersi già lamentato con il suo collega per non aver saputo prevedere questi ritardi. Comunque, “Procediamo secondo i principi della partnership e decideremo come soddisfare queste richieste”. Anche se ciò danneggerà l’attività scientifica della sezione russa della ISS (immagino che ciò significhi che qualche russo cederà il posto a un astronauta americano).

Si è anche venuto a sapere qualcosa in più in merito al mistero di queste Sojuz che devono essere ordinate con due anni di anticipo e poi saltano sempre fuori dal cilindro. Non si tratta solo di rimodulazione degli equipaggi. Rogozin ha confermato il tempo necessario per la costruzione di un nuovo veicolo, però ha aggiunto:

Ieri ho dato ordine di allocare fondi aggiuntivi da parte di Roscosmos per costruire altre due navi [Sojuz]. Le capacità di produzione del nostro impianto [RSC Energia] sono di quattro navi all’anno, ma possono essere realizzate fino a cinque navi. Esistono tali opportunità, e le useremo.

Delle due Sojuz in più l’una - ha detto - sarà utilizzata (nel 2021) per scopi turistici. L’altra servirà per garantire agli americani il trasporto sulla ISS.

https://tass.ru/kosmos/7065810
https://tass.ru/kosmos/7065836

7 Mi Piace

Povero Rogozin che limita l’attivita scientifica per incassare 85M$…

2 Mi Piace

Lui però fa l’eroe:

In precedenza volevamo formarli [gli equipaggi] esclusivamente con cosmonauti e ingegneri di volo russi. Ora capiamo che non si tratta vendere posti, ma di fornire capacità di volo, che è un argomento molto più serio, ed è specificamente collegato con questa situazione critica, in cui gli americani potrebbero trovarsi senza i loro astronauti a bordo della ISS, il che potrebbe semplicemente portare alla paralisi del loro segmento.

1 Mi Piace

Conferenza stampa dell’equipaggio.

1 Mi Piace

Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it

Ma perché si dice che, probilmente, l’equipaggio a 3 resterà tale fino ad ottobre ‘20? Capisco che non sono ancora programmate le date per le missioni con crew Dragon/Starliner, ma mi sembra molto piú probabile che queste riescano finalmente a partire entro l’ estate 20. Tra l’altro, non doveva essere di lunga durata (sulla ISS) già il primo equipaggio di starliner?

1 Mi Piace

Ciao @Luciano_Davidovich, seguo con costanza le vicende riguardo la Stazione Spaziale Internazione, per questo cercherò di risponderti in modo oggettivo basandomi sui fatti/eventi che sono successi.

Come avrai avuto modo di leggere e sentire, la certificazione di un nuovo veicolo per il trasporto degli astronauti è un processo lungo e laborioso, dove l’imprevisto è dietro l’angolo. Pensa al guasto dello scorso aprile ai SuperDraco di Crew Dragon, oppure altre criticità “minori” che richiedono parecchio tempo per essere risolte. Dopo il test senza equipaggio di Crew Dragon a marzo, sembrava realistico un volo umano entro la fine dell’anno, invece la storia ha preso un’altra piega.

Al momento l’unica certezza e l’unico modo per raggiungere la Stazione è la Sojuz ma la prossima, la MS-17, partirà ad ottobre 2020 per dare il cambio all’equipaggio che partirà ad aprile. Ecco… la NASA, ed è sono una mia supposizione, vuole “cautelarsi” e preparare al meglio l’equipaggio della Expedition 62, visto che non puoi fare ancora affidamento su una data sicura/realistica, riguardo l’entrata in servizio di CST-100 Starliner e Crew Dragon. Certo, i piani posso sempre essere corretti in corso d’opera. Non ci resta che aspettare l’esito positivo della certificazione di entrambe le capsule per avere una data del lancio del primo equipaggio commerciale verso Stazione.

Se hai altri dubbi oppure se non ho risposto in maniera esplicita ad una tua domanda, chiedi pure :wink:

4 Mi Piace

Dubbi? Ecco il mio:
Può essere che alla NASA non vogliano commissionare ancora ai russi qualcosa per cui sperano di poter pagare ditte americane o è che anche volendo i russi non riuscirebbero a preparare un’altra Soyuz prima della MS-17?
(Se ci potessero riuscire montando la capsula Soyuz su un Falcon nicchierebbero?)

1 Mi Piace

Come detto anche nei post precedenti, occorrono due anni per produrre una nuova Sojuz, per cui, se non è già in produzione, i russi non sono in grado di renderne disponibile una prima di quelle già programmate.

La possibilità di montare una Sojuz su un Falcon non si può prendere in considerazione nemmeno come puro esercizio teorico. D’altra parte, ora che il Sojuz 2 è certificato il volo umano, per Roscosmos è più facile reperire un vettore in più piuttosto che una capsula.

3 Mi Piace

Un portavoce NASA ha confermato alla TASS e a Ria Novosti che la discussione per l’acquisto di nuovi posti Sojuz (quelli di cui si è precedentemente parlato e ai quali si riferisce questo thread) è in corso e che sarà rilasciata una comunicazione ufficiale (chiarendo anche il numero, uno o due) quando l’accordo sarà concluso.

In precedenza Rogozin aveva dichiarato che sperava di firmare il contratto tra marzo e aprile, possibilmente prima della partenza della Sojuz MS-16 il 9 aprile. Ne ha parlato anche nella intervista che abbiamo già citato altrove (a proposito di Nauka), dove ha confermato che esiste una trattativa anche con ESA

Fino ad ora, gli europei hanno volato sulla quota della NASA. Ad agosto, abbiamo avviato i negoziati con il CEO dell’ESA Jan Woerner. Vogliono stringere accordi diretti con Roscosmos sui voli dei loro astronauti.

2 Mi Piace

Sembra che la trattativa si sia conclusa. Il posto in più sarebbe uno e sarebbe quello sulla Sojuz MS-17 in ottobre. Pare quindi che si sia riunciato al posto sulla Sojuz MS-18 nel 2021, ma è notizia da verificare.

2 Mi Piace

Sulla MS-18 era prevista Kathleen Rubins. Se perderà quel sedile potrebbe aggiungersi all’equipaggio della CFT-1. Ipotesi mia.

Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it

1 Mi Piace

L’astronauta in questione è Kathleen Rubins.

Ora c’è da capire chi volerà sulla MS-18 al posto di Kathleen.

3 Mi Piace

Effetto Crew Dragon. Sembra che si stia ancora trattando tra Roscosmos e NASA, ma non più per l’acquisto di seggiolini, bensì per la “distribuzione dei passeggeri”. Lo rivela l’agenzia TASS, che riporta una dichiarazione del rappresentante di Roscosmos in Kazakistan, Anatoly Krasnikov:

“Al momento, sono in corso trattative tra la società statale Roscosmos e la NASA sulla fornitura reciproca di posti per i voli verso la ISS. Siamo cioè in una situazione in cui i cosmonauti russi voleranno sulle astronavi americane e i cosmonauti americani continueranno i voli sulle nostre astronavi. È chiaro che c’è davvero un bisogno urgente di questi accordi, visto che è stato introdotto un nuovo sistema di trasporto per consegnare le persone alla Stazione Spaziale Internazionale”

Krasnikov ha anche ricordato che “un certo numero di paesi stanno mostrando interesse nell’utilizzare il sistema di trasporto russo per i voli dei loro cittadini verso la ISS”.

5 Mi Piace

Effettivamente si sta venendo a creare una situazione al quanto particolare. Gli Stati Uniti con la sola Crew Dragon riescono a portare su 4 persone, quelle necessarie per sfruttare al massimo il loro segmento. La Russia, invece, è in difetto di posti letto sulla Stazione rispetto alla capacità di trasporto della Sojuz. Ricordo che le uniche due cuccette dell’equipaggio si trovano nel modulo Zvezda, mentre la Sojuz può mandare in orbita 3 persone alla volta. In questo caso la presenza di Nauka avrebbe fatto molto comodo, perché avrebbe fornito la terza camera da letto mancante.

Adesso per Roskosmos ci sono (almeno) due possibilità concrete:

  1. Far volare la Sojuz con due soli cosmonauti, di conseguenza a costi maggiori;
  2. Sfruttare meglio l’handover (passaggio di consegne) tra due Expedition così da dare la possibilità ad un passeggero pagante un breve soggiorno sulla Stazione, similarmente a quanto successo con Hazzaa Al Mansoori.

Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione!

P.S.: La seconda ipotesi è poi quella citata da @robmastri

3 Mi Piace

Lanceranno Nauka entro giugno anche per questo…

nel frattempo nauka, un russo non riesce a dormire nel modulo orbitale del suo sojuz? il modulo orbitale è stato progettato per ospitare i 3 passeggeri durante il viaggio, quindi deve creare una bella stanza. Ho sentito che i cosmonauti dormivano nell’ATV perché meno rumorosi di zvezda

I cosmonauti “standard” sulla stazione sono diventati 2 solo di recente. Prima era normale fossero 3. La mancanza di una cuccetta dedicata non sembra fosse un problema prima.
Lo scopo di questi accordi credo sia soprattutto poter garantire che la ISS abbia sempre almeno un astronauta in grado di gestire il rispettivo segmento in ogni incremento.
Nell’ipotetica situazione in cui russi e americani viaggiassero sempre con mezzi separati, nel caso la Sojuz dovesse tornare a terra per un’emergenza, non resterebbe nessun cosmonauta a bordo a poter gestire il segmanto Russo. Lo stesso specularmente se la Crew Dragon dovesse tornare prima del previsto, non ci sarebbe nessun astronauta a gestire l’USOS.
Tra l’altro dubito che si stia iniziando ora a parlare di questo accordo visto che (non ricordo chi l’ha postata e dove, sorry) si è già vista una bozza di equipaggi per i prossimi 2 anni di expedition. Probabilmente ora che la Dragon è realtà si va a mettere i puntini sulle i.

2 Mi Piace