Il problema dei detriti spaziali: stato attuale, prospettive e tecnologie

Nuovo articolo di Raffaele Di Palma pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Durante la stesura di questo articolo, ho raccolto diverse fonti e pagine interessanti.
Le riporto qui per consultazioni e approfondimenti.

Ne approfitto per ringraziare di cuore la redazione tutta, articolisti e revisori per l’aiuto.

- Risorse sulla FCC Space Debris Rules

(consigliato l’ascolto dell’intervento di John Anca)

- Space Fence, Space Force e correlate allo space warfare

https://defpost.com/u-s-space-force-declares-initial-operational-capability-for-space-fence-radar-system/

- Tecnologie e concept per la rimozione dei detriti

http://astropreneurs.space/2019/06/27/2392/

https://www.oneweb.world/media-center/oneweb-and-oneweb-satellites-bolster-commitment-to-responsible-space-with-advanced-grappling-technology-from-altius-space-machines

Studio relativo alle schiume per aumentare la dimensione dei satelliti

Studio relativo alla polvere di Tungsteno

https://www.nrl.navy.mil/news/releases/nrl-scientists-propose-mitigation-concept-leo-debris

- Metodi di Tracciamento e guida

- Altre risorse ed articoli

https://www.nrl.navy.mil/space/eyes-skies-nrl-researchers-tackle-ever-growing-problem-orbital-debris

https://phys.org/news/2020-05-space-junk-problem.amp

Previsioni di produzione di debris sul lungo termine in base al trend di lanci. (pag. 4)

Lista debris prodotti fino al 1996

Interessantissima pagina con Q&A sugli space debris:

Raccolta di altri PDF inerenti alla Space Pollution & Traffic management

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Grazie a @poweruser per questa segnalazione

Ed anche una serie di brevi video educational di ESA sul cleanspace project

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Altro concept che usa una “ragnatela” di schiuma espansa

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Articolo/aggiornamento sulle performances dei microthruster nanoFEEP a bordo del Cubesat UWE-4 sviluppato dalla University of Wuerzburg

E Cubesat che fanno operazioni di prossimità

http://www.parabolicarc.com/2020/07/24/cubesats-get-close-proximity-operation-with-interesting-implications/

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Nuovo articolo di Simone Montrasio pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Per chi fosse interessato, il 2020-09-03T14:00:00Z2020-09-03T16:00:00Z, conferenza online sugli space debris.

C’è un errore nel tweet dello Swiss Space Center, fate fede a quello che dice ESA.

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Richard Duke del Surrey Space Center ai microfoni di MECO per parlare della loro missione RemoveDEBRIS, che ha effettuato 4 diversi test incentrati sulla rimozione e gestione dei detriti spaziali.

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Il 18 Space Control Squadron condividerà i dati sulle congiunzioni con tutta la comunità di tracker globali.

Avete idee su come rimuovere i detriti spaziali? Inviate ad ESA il paper!

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La situazione attuale secondo ESA (anche se Raffaele l’ha descritta meglio :wink: )

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Grazie :blush:

Però anche questo articolo è molto bello ed integra al discorso, il tasso di adesione effettivo alle normative sulla mitigazione.

E poi ha dei grafici molto esplicativi.

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Rilevato un close approach tra due detriti, con percentuali di probabile collisione piuttosto alte.

Si tratta di questi due oggetti

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C’è un modo di seguire gli aggiornamenti sul calcolo della probabilità di impatto? Col passare delle ore dovrebbe cambiare, no?

Si, esatto.

Credo che una volta “agganciati” da quelli di LeoLabs, gli eventi vengano aggiornati con tempestività.

Comunque consiglio di consultare anche la mailing list http://www.satobs.org/seesat/

Non riesco a trovare nessun aggiornamento più recente…
Comunque noto solo l’angolo d’urto, prima pensavo fosse di pochi gradi invece dall’orientazione delle frecce è poco meno di 180°, quindi un frontale praticamente. Una velocità relativa di più 50.000 km/h. IN caso di evento sfavorevole sarà inevitabile che qualche detrito perda istantaneamente energia orbitale e arrivi a Terra nel giro di qualche ora.

Il test ASAT cinese Fengyun 1C 2007 è l’esempio forse più calzante come approccio/altitudine.

Pur essendo con masse minori (circa 800 chili del solo satellite bersaglio a fronte dei circa 2900 di entrambi gli oggetti chiamati in causa adesso), è stato un evento epocale che ancora da dei grattacapi.

https://www.orbitaldebris.jsc.nasa.gov/quarterly-news/pdfs/ODQNv11i2.pdf

La LeoLabs avrà opportunità di osservare poco dopo il close approach del 16.10 (00:56 UTC) grazie ad un loro radar posizionato Nuova Zelanda, sperando di non rilevare la presenza di nuovo detriti.

Il passaggio ha evidenziato la presenza di due soli corpi, fortunatamente. Verrà utilizzata un’antenna in modalità scan per monitorare la situazione, sperando di trovare due soli oggetti, significando che non c’è stata collisione. Grazie @PherosNike per la precisazione.

Di seguito un’animazione delle traiettorie con le relative incertezze.

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Non è ancora avvenuto. Qui dicono che dopo la possibile collisione verificheranno se ci saranno due soli corpi o di più.

L’ironia… La distanza fra i due per il momento è prevista essere di 12m con +18m / - 12m di errore, ma tadaaa! Vien fuori che Parus ha un’asta di 17m che sporge. :joy::sob:

Vedo ora che non era stato nominato il satellite prima in questo topic. Metto il tweet.

https://twitter.com/planet4589/status/1316435788108910592?s=19

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