Si avvicina la data della ministeriale del 27 e 28 novembre, dove si deciderà il budget ESA per i prossimi 3 anni (2020-2022).
Woerner ieri ha tenuto una conferenza stampa a proposito, dove ribadiva il suo entusiamo per la partecipazione europea al gateway lunare e le sue preoccupazioni per il futuro di Ariane 6 e Vega C in un mercato sempre più competitivo.
Qui c’è un riassunto dell’intervento.
Il budget proposto per i prossimi 3 anni è di 12,5 miliardi di euro. La gestione finanziaria di ESA e NASA è completamente differente è può portare facilmente a confusione. Semplificando molto, la proposta è in concreto il budget minimo sul quale ESA può contare per i prossimi tre anni. I contributi a ESA aumentano sempre rispetto alla triennale prevista a causa di collaborazioni extra e contributi volontari delle singole nazioni. Ad esempio, la ministeriale del 2016 aveva approvato per il triennio 2017-2019 solamente 10,3 miliardi di euro, ma già da solo il budget di quest’anno, 2019, è stato di 5,72 miliardi di euro. Inoltre rispetto alla NASA, l’ESA offsetta dal budget quello che le singole nazioni contribuenti operano in casa, ad esempio le cose che fa ASI per conto suo e poi rientrano in un programma ESA, non vengono contate nel budget. Giusto per paragone, il budget proposto per la NASA nel 2020 è di 21,5 miliardi di dollari (19,3 miliardi di euro).
La conferenza stampa dopo la riunione di giovedì sarà in livestreaming alle 14:00, finalmente sapremo tutto quello che succederà per i prossimi 3 anni, non come quelli della NASA che stanno a litigare sul budget per mesi ogni anno, qui da noi in Europa hai due giorni di tempo, o accetti o rifiuti!
Dalla BBC Jonathan Amos, corrispondente scientifico di BBC, sì dilunga sulla scelte spaziali post Brexit dell UK. Infatti, nonostante il Regno Unito faccia parte dell’ ESA, dopo la Brexit tutti I programmi che afferiscono alla commissione europea (Columbus, Galileo, Sentinel e altri) dovranno essere ridiscussi, in particolare la parte finanziaria e le ricadute industriali relative. Si parla di un incremento di finanziamento all ESA da parte del UK…
Il budget approvato è 14,39 miliardi di euro, di cui 12,45 per i primi tre anni e 1,94 per operation di quarto e quinto anno. Sono tutti contenti. Wörner soprattutto. Il più alto budget di sempre.
Leggo molto entusiasmo nelle notizie, ma bisogna vedere cosa succede nei prossimi anni. I miliardi promessi sono il budget obbligatorio che gli stati si sono impegnati a finanziare, totale annuo circa 4,15 miliardi di euro annui per i prossimi 3 anni. Spesso l’ESA conta anche su contributi volontari delle nazioni, aggiuntivi rispetto al budget obbligatorio. Nel 2019, ad esempio, il budget totale, obbligatorio più volontario, è stato di 5,72 miliardi di euro. Se c’è una trasformazione da volontario a obbligatorio, non siamo migliorati di molto, anzi staremo a vedere se l’aumento c’è stato effettivamente. Se i contributi volontari arriveranno copiosi come gli anni passati, allora possiamo festeggiare. Non ho trovato nemmeno una news che ha fatto questo conto. Spero di essermi sbagliato nella valutazione sinceramente. Per ora festeggiamo quello che è arrivato .
Ogni volta che leggo notizie riguardo alle future assegnazioni volo di Astronauti ESA, non posso evitare di fare un riepilogo della situazione di quelli ancora in servizio (tutti Shenanigans):
Parmitano, Gerst, Cristoforetti e Pesquet hanno svolto o hanno in programma (più o meno ufficialmente) 2 missioni di lunga durata.
Peake ne ha svolta una ma avevo letto che era entrato in una sorta di “periodo sabbatico” durante il quale avrebbe svolto prevalentemente attività di divulgazione per ESA.
Maurer è stato aggiunto in seguito al gruppo ESA-3 ed è in attesa di prima assegnazione.
E il “povero” Andreas Mogensen? Ha svolto “solo” una missione di breve durata nel 2015 per una coincidenza di avvicendamenti equipaggi/Soyuz e poi non ne ho più sentito parlare.
Per la 2, è una stima fatta tanti anni fa, quindi era reale, nel senso che era la migliore previsione realistica con i dati a loro disposizione a quei tempi e non era una stima propagandistica. Non può dire nessuno se dall’anno prossimo inizierà la prossima selezione di astronauti, dipende da tantissime cose, anche dall’esito della CR in corso in questo momento negli USA.
Ho sentito che nel budget sono stati incorporati anche i soldi per ESPRIT e un hab europeo per il Gateway. Qualcuno ha qualche dettaglio extra a riguardo?
Credo che la decisione più significativa di questo consiglio ministeriale sia stata quella di approvare lo sviluppo di EL3 - ESA European large logistic lander -
Ammetto che non comprendo bene che fase sia “sviluppo approvato” e se di fatto qualcuno stia già lavorando sull’oggetto; ma intanto c’è una Call for Ideas (che si sta per chiudere: il 3 Luglio)
Non credo, o almeno in un certo senso sì, ma le cose evolvono.
La fase di studio del 2010 è evoluta nel 2012 con una fase di test del motore della navicella ATV (il vecchio cargo europeo della ISS) in ambiente lunare:
Poi credo che la storia sia andata in pausa per concentrarsi su un progetto più grande (è solo una mia opinione osservando alcuni documenti), nel 2015 già si parlava di Heracles:
Poi è entrato a gamba tesa Artemis e le ambizioni si stanno allargando, ed ecco EL3. Questi cambi di idea quinquennali non sono un semplice spreco di risorse, la maggior parte degli studi precedenti si riciclano, migliorano e si sfruttano nuove partnership (e le date si posticipano).
In realtà EL3 è una parte di Heracles, di fatto quella indipendente dal Lunar Gateway. Si parla infatti di accesso indipendente alla Luna (sia pure “Cargo”)
Heracles infatti prevede(va ?) anche un Lunar Ascent Element (per fare la spola, credo) ed era mirato ad un progetto di Sample Return (di dubbia utilità, a mio avviso)
“Examples of what could be proposed include robotic exploration of lunar caves, telescopes on the far side of the Moon, searching for water ice or producing useable products from resources on the Moon.”