Per fare una cosa del genere Beck & soci non dovevano limitarsi ad un flyby lunare “lungo” quanto dovevano prima entrare in orbita lunare e poi avviarsi verso una traiettoria che sfruttava la Terra ed il suo pozzo gravitazionale per ottenere il famoso “effetto fionda”.
Il che implicava un dispendio di combustibile notevole considerando tutte le accesioni necessarie per ottenere il vari delta-v.
CAPSTONE gira in modo incontrollato, creando problemi di vario tipo, tra cui anche termici. Alcuni dei problemi sono stati mitigati e si sta arrivando piano piano a una situazione dove si potrà tentare di bloccare la rotazione.
Ci hanno promesso che ci aggiorneranno presto.
Ma ci sono notizie del Lunar Photon, il terzo stadio dell’Electron, che doveva compiere un flyby lunare? Mi sembra sia scomparso dagli schermi da diverso tempo.
CAPSTONE è andata giù un’altra volta il 26 gennaio, non rispondeva più ai comandi. Il 6 febbraio la sonda è ritornata operativa.
Dalla pagina ufficiale commentano con un “CAPSTONE spacecraft demonstrated its continued resilience”. È il secondo incidente da cui riescono a recuperare l’operatività.
Ricordiamo che molte missioni CubeSat nello spazio profondo stanno fallendo. CAPSTONE per ora ha raggiunto tutti gli obiettivi.
Poi sono curioso di sapere come faranno il disposal, non solo per CAPSTONE in sé, ma soprattutto per i detriti del Gateway, che fine faranno? Non è come la ISS che dopo un po’ l’atmosfera terrestre se li tira giù, qui sarà molto più complicato.
Da una prima lettura di questo documento
sembra che l’orbita spazzatura più semplice è quella eliocentrica, ma ci vuole tempo prima di lasciare NRHO, e c’è il rischio che detriti intercettino l’orbita NRHO dopo l’abbandono della stessa e prima dell’arrivo in eliocentrica. Cercherò di approfondire.