Le PDU sono dei “blocchi” attraverso i quali passa l’energia per il modulo di comando e il controllo di questa energia per la pletora di sistemi che vanno ad alimentare. C’è ne sono 2 nel CMA e 6 nel modulo di comando. Siccome le unità sono già state testate molteplici volte, il problema può riguardare anche qualcosa che non è lato hardware ma software.
In ogni caso stando alle parole NASA si tratta di un canale di ridondanza (di un sistema). Quindi anche nel caso in cui si decidesse di separare il CM dal modulo di servizio, si dovrebbe sostituire un solo componente e non tutta la PDU. Essendo di ridondanza potrebbero persino decidere di volare cosi, essendo questo un volo di test. Ovviamente solo NASA e LM sanno qual’è la vera entità del problema e quale azione intraprendere.
Il fatto che stiano continuando le operazioni di closeout, fa ben sperare sul fatto che la cosa sia risolvibile senza dover riaprire tutto.
Intanto la NASA comunica che hanno installato la “forward bay” che proteggerà i tre paracadute principali per tutto il volo fino all apertura degli stessi.
Sono d’accordo ed è per questo che la stima di 4-12 mesi mi sembra assurda.
Onestamente non credo che alla LM non sia stata prevista (by design) la possibilità di sostituire le PDU singolarmente, anche se (per esserne certi) bisognerebbe vedere la loro lista di requisiti al livello di sottosistema, in base ai quali sono state stilate le varie DVCM (Data Verification Control Matrix) con le quali sono state poi condotte le varie campagne di test.
Durante la conferenza per Artemis III , la NASA ha confermato che il problema al canale di una delle PDU non rappresenta motivo di delay per il volo di Artemis I.
Al Johnson Space Center è arrivato un simulatore della capsula Orion per permettere agli astronauti del Team Artemis, agli ingegneri e ai controllori di volo di fare pratica durante i vari scenari per le missioni del programma. Gli interni presentano i display, i sistemi di controllo e i posti a sedere proprio come saranno disposti al momento della partenza con equipaggio.
La capsula Orion per Artemis 1 è pronta ad essere spostata dal suo supporto. Ora il responsabile della capsula è il team del NASA Ground System del KSC.
Mentre a Michoud inizia a nascere il terzo Core Stage, nello stesso colossale edificio inizia a compiere i suoi primi passi anche Orion 3. Completata la saldatura dei tre pannelli conici del “pressure vessel”. Seguiranno altre saldature che porteranno a unire in un pezzo unico tutti i pannelli che compongono Orion.
Condivido questo video di ESA e Airbus in cui oltre alle varie informazioni si possono osservare il modulo di servizio 2 e 3. Come viene detto (e si vede anche) ESM II è praticamente completo. Cablaggio terminato, serbatoi installati e i motori per il controllo dell assetto sono in posizione.
In stato ben più embrionale si trova ESM III, che è stato portato a Bremen da poco. Si può vedere che all’interno della struttura di sostegno, è stato installato ben poco. Si notano i pannelli neri (neri perchè fatti in CFRP) o “wall panels” ai quali verranno agganciati 11 km di cablaggio dell’ European Service module.
ESA firma con Airbus un contratto da 650 milioni di euro per costruire altri tre European Service Module. Si tratta di ESM-4 5 e 6. Questo elemento strategico per Orion e il programma Artemis consentirà ad ESA di portare astronauti dell agenzia a bordo di Orion.
Scusa @SaturnPower ma… ESA ha firmato con Airbus fino Artemis 6… ma NASA non mi risulta abbia firmato con Boeing per SLS fino al 6 (e non ricordo per Lockheed con Orion)
Ricordo male?
Qual’è lo stato dei contratti americani?