È come il “teorema dei due carabinieri” o “Achille e la tartaruga”
Nauka lancerà ma Rogozin farà un numero infinito di annunci e rettifiche
È come il “teorema dei due carabinieri” o “Achille e la tartaruga”
Nauka lancerà ma Rogozin farà un numero infinito di annunci e rettifiche
Abbiamo una data per la partenza!
Roman Khokhlov, vicedirettore generale del Centro di produzione di Khrunichev, ha aggiunto che il modulo verrà inviato da Mosca al cosmodromo il 6 agosto e che la preparazione successiva richiederà nove mesi.
Ha aggiunto ad una dichiarazione alla stampa di Rogozin che ha ribadito che il lancio è in programma per l’aprile 2021
La cosa comincia a prendere piede tra i media. Anche la televisione Россия 24 ne ha parlato
Scusate la volgarità ma se si rimangiano una roba “a una settimana” allora ce ne usciremo con “No Maria,
io esco!”
Anche perché se si spedisce si spera che la preparazione non abbia intoppi (covid permettendo)
Una bella carrellata di fotografie ravvicinate di Nauka da parte di Katya Pavlushchenko.
Due corrispondenti dell’emittente radiofonico Komsomol’skaja Pravda hanno avuto la possibilità di dare uno sguardo più da vicino di Nauka e per la prima volta sono state diffuse anche le fotografie degli interni.
Visuale del modulo dal lato in cui attraccheranno le Sojuz e Progress. Lì in fondo invece il portello comunicante con Zvezda.
Fotografia nel verso opposto
Qualcuno è interessato al bagno?
Uno sguardo nella parte terminale di Nauka, quella rivolta a nadir. Qui si trova sia il portello per l’aggancio dei veicoli spaziali e moduli, ma anche l’airlock per le ricerche scientifiche e un oblò. Se la traduzione automatica è corretta, questa zona può essere utilizzata per uscire all’esterno della Stazione, visto che è isolata dal resto di Nauka con un boccaporto.
Ecco la parte di cui stavo parlando vista dall’esterno
Il cono di aggancio delle Sojuz/Progress (forse)
Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it
Grazie Vincenzo per l’articolo .
Ci voleva un piccolo riassunto attualizzato, visto il percorso “ad ostacoli” di Nauka.
Bravo
La tecnologia presente nel modulo e’ ancora quella degli anni 90 o e’ stata aggiornata?
Dalle foto sembra veramente di assistere ad un tuffo nel passato
Nella terza foto, sulla sinistra in quella sorta di scaffalatura c’è parecchio spazio vuoto.
È, come penso, lo spazio riservato agli esperimenti? Esistono delle misura “standard” relative alla dimensione degli strumenti necessari per gli esperimenti a bordo?
Tieni presente che quel che vedi è ancora lo “scheletro” di Nauka, insomma contiene soltanto il minimo indispensabile, anche perché così è già parecchio pesante. Una volta che il modulo avrà raggiunto Bajkonur si procederà con l’installazione dei componenti mancanti, coperture esterne protettive, pannelli fotovoltaici, attrezzature interne. Anche il fatto di avere il modulo spoglio ha facilitato i tecnici con il collaudo dei sistemi principali. Inoltre Nauka è stato parzialmente smontato proprio in previsione della sua spedizione a Bajkonur, non escludo che abbiano fatto un pre-assemblaggio generale.
Ti cito espressamente quanto scritto nel link in descrizione alle fotografie:
Per quanto riguarda gli spazi per la strumentazione scientifica sono standard, quindi non ci sarà nessun problema in orbita cambiare posto ad un esperimento oppure inserirne uno nuovo.
Invece interessante questo aspetto riguardo il portello di attracco inferiore di Nauka:
Teniamo anche conto che in Nauka ci sarà una cuccetta per dormire, per cui eventuali spazi che ora vediamo vuoti si farà presto a riempirli.
E’ in corso l’imballaggio! (data la forma non aereodinamica non sono i fairing veri, senza dire che il modulo verrà completato a Bajkonur).
Per l’installazione di Nauka sono previste ben 11 EVA!
Zak ha fatto un riepilogo delle attività di ogni singola uscita, ma purtroppo è contenuto per insiders.
Volendo queste 11 EVA si possono suddividere in 5 gruppi:
Comunque i tecnici di Roskosmos hanno detto che Nauka è già “pronto all’uso” e che può operare subito dopo che si sarà agganciato a Zvezda.
11 EVA è un numero spropositato. Non è certo il primo modulo che costruiscono i russi e tutti i precedenti (anche pre-ISS) non ne hanno richieste così tante. Sono sorpreso.
Sicuramente è un numero da prendere con le pinze e l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Come successo con AMS-02 avranno preferito spalmare il più possibile i compiti, poi ovviamente l’abilità dei cosmonauti e l’efficacia dell’addestramento ricevuto farà la differenza per essere davanti alla tabella di marcia. A dirti la verità l’aver diviso le 11 EVA in gruppi non sembrano poi così tante! Di lavoro sembra essercene.
4 minuti di immagini di Nauka (l’accento giusto è Naùka, neh?) aprono l’ultimo “Космическая среда” (notiziario di Roscosmos) del 5 agosto 2020.
Naturalmente un piccolo ritardo ce lo aspettiamo no?
Sembra che le ferrovie russe abbiano confermato la disponibilità del trasporto speciale (dal centro Khrunichev di Mosca al cosmodromo) per il 10 agosto.
Scusate ma qui servirebbe Guzzanti con gli “spingitori di Nauka”
Risposte a tanti “perché” di questa storia infinita (Google translate mi fa capricci però!)