[0901-UNM] Ispezione in orbita per il defunto satellite DSP-23

Il Dipartimento della Difesa Americano sta conducendo in orbita un’operazione mai tentata sinora.
Negli scorsi mesi, il satellite geostazionario “Early Warning” DSP-23, lanciato nel Novembre 2007 dal secondo Delta 4-Heavy, ha cessato improvvisamente le operazioni, creando difficoltà nel sistema di difesa degli USA.
Ore, utilizzando i due satelliti MITEX, lanciati in orbita geostazioneria da un vettore Delta 2 nel Giugno 2006, si sta procedendo ad un test che può arricchire il bagaglio tecnologico del Pentagono.
I due satelliti MITEX, relativamente piccoli, erano parte di un programma della DARPA, essi in orbita dovevano testare la possibilità ispettive, avvicinadosi l’un l’altro e
studiandosi con appositi sensori e fotocamere.
Al tempo del fallimento operativo di DSP-23, in Ottobre, questo si trovava in posizione sopra la Nigeria a 8,5° Est, mentre i due MITEX erano uno a Ovest ed uno a Est dello stesso.
In Dicembre, entrambi i satellisi si sono mossi, verso il DSP, che dal momento del fallimento sta scivolando verso Est, di un grado a settimana.
Il primo MITEX, provenedo dall’ Atlantico non ha ancora raggiunto il DSP, mentre il secondo, provenendo da Est, lo ha incrociato ai primi di Gennaio, per poi distanziarsi.
Non si esclude che quest’ultimo inverta ora il movimento, riavvicinandosi al DSP-23.
Il carburante a bordo dei MITEX non è molto, ma dovrebbe durare ancora per un paio di anni.
Questo test, impensierisce le altre potenze spaziali, Cina e Russia, infatti in futuro gli USA avranno la tecnologia per avvicinare i satelliti geostazionari di un potenziale nemico, con le conseguenze del caso.

Affascinante!!

Per la natura classified del satellite immagino non ci saranno molti dati sui risultati…

Come direbbe Spock: Interessante…
Mi auguro per loro di capire cosa può aver mandato in panne un satellite da più di un miliardo di dollari.

Sarebbe davvero bello poter vedere eventuali immagini o filmati, dell’operazione di ispezione. Peccato che tutto, essendo militare, sarà coperto da segreto. :cry:

Una bella impresa, innovativa e un po’ fantascientifica! Peccato che non si vedrà nulla!

Sono gli "inconvenienti! delle missioni militari!La cosa buona, che però verrà negli anni prossimi, è che successivamente all’utilizzo militare, tale tecnica verrà anche applicata in ambito civile e tutto questo a vantaggio dei soldi spesi .

L’idea è buona e potenzialmente interessante.

Da un punto di vista strettamente tecnico dubito che riusciranno a scoprire la causa del guasto semplicemente osservando l’esterno del satellite (salvo collisione con qualcosa o scoppio di un serbatoio)…

Leggendo l’articolo mi suona un po’ strano, forse c’è un errore. Deriva da qualche testo inglese? Ad esempio questa frase:

sembra una traduzione letterale di “operational failure”, ma failure in questo caso significherebbe guasto, non fallimento.

Comunque l’articolo è molto interessante. Piacerebbe anche a me se ne mostrassero l’esito. Però, come al solito, si pensa subito alle possibilità militari, mentre potrebbe avere anche utili sviluppi civili. Magari in futuro…

Veramente è una libera traduzione, la frase “fallimento operativo” è mia. Intendevo dire che il satellite era correttamente in orbita, poi ha cessato di trasmettere e di rispondere alle comunicazioni, da qui non mantenendo più la posizione ha cominciato a “scivolare” verso Est.