Protesta ufficiale della Cina all'ONU per Starlink vicino alla stazione cinese

Se il rischio di impatto calcolato secondo le tecniche della Space Force e della NASA supera 1/100000, lo Starlink effettua una manovra di Collision Avoidance. Lo fanno e lo devono fare in quanto parte della licenza con la FCC di Starlink. Le soglie della NASA per la ISS sono le stesse, per cui non penso che la CSS abbia delle soglie tanto diverse.

Per me suona più come “Starlink minaccia la nostra stazione spaziale, per cui verrà vietato sul suolo cinese”

siamo abituati ad um mondo USAcentrico, quando un altro alza la voce c’è sempre qualcosa dietro. “noi” abbiamo fatto ben di peggio che alzare la voce con dei pretesti e continuiamo a farlo

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se così fosse, abbiamo “sporcato” anche lo spazio con le meschine questioni politiche… :frowning: non che non fosse già evidente riguardo alla ISS, per esempio, ma a maggior ragione continuare è un danno serio da un punto di vista concreto, e un profondo dispiacere per tutti noi che da sempre crediamo negli ideali pacifici e costruttivi dell’esplorazione spaziale e della permanenza dell’umanità nello spazio… se questo vi suona un po’ troppo idealista, sappiate che sono una che parla con la Luna… :slightly_smiling_face:

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Ecco rappresentate le due orbite in una gif animata (fonte: https://share.api.weibo.cn/share/271939318.html)
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e
006KfcMNly1gxsqzm751kg30pv0eve87
Posso anche capire che la fase di ascesa dello starlink abbia dei vincoli precisi, ma per la discesa spostare la fase di qualche grado non sarebbe stato difficile.
Quello che la Cina lamenta, sostanzialmente, è la mancata comunicazione delle manovre di Starlink, che già ad agosto erano responsabili per più del 50% degli incontri a meno di un chilometro:


credit: Hugh Lewis, University of Southampton

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Linko di nuovo l’articolo (e non il tweet), perché lo trovo molto interessante.

Per rispondere a Proton, lo spazio è nato con le meschine questioni politiche tra gli USA e l’URSS. Poi con il crollo dell’URSS c’è stato un relativamente breve periodo di dominio incontrastato degli USA, seguito dall’ascesa di altre potenze come la UE e la Cina.

Questo passaggio dell’articolo è molto interessante, io sinceramente non ci avevo pensato:

Musk ha lavorato sempre a stretto contatto con lo stato e con le forze armate statunitensi, per i quali ha lanciato molti satelliti. Non è assolutamente da escludere che lo abbiano fatto apposta per testare quanto fossero reattivi i Cinesi e quanto ci mettessero a manovrare (gli USA d’altronde hanno la possibilità di vedere quasi in tempo reale le manovre orbitali della CSS).

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hai ragione, @Buzz, effettivamente la politica ha contraddistinto fin dagli albori l’esplorazione umana dello Spazio… nulla di nuovo, certamente… sono stata troppo vaga nel mio post, e me ne scuso… :slightly_smiling_face::pray:
grazie di aver linkato l’articolo direttamente!! :nerd_face::+1:

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Non hanno bisogno di questo per impedirne l’utilizzo

Non credo Iridium sia permesso in Cina e non per dinamica di volo ma per semplici aspetti di sicurezza nazionale (non è intercettabile e non usa nessuna stazione di terra)

Si che sono permessi, anzi, proprio China Telecom commercializza il teservizio, e sì che è intercettabile, come tutti gli operatori fissi e mobili (con richiesta della polizia all’operatore, come funziona anche in Europa).

La Cina tendenzialmente non blocca nessun servizio estero che non sia contro le proprie leggi nazionali. Molte multinazionali americane semplicemente non trovano economicamente (o per altri motivi, vedi Wikipedia) conveniente adattarsi alle leggi cinesi.

Non so se Starlink ha già iniziato la commercializzazione in Cina, ma le zone remote utilizzano già dei servizi IoT da satellite per i collegamenti necessari ai servizi. Il servizio broadband satellitare nelle zone remote non è ancora attivo, ma lo sarà tra qualche anno, e tendenzialmente i cittadini (di qualunque nazione) tendono ad affidarsi a provider locali piuttosto che esteri.

Musk in Cina svolge parecchie attività economiche tramite Tesla, nessuna tramite SpaceX. Tempo fa c’è stata una mozione del governo americano che voleva limitare le attività Tesla in Cina, con la scusa che usava tecnologie provenienti da SpaceX e quindi finanziata da NASA e USA, non mi ricordo se la mozione sia stata approvata.

Le limitazioni quindi vengono più da casa propria che dall’estero.

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Quindi è possibile commercializzare un servizio come Starlink che potenzialmente bypassa il Great Firewall?

Stiamo andando off-topic su un thread già scorporato in quanto off-topic.

Comunque, se non viola le leggi nazionali sì, come in tutti gli altri stati del mondo.
Non c’è nessun firewall di stato in Cina. Il Great Firewall è solo il nome occidentale di un framework nazionale per il controllo dei contenuti. Alcuni contenuti in Cina sono bloccati, come in molti stati del mondo (Italia compresa). In Cina si tratta quasi esclusivamente di siti che violano leggi nazionali.

Il blocco vige per lo più per l’utente medio, è solo la rimozione di un aiuto tecnologico per raggiunge un determinato contenuto, ad esempio la rimozione di una entry di un DNS. Un utente con un minimo di conoscenza di networking riesce a navigare ovunque.

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Io credo che non abbiamo tutti gli elementi e le informazioni necessarie per poter valutare se da una parte c’è stata “volontà” di mettere alla prova le capacità di reazione del sistema spaziale cinese o dall’altra una sorta di “avvertimento” agli Americani (e a tutti gli altri Paesi) che la Cina ha ormai un ruolo di peso nelle attività spaziali (o entrambe le cose).

Limitandoci (per modo di dire) agli aspetti puramente tecnici della vicenda, da quello che ho letto nei precedenti post, possiamo dire che:

  • Non conosciamo in dettaglio l’esatta strategia della fase di ascesa orbitale dei satelliti Starlink (e soprattutto dello specifico satellite in questione)
  • Idem per l’altro satellite che era (è) in fase di de-orbiting
  • I grafici riportati ci parlano della quota vs tempo ma non ci dicono nulla sullo stato di salute dei rispettivi satelliti (ad esempio, un satellite può essere rimasto più a lungo ad una certa altitudine per un qualche problema che ha richiesto ulteriore investigazione prima di riprendere la sua fase di ascesa/discesa)
  • Non sappiamo se esiste un qualche canale di comunicazione tra Space-X flight dynamics team e l’analogo team della stazione spaziale cinese
  • I satelliti Starlink hanno (per quanto ne so) una implementazione semi-autonoma nell’algoritmo di controllo dell’AOCS della parte dedicata a manovre anti-collisione. Questa parte può essere anche disabilitata e comunque ha bisogno di input da terra (conjunction data message) per “decidere” autonomamente se eseguire una manovra o no.
    Il punto cruciale è che questa eventuale manovra avviene circa 12h prima della possibile collisione il che lascia alla controparte (chiunque essa sia) quasi zero margine di manovra, arrivati a quel punto, nel caso si sia in dubbio se il satellite Starlink manovrerà o no

Al di là delle considerazioni tecniche ritengo inoltre ragionevole credere che nessuno al livello del personale che lavora alle flight operations, e di Starlink, e della Stazione cinese (e, aggiungerei, di qualunque altra missione spaziale) voglia ignorare i rischi di una collisione quando si presentano e che, semmai, si tenda ad essere sempre conservativi nella sicurezza delle missioni spaziali (in tal senso se la Cina ha voluto principalmente lanciare un monito e un invito a discutere seriamente a livello internazionale una regolamentazione della sicurezza delle attività spaziali, ben venga)

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Potenzialmente come anche no. Ci vuole niente a filtrare il traffico. Credo che anche qui, se gli USA non trovano da ridire (o se tramite accordi paralleli possa sfruttare) musk troverà accordi di convenienza con gli stati esteri filtrando e/o controllando su richiesta.
È business, politica, marketing del consenso, controllo delle masse…tutti i provider filtrano e analizzano i pacchetti, il web è una risorsa mai esistita nella storia per tutti quelli che hanno interesse a controllare e pilotare i consensi, a tutti i livelli.
Siamo in una fase rivoluzionaria nei metodi ma non negli obiettivi che sono sempre gli stessi. Il boicottaggio di huawei è sempre in essere mica per le app di google…
Queste azioni possono essere quasiasi cosa, anche effettivamente test pilotati dalla difesa, lo spazio per qualche ricercatore ed una parte della comunità scientifica sarà anche un luogo di pace e accordi armoniosi internazionali, ma tutto ciò che passa sopra uno stato estero può essere usato per qualsiasi scopo.

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A me sembra un deja vu. Gia’ altri si sono lamentati con argomentazioni simili, i Cinesi non sono certo i primi. L’elefante nella cristalleria ha gia’ fatto alzare altri sopraccigli.

A U.S. Department of State spokesperson said in a statement that the government agreed with an assessment by the Space Force that America “did not estimate a significant probability of collision between the CSS and any Starlink spacecraft.”

La Space Force americana dice che non è stato generato alcun Conjunction Data Message

Diciamo che sarebbe come minimo un po’ strano se gli enti governativi Americani dessero ragione alla Cina contro SpaceX :joy:

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D’altra parte i cinesi con i loro test ASAT che hanno sparso frammenti in ogni dove, hanno perso qualsiasi diritto a lagnarsi.

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Risposta ufficiale degli stati uniti:
V2200346.pdf (190,3 KB)

In cases where a potential collision hazard is calculated, the United States Space Command – through the United States Space Force’s 18th Space Control Squadron – provides relevant analysis to all affected spacecraft operators, including to China, to support their decisions on collision-avoidance manoeuvres.
o Since November 2014, the United States has provided spaceflight safety information to the Government of China, including emergency notifications of high-risk collision hazards between crewed and robotic Chinese spacecraft and other space objects.
o In the specific instances cited in the note verbale from China to the Secretary-General, the United States Space Command did not estimate a significant probability of collision between the China Space Station and the referenced United States spacecraft:
:black_small_square: Starlink-1095 (2020-001BK) on 1 July 2021
:black_small_square: Starlink-2305 (2021-024N) on 21 October 2021

• Because the activities did not meet the threshold of established emergency collision criteria, emergency notifications were not
warranted in either case.
• If there had been a significant probability of collision involving the China Space Station, the United States would have provided a close approach notification directly to the designated Chinese point of contact.
• The United States is unaware of any contact or attempted contact by China with the United States Space Command, the operators of Starlink-1095 and Starlink-2305 or any other United States entity to share information or concerns about the stated incidents prior to the note verbale from China to the Secretary General.

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Risposta formalmente ineccepibile (ma ovviamente non verificabile).
Io spero solo che sia vero, che i cinesi possano essere avvisati dal 18-esimo in caso di rischio elevato di collisione, e che possano contattarlo se hanno bisogno. Sarebbe già un livello decente di comunicazione e cooperazione.
Inoltre l’espressione “…significant probability of collision…” è intrinsecamente generica, dato che centri di controllo diversi possono avere diverse linee guida nel definire un rischio di collisione che vada considerato come “significant” (= considerevole, sostanziale).
Non sappiamo se i valori di ‘radial’, ‘miss distance’ e ‘Probability of Collision’ che per il 18-esimo identificano un serio rischio di collisione (red conjuncion) siano gli stessi per i team di flght dynamics cinesi.
Diciamo che quelli del 18-esimo, che forniscono un servizio gratuito, non si mettono a chiamare gli operatori satellitari per ogni ‘red conjunction’. Magari lo fanno per PoC dell’ordine di 10^-1 e superiori e quindi sta ai centri di controllo di missione avere la giusta ‘sensibilità al rischio’ e prontezza di contattarli, se necessario.

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Dipende ovviamente dalla qualità degli elementi orbitali di cui dispone il 18esimo, ma non solo i cinesi, anche tu puoi essere avvisato di possibili collisioni, proprio dalla Space Force.
https://www.space-track.org/#/conjunctions
(potrebbe essere necessario un account)

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