Hayabusa 2: ritorno a casa

Confermo, e la stella brillante in basso è la mitica Alfa Centauri

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O almeno così dice Stellarium, mai avuto il piacee di vedere quel cielo!

edit: dev’essere un’emozione notevole vedere quel tipo di stella cadente nel posto e momento giusto!

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Ecco la seconda parte del riassunto delle operazioni del team di Hayabusa:
Poco dopo le 2020-12-05T17:30:00Z, la distanza della capsula è iniziata a decrescere rapidamente, mentre contemporaneamente la velocità è aumentata fino a raggiungere un massimo stimato in 11.7 km/s. Alle 2020-12-05T16:05:00Z la sonda era ad una quota inferiore di un satellite geostazionario, che orbita a circa 36000 chilometri dalla superficie terrestre.

Tre eventi in rapida successione sono poi seguiti: l’ingresso in atmosfera, ad un’altezza di 120 chilometri, era 2020-12-05T17:28:27Z, la conferma di emissioni luminose da parte della capsula 2020-12-05T17:29:00Z ed infine un beacon radio da parte della capsula, ricevuto 2020-12-05T17:32:00Z.

L’orario di atterraggio previsto spaziava 2020-12-05T17:47:00Z2020-12-05T17:57:00Z. Dopo aver ricevuto un segnale da parte della capsula atterrata, è stato triangolato ed infine un elicottero è partito 2020-12-05T18:17:00Z per localizzarla fisicamente. L’individuazione è avvenuta 2020-12-05T19:47:00Z.

Nonostante le comunicazioni con le antenne fossero state interrotte per la troppa vicinanza della sonda con la Terra, 2020-12-05T18:15:00Z è stata stabilita una connessione con l’antenna di Goldstone.

Alle 2020-12-05T19:31:00Z tutte le operazioni relative al rientro delle capsule sono terminate alla perfezione. Lo step successivo è relativo alle fasi di osservazioni della Terra e della Luna con gli strumenti scientifici.

Il link visibile nel riassunto precedente dovrebbe essersi aggiornato anche con i nuovi eventi, in ogni caso lo lascio qui.

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Video riepilogativo del rientro e recupero.

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Il video della conferenza stampa (ancora in corso in questo momento)…

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Nuovo articolo di Luca Frigerio pubblicato su AstronautiNEWS.it

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L’aereo che trasportava la capsula da Woomera è atterrato all’aeroporto di Haneda 2020-12-07T22:20:00Z.

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Si sa perché il tecnico fosse badato da artificiere?
In caso qualche bullone esplosivo non si fosse attivato?

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Ho pensato che fosse per un remoto pericolo di implosione della capsula, che dev’essere sotto vuoto.
Una volta posta nella cassa da trasporto evidentemente non c’era più pericolo. Ma è solo una mia supposizione.

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Non so se sia già stata postata, ma per chi è appassionato di patch la può comprare sul sito dell’agenzia spaziale australiana.

mmm non mi sembra la patch della missione, vedo che hanno altre patch, forse più materiale didattico/per bambini?

Perdonatemi. Non è la patch della missione ma è una patch dedicata al momento dell’atterraggio, ed è la versione australiana. Il sito non è quello dell’agenzia, ma di un sito esterno.

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2020-12-14T08:00:00Z la capsula è stata aperta. Non appena possibile JAXA informerà sullo status del contenitore.

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Credo che le mie conclusioni sulle prime immagini arrivate da Jaxa siano corrette

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Non ho avuto, e non ho, il tempo che vorrei per seguire bene la misisone di Hayabusa.
Ma ho un dubbio, e forse qualcuno lo sa.
Nelle analisi dei campioni si intende conservare l’ambiente dell’asteroide? Penso a vuoto e temperatura; se hanno “semplicemente” riportato a terra una capsula non controllata termicamente, ammesso che all’interno abbia mantenuto il vuoto, gli eventuali composti volatili saranno evaporati per la diffrenza di temperatura.
Oppure si pensa si analizzare solo la parte solida del campione? Penso a corpi come le comete, composte per la maggior parte di gas congelati.

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Del tutto a naso, conservare la temperatura del luogo di raccolta mi sembra molto difficile. Forse se il contenitore e’ pressurizzato possono analizzare gli eventuali volatili presenti all’interno allo stato gassoso, che se non c’e’ stata contaminazione con l’atmosfera terrestre non possono che venire dal campione originale. Ma sono pure supposizioni.

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Ho ipotizzato anch’io la stessa cosa. Vedremo quando usciranno i primi paper.

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Dubito che la superficie di Ryugu avesse composti volatili. Al massimo potevano essere nel sottosuolo.

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Sì, ma se non sono volatili a 80 K magari lo diventano a 300 K. Non pesnavo solo a CO, N2 e simili, ma molecole più complesse. Ci avranno pensato sicuramente, quelle sono più interessanti della parte geologica, secondo me.

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Più facile a dirsi che a farsi anche volendo. Comunque i campioni devi metterli in qualcosa che li analizzi. Avendo quantità comunque minime avere risultati affidabili su sostanze volatili non è semplice. Forse (speculo speculo) condensare è possible. Per certo non è possibile mantenere le condizioni termiche, e ugualmente il campione ha subito uno stress termico al rientro. Ammesso e non concesso che ciò non possa avere compromesso qualche caratteristica in maniera irreversibile, è comunque possibile riportare il campione ad una temperatura e pressione simili a quelle originali. Difficile è compiere analisi chimico-fisiche in quella condizione