Lunar Starship

Ma vi chiedo una cosa.
Alla luce della costruzione della Moon ship, e delle specifiche che dovrà avere ( impiego per l’atterraggio su un corpo celeste dalle caratteristiche gravitazionali ed ambientali della luna, operatività nello spazio,senza l’esigenza di rientrare sulla terra,quindi niente scudo termico,per esempio) come vi aspettate cambieranno gli esperimenti di Boca Chica?
Immagino che il dover realizzare la versione lunare della Starship come compito principale,avrà delle conseguenze sui test ed i prototipi che vengono periodicamente testati su quella spiaggia.
Sbaglio?
Cosa vi aspettate di vedere a Boca Chica nei prossimi mesi?

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Ma il mestiere di NASA è promuovere l’innovazione
Inoltre il modello tradizionale (Apollo) ha dimostrato di non essere riducibile ad un economia di scala conveniente
Se LS fallisse lo sviluppo si dovrebbe trovare qualche altra soluzione originiate che al momento mi sfugge (e mi pare sfugga un po’ a tutti)

Ciao archipeppe, noto che anche tu hai come l’impressione che questo renderebbe più breve la vita operativa di Orion/Sls in quanto subentrerebbero altri sistemi di lancio come starship e moonship all’interno del programma Artemis. Secondo te sarebbe possibile, che dopo qualche lancio di Orion verso la luna, con docking al Moonship (o al lunar gateway…anche se non mi immagino sin da subito un docking con solo il PPE del LGO alla mastodontica Moonship) il sistema di Nasa venga totalmente soppiantato da SpaceX?Voliamo un po’ con la fantasia: Artemis 3 così composta:veicolo di lancio SLS block1, rendez vous in orbita lunare e poi docking con Moonship/LGO, discesa sul nostro satellite ,risalita ,docking e trasferimento equipaggio alla Orion che ritorna sulla terra. Artemis 4 ripete la medesima cosa,ma nel frattempo Starship inizia a fare voli (e non sto includendo l’ipotetica missione DearMoon)Terra/Luna…a cosa servirebbe a quel punto il “taxi” Orion e il suo veicolo di lancio totalmente sacrificabile?Stando a questa ipotesi, che rientra perfettamente nel campo delle congetture verrebbe da pensare che con la scelta di SpaceX quale partner, Nasa abbia già deciso di non spingersi troppo in là con Orion ed SLS…forse per arginare eventuali disastri economici e costi in salita esponenziale difficili da contenere?Chissa… Credo però che ,anche io come te, scegliendo Dynetics e il suo lander “tradizionale” saremmo andati incontro a un profilo di missione perfettamente integrato con Orion+SLS block 1/1B mentre ora la situazione è decisamente diversa.

Tutte e tre le proposte necessitano di lanci multipli, e gli altri mezzi anche di manovre di rendez vouz multiple per comporre il trenino spaziale del veicolo di sbarco.

Paradossalmente la soluzione di spacex è risultata essere la più semplice, sempre in termini relativi.

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Per un po’ di mesi cambierà poco perché in ogni caso SpaceX dovrà portare avanti il programma Starship e superheavy, in quanto Lunarship, avrà bisogno di Super Heavy, e di Starship in versione Tank, che dovrà riatterrare con tutte la manovre che abbiano visto, per essere recuperato.

Questa assegnazione potrà portare maggior impegno e spinta a tutto il programma, questo si (anche se già stanno forzando molto i tempi), e a breve inizieranno a realizzare qualcosa di più concreto del mokeup di LunarShipper

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Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Io non avevo capito che fossero 3 miliardi solo. Per la fase A, ovvero 3 anni!

La cosa si fa ancora più interessante. Io non ci credo che ce la fanno, mi sembra impossibile anche con 3 miliardi di dollari… ma se ce la fanno… :scream:

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Ma quindi verso il gateway ci saranno sia starship che dragonXL?

Vero sì nel senso che i contratti sono stati firmati, ma quello di DragonXL deve ancora diventare operativo.

Perché ti limiti alle Starship con equipaggio? L’interesse di mercato già c’è, space force, luvoir, moon lander, tanker, starlink. Poi mi immagino che qualche missione del CLPS la faccia pure, oltre che a qualche missione in LEO. È un mercato sufficiente per la produzione in serie.

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Piu’ la richiesta di pagamenti anticipati sui lavori da eseguire, che viene indicata come non accettabile in quanto espressamente non prevista dal bando.

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La scelta della NASA mi ha piacevolmente sorpreso.
Come avevo detto, mi aspettavo che si decidesse di non decidere, anche perché questa era la volontà del Congresso, chiaramente espressa sottodimensionando il relativo finanziamento.
E infatti le proteste (probabilmente sterili) sono state immediate. L’accusa è quella di aver voluto legare le mani al prossimo amministratore della NASA prima della sua entrata in carica.
Proteste che credo sterili perché la scelta è inattaccabile sia dal punto di vista amministrativo che da quello tecnico.

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Si, anch’io per una volta (spesso critico con la Nasa) devo dire che devo fare loro i complimenti per il coraggio. Non so perche’, ma ho anche la sensazionr che qualcuno abbia voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di Boeing. Finanziando SS, se il progetto dovesse poi funzionare, si accorcia ancora di piu’ la vita operativa di SLS

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Il coraggioso documento della NASA indica chiaramente che l’unico motivo per chi la soluzione di Blue Origin & Co non è stata scelta come backup di SpaceX è la mancanza di fondi.
Questo mi fa ritenere probabile un “ripescaggio” della proposta in un modo o nell’altro.
Come backup.
Entrambe le proposte sono state giudicate “accettabili” (la mera sufficienza), ma per motivi molto diversi tra loro.
Quella di SpaceX perché i grossi benefici sono bilanciati da rischi non indifferenti (chiaramente descritti), quella di Blue Origin perché non scalabile e quindi mediocre.
Le soluzioni del tipo “Apollo dopato” non sono infatti “predisposte” a supportare la successiva fase (costruzione di una base lunare) se non dopo una profonda riprogettazione giudicata (direi correttamente) rischiosa e costosa.
Quindi la soluzione ha un senso (a mio avviso comunque limitato) nel caso di “fallimento” della proposta “SpaceX”.
La proposta di Dynetics è stata addirittura giudicata insufficiente (“marginal”) perché si nutrivano dubbi sulla capacità di soddisfare i requisiti richiesti senza una revisione del progetto… Giudizio piuttosto pesante

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Concordo
Direi che con questa scelta, se sarà coronata da successo, SpaceX sostituisce Boeing & Co come Prime Partner della NASA.
SLS continuerà fino a quando SH + SS (dobbiamo trovargli un nome !!!) non sarà “human rated”, quello che, a mio avviso, è il maggior rischio tecnologico del programma Starship.
Il documento della NASA, mostra anche interesse per le ambizioni marziane del programma…
Con buona pace dell’idea che NASA e SpaceX siano competitor :relaxed:

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Da persona non del settore, provo a dire la mia, ben sapendo che potrebbero essere banalità per alcuni.

  1. NASA con questa scelta ha messo il piede in due staffe. La prima, più tradizionale, è quella di SLS + Orion. Ormai in fase avanzata, ha però pagato lo scotto di operare in maniera tradizionalista, ovvero costi alti e tempi biblici.
    Scegliendo SS si è allontanata sia dai partner “tradizionali” (intesi come modalità di lavoro, non come nomi) che dal punto di vista dell’architettura del sistema. Ovvero, da ora in poi, la NASA ha due modalità alternative di approccio alla luna: Gateway+SLS-Orion E Gateway+SH-SS.
    Inoltre, viste le specifiche di SS, esiste pure la concreta possibilità che SS possa essere complementare al Gateway.

  2. NASA aveva lanciato il concetto di riutilizzabilità con lo Shuttle. Ora ha apprezzato ed abbracciato la riutilizzabilità dei prodotti SpaceX e tra tre giorni 4 astronauti andranno sulla ISS con razzo e navetta usati. SpaceX ha abbracciato appieno il concetto e l’ha addirittura portato all’estremo. Quindi…

  3. SS non è solo un modulo di atterraggio, ma sarà un sistema in grado di fare la spola con la Terra portando rifornimenti, portare equipaggio e attrezzature, riportare indietro materiali e, perchè no, fare le manutenzioni al gateway, magari portando nella sua pancia una vera e propria officina. Ovviamente è tutto da dimostrare, ma il plus offerto dal sistema SH+SS, se funzionerà, sarà innegabile.

Il messaggio lanciato dalla NASA è chiaro per tutti. NASA è il volano, se l’industria crede nella space economy, si dia da fare. Quindi SE SLS-ORION + Gateway + SH-SS saranno operativi avremo un avamposto e due sistemi di trasporto in funzione ed in competizione. Se l’industria spaziale riterrà utile investire nel lander, lo farà.

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Ma che voi sappiate sono in programma esperimenti di rifornimento carburante tra veicoli spaziali in orbita?
Mi pare che questa sia una delle fasi più vitali dell’architettura ( di ogni architettura) per il ritorno sulla luna ed oltre.
Non sarebbe logico aspettarsi dei test in tal senso tra dimostratori ( anche in scala più piccola) in LEO ?

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Non sono a calendario, almeno quello pubblico, ma non mi aspetto che facciano la loro prima prova proprio con il primo dei due voli della fase A di HLS. Direi che molto probabilmente vedremo qualcosa prima.

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Questa faccenda del “rifornimento in volo” è una delle ricadute tecnologiche che maggiormente interessano NASA, DARPA, DoD, USSF, USAF e chi più ne ha…

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Ed entro il 2024 dovrebbero fare due atterraggi automatici sulla Luna? :roll_eyes::rofl:

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