Scusate se l’argomento è già stato trattato ma non trovo informazioni specifiche a riguardo. Mi chiedevo come mai è stato selezionato proprio l’Ariane 5 come lanciatore per il JWST, se ci fossero motivazioni tecniche specifiche o se fosse un semplice accordo internazionale.
È necessario un lanciatore pesante per questo carico ed è stato dato a prezzo stracciato dall’Esa in cambio di tempo di osservazione.
Prezzo stracciato, non saprei. L’ESA coopera a JWST fornendo il lanciatore e buona parte degli strumenti scientifici (quasi tutto NIRSpec e alcune parti di MIRI). In cambio la comunità scientifica europea avrà il 15% del tempo di osservazione di JWST.
Sto preparando una conferenza sul Webb, un intervento di 30 minuti che terrò questo sabato a Saluzzo (CN), per l’8° Barcamp degli astrofili piemontesi. Stay tuned
Mi pare che la cifra concordata fosse un milione per vettore e servizi di lancio, per questo ho detto stracciato. Ok, è vero, c’è anche l’inestimabile valore del tempo di osservazione. Non ho alcuna fonte a portata di mano purtroppo.
Edit: chiedo scusa, l’ESA non addebita nessun costo alla NASA per il lancio, fonte:
Un po’ di materiale rilasciato da NASA per documentarsi sulla missione in tempo per la partenza.
- Il Digital press kit
- Il video: “29 Days on the Edge”, che racconta la complessa serie di dispiegamenti che saranno necessari per aprire il telescopio una volta arrivato nello spazio
- Altro materiale online, come immagini altri video, b-roll e animazioni
Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.
Questo lo avevamo visto?
La mia presentazione sul JWST, all’8° Barcamp dei Cieli Piemontesi, ieri a Savigliano.
Purtroppo l’audio di sala fa pena, e mi è scappato un grosso errore: il punto lagrangiano L2 fa parte, ovviamente, del sistema Terra-Sole, e non Terra-Luna.
La rifarò… come si deve
… Magari in podcast?
perché no… volentieri, è di attualità
In tutte le presentazioni ho sempre visto l’ottica puntare parallelamente allo scudo termico
Ce l’ha un po’ di brandeggiabilità per guardar in su o no?
no, bisogna spostare tutto il telescopio. Esiste un “field of regard” che è la zona puntabile in un dato momento. Vedi https://jwst-docs.stsci.edu/jwst-observatory-characteristics/jwst-observatory-coordinate-system-and-field-of-regard
Martino, anche questo:
Come vedi, per puntare si orienta tutto, mantenendo sempre la struttura nel cono d’ombra dello schermo solare
Grazie, chiaro, quasi tutto, ma…
Mi sfugge ancora una cosa: la zona “field of regard” illustrata in questa figura
non dovrebbe avere i lati dritti e verticali a scendere da dove le corde che indicano gli angoli 85 e 135 incontrano la circonferenza?
leggiti la pagina che ti ho linkato, c’è anche un video divulgativo. In pratica la zona osservabile è un toro.
Si, avevo letto, il toro mi torna, ma dritto, per capirci:
Metti che sia…
Y “Anti-sun”
B 135°
A 85°
La prima volta non avevo visto il video che è in una pagina linkata da quella data
E in un angolino infatti il video mostra il toro “dritto” (00’46’‘-00’53’')
(In quest’ultimo anti-sun sarebbe a destra)
Non capisco perché hanno usato il termine “toro”, sarebbe stato più semplice parlare di una semplice striscia di cielo.
In pratica immaginando di stare in piedi sullo schermo solare del telescopio, questo Field of Regard non sarebbe altro che una fascia di cielo alta qualche decina di gradi e che ci gira intorno a 360 gradi.
Poi chiaramente questa striscia di cielo trasla di circa un grado ogni giorno perché il telescopio segue l’orbita terrestre…
La maggior parte dei quali relativa al dispiegamento di specchi e scudo termico dice Byrne.
Cardiopalma assicurato.
https://twitter.com/ThePlanetaryGuy/status/1455561994380193792?t=zlW4lvyrP7WaFo66nI4DHg&s=19