Anche Amazon avrà la sua costellazione di satelliti

Si condivido, gia oggi le spie e l’intelligence usano connessioni satellitari per non lasciare traccia alcuna negli apparati di rete degli operatori locali. E poi non credo che Musk metta in piedi tutto questo per vendermi la connessione a me :slight_smile:

Se si vuole azzardare, l’intero progetto potrebbe essere segretamente approvato dalla NSA, cosi facendo gli USA si ritrovano una rete privata mondiale costruita non coi soldi dei contribuenti ma dal mercato/spacex. Ok, ho visto troppi film di fantascienza lo so…

Forse guardando anche alla guerra in corso fra USA e Huawei per il controllo degli apparati di rete (ISP Networking e 5G) mondiali si intravede quale possa essere un altro scopo di una costellazione di satelliti che copre il globo intero anche con velocita e prestazioni risibili.

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Per piacere, evitiamo i voli pindarici…

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21 posts were split to a new topic: Costellazioni satellitari per servizi di rete

Vi segnalo un articolo su AWS Ground Station, la parte “terrestre” dell’iniziativa di Amazon.

Two ground station installations are open for business in Ohio and Oregon, in close proximity to AWS data centers, and Hawthorne says the program is on track to have 10 more stations online by the end of the year. […]
Eventually, AWS expects to drive down the cost of satellite control services by as much as 80%. But the pace of progress depends on a range of factors, including site selection and construction as well as regulatory approvals.

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Hawthorne è Shawn Hawthorne. Leggendo solo il trafiletto pensavo a Hawthorne come SpaceX.

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Nuovo articolo di Giacomo Zanardi pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Da un articolo (non so quanto di parte) sembra che Amazon abbia sviluppato un’antenna lato clienti che permetterà di avere 400 Mbps. Non c’è alcuna informazione sul primo lancio di satelliti.

Inoltre i satelliti potrebbero essere lanciati anche dal altre aziende, ovviamente con la preferenza di Blue Origin.

Anche perché Bezos non detiene il controllo totale di Amazon e Blue Origin non è parte di Amazon a differenza di Musk/SpaceX. Punteranno a ridurre i costi e a lanciare velocemente, anche perché probabilmente si troveranno a competere con Starlink e probabilmente anche OneWeb già in servizio.
Sicuramente Bezos farà ad Amazon un buon prezzo per lanciarne la maggior parte.

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I primi nove lanci verranno infatti effettuati da un Atlas V.

Non ci sono informazioni sul valore del contratto, sulla durata, sulla partenza nè quanti satelliti verranno rilasciati in ogni lancio.

Dal momento che l’adattatore dei satelliti è progettato per essere utilizzato su numerosi veicoli, non è detto che ULA lanci il primo batch di satelliti.

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Comunque è strano che il lanciatore scelto sia l’Atlas V. Con Il Vulcan dietro l’angolo ad un costo inferiore, faccio fatica a capire questa scelta. O ULA/Amazon prevedono che non sia possibile produrre abbastanza Vulcan in tempo (Probabilmente a causa dei pochi motori che Blue Origin riuscirà a produrre inizialmente), oppure ULA ha fatto uno sconto fine vita per gli Atlas V in modo da smaltire gli RD-180 rimanenti.

Blue Origin con il suo New Glenn non è stato scelto probabilmente perché in ritardo, ed Amazon non può sicuramente aspettare la fine del 2022 / inizio del 2023 per iniziare a lanciare.

SpaceX con i suoi Falcon sicuramente off-limits per non favorire un competitor, ma non escludo che si affidino anche a loro, magari più avanti anche con Starship, se la deadline della FCC si avvicinasse troppo e non avessero altra scelta.

Interessante anche come, a differenza di Oneweb, i lanciatori extra-USA non siano stati scelti, dato che a quanto ne so ci dovrebbero essere varie opzioni più economiche dell’ Atlas V.

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

Verizon collaborerà con Amazon per usare Kuiper per espandere le reti 4G/LTE e 5G.

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Capisco il motivo di non scegliere Starlink (competitor diretto attuale) ma mi sarei aspettato che per queste cose Oneweb fosse la favorita visto che ormai hanno una costellazione che è per oltre metà completata e non intendono servire direttamente al cliente finale.
Kuiper oltre ad essere ben indietro rispetto agli altri due, sarà comunque un competitor diretto anch’esso di Verizon visto che se non ho capito male offriranno servizi direttamente ai clienti. Strana scelta…

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Come spesso capita Amazon puo’ permettersi di entrare in un mercato facendo grosse perdite con prezzi molto competitivi e non credo che qui sia andata tanto diversamente.

Durante una conferenza è stato mostrato un motore dei satelliti Kuiper in funzione.

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Allo Space Symposium, durante un panel, è stato comunicato che il costo dell’attrezzatura lato cliente è ben al di sotto di 500 dollari e pensano di spingersi anche a prezzi più bassi.

I satelliti della costellazione sono più grandi di quelli di altre costellazioni operanti a quota più bassa e quindi Amazon necessita(va) di vettori nuovi, più grandi e quindi più economici.

Nel frattempo i satelliti sono nella fase di qualificazione dei prototipi.

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  • La società prevede di iniziare a fornire servizi beta a “grandi clienti” entro la fine del 2024 in alcune regioni
  • La società ha presentato tre modelli di antenne diverse per dimensioni e prestazioni e costo*
  • La detto che la progettazione interna del nuovo chip, Prometheus, ha permesso ad Amazon di acquisirli a un decimo di quanto costerebbero sul mercato
  • Amazon prevede di produrre 3-5 satelliti al giorno; saranno 3.200* satelliti a fornire servizi beta ognuno dei quali sarà in grado di elaborare fino a 1 terabit al secondo di traffico (uno Starlink invece fa…?)

*: più dettaglii nell’articolo ma non fa paragoni con Starlink
(magari causeranno qualche cambiamento anche nell’offerta Starlink)

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Ma è vero che il primo lancio dei due satelliti di test verrà fatto a giorni?

Sì.

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