Soyuz TMA-01M / Expedition 25 Mission Log

Soyuz TMA-01M

DATI DI MISSIONE
Soyuz: Soyuz TMA-01M
Lanciatore: Soyuz FG
Lancio: 07 Ottobre 2010
Docking: 10 Ottobre 2010
Rampa di lancio: LC1/5
Rientro: Marzo 2011
Call Sign:
Durata: 6 mesi
Altitudine: 225 km
Inclinazione orbita: 51.6 gradi
Equipaggio: Aleksandr Kaleri (CMD), Scott J. Kelly (FE1), Oleg Skripochka (FE2)

Expedition 25

DATI DI MISSIONE
Inizio missione: 02 Ottobre 2010
Fine missione: Dicembre 2010
Equipaggio: 6
Durata: 2 mesi
EVA programmate: 2
Missioni di supporto: Progress M-08M, STS-133
Equipaggio: D. Wheelock (CDTR), S. Kelly (FE3), A. Kaleri (FE1), O. Skripochka (FE2), F. Yurchikhin (FE5), S. Walker (FE6)

Principali eventi
14/10/2010 - Reboost ISS con Progress M-07M
26/10/2010 - Progress M-05M undocking
30/10/2010 - Progress M-08M docking
03/11/2010 - STS-133 docking
10/11/2010 - STS-133 undocking
16/11/2010 - Russian EVA-26 - Yurchikhin, Skripochka
21/11/2010 - Russian EVA-27 - Yurchikhin, Skripochka
30/11/2010 - Soyuz TMA-19 undocking

Link utili
NASATV:
http://www.nasa.gov/multimedia/nasatv/index.html
Programmazione NASATV:
http://www.nasa.gov/multimedia/nasatv/mission_schedule.html
Informazioni missione:
http://www.mcc.rsa.ru/sojuztma01m/start.htm
http://www.mcc.rsa.ru/sojuztma01m/main.htm
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/news/index.html
Multimedia:
https://spaceflight.nasa.gov/gallery/index.html
Video NASATV:
http://space-multimedia.6x.to/
TLE e dati orbitali:
https://spaceflight.nasa.gov/realdata/sightings/SSapplications/Post/JavaSSOP/orbit/ISS/SVPOST.html
Osservazione visuale:
http://www.heavens-above.com
ISS daily timelines:
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/timelines/index.html
ISS daily Status Report:
http://spaceoperations.nasa.gov/iss_reports/archive_reports.htm
Sito RKA:
http://www.roscosmos.ru/index.asp?Lang=ENG
Sito S.P.Korolev RSC Energia:
http://www.energia.ru/english/index.html

Materiale della missione:
Press Kit:

Increment Definition and Requirements:

Press Briefing Overview:

Esperimenti scientifici della Expedition:
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/science/experiments/Expedition.html#25
Report settimanale scientifico:
http://www.nasa.gov/mission_pages/station/science/experiments/Summary.html#CRS

Pagina preparata da Albyz85 e marcozambi

Bellissimo lo stemma della missione!

Una nota abbastanza curiosa: grazie ai nuovi controlli e comandi digitali a bordo delle prossime Soyuz è stato possibile aumentare il payload della capsula di circa 70 kg.

Forse è scritto altrove ma nn l’ho visto: TMA 01M, come mai questo cambio di sigla invece d un TMA 20?

Per la nuova strumentazione del cockpit, a cui fa riferimento quasar nel post precedente :slight_smile:

Grazie.

ALLE 09.02 PM CENT oppure 02.02 AM GMT oppure 04.02 am MESZ del Sabato 25.SETTEMBRE 2010
Con l’undoking della navicella Soyuz TMA 18 con l’equipaggio Alexander Skvortsov (Rus), Mikhail Kornienko (Rus) e Tracy Caldwell Dyson (Usa)
è inziata ufficialemente la expedition 25
ciao giovanni

il Patch della missione Soyuz TMA-01M.

Io lo trovo bello!


200px-Soyuz-TMA-01M-Mission-Patch-1.png

molto anni 80.
c’è un senso in binario o è casuale la sequanza di 0e 1?

Ci avevo pensato anche io… :thinking:
Se tutta la sequenza fosse un unico numero, in decimale sarebbe 6004509145518060000 che così a occhio non mi dice nulla… :roll_eyes:

EDIT: Come non detto… traducendolo in lettere e non in numeri, il significato è “STMA-01M” :ok_hand:

C’è, eccome.
Primo significato: il codice a forma di Soyuz simboleggia il nuovo corredo digitali delle navette russe della serie TMA-XXM; secondariamente il codice binario, se decifrato, dice esattamente “STMA-01M”!

            0
          101
         0011
         0101
           01
         0001
         0011
         0101

00000100101101001
10000001100010100
1101

Però! Che occhio da Sherlock Holmes!

Io avevo notato solo che il codice è disposto a forma di Soyuz, ma non pensavo che avesse un significato particolare a parte l’evidente riferimento alla nuova “avionica” digitale!

Immagini della preparazione della navicella e del razzo vettore:
http://www.energia.ru/en/iss/iss25/photo_09-29.html
http://www.energia.ru/en/iss/iss25/photo_10-01.html

ISS Daily Report Giovedì 23 Settembre 2010

Giorno di partenza per Soyuz TMA-18, prevista per la serata, alle 9:34 pm.

Durante la giornata sono state svolte le numerose attività, sia in vista per l’imminente undocking per la normale attività della Stazione.
Il nuovo comandante Wheelock si è fatto carico di ulteriori tasks, anche per il fatto che per un breve periodo a bordo della Stazione i residenti saranno la metà, numerose mansioni di routine sono state quindi redistribuite.

In Columbus, Tracy è tornata al ESA BLB (Biolab) per supportare gli specialisti per i test di ATCS (Automatic Temperature Controlled Stowage). E’ stato poi preparato IWIS (Internal Wireless Instrumentation System) per la registrazione delle sollecitazioni dinamiche rilasciare dalla Soyua alla ISS durante l’undocking. L’apparato radioamatoriale Kenwood é stato spento, per evitare interferenze con la partenza della navicella.

ISS Daily Report Venerdì 24 Settembre 2010

La partenza di TMA-18, prevista ieri è slittata.
Durante le operazioni di apertura dei serraggi di attracco, questi ultimi non hanno risposto al comando.
Dopo una serie di troubleshooting il nuovo oraio di partenza è stato fissato per stasera alle 9:59 pm, tutta la timeline si sposta in modo proporzionato.

A causa di un problema con il dispositivo TVU/Terminal Computing Device in MRM2 (Poisk), l’apertura dei serraggi doveva essere comandata manualmente da Skvortsov, invece che via computer. Durante la chiusura del portellone di MRM2, il segnale di “paratia chiusa” è stato regolarmente trasmesso, ma l’indicazione di “portellone serrato” (cioè a tenuta) non era arrivata. Yurchikhin ha quindi riaperto e richiuso il portellone e mosso il cricchetto (nottolino della serratura) in posizione di emergenza. La depressurizzazione del vestibolo non ha però prodotto nessuna “misurazione” di vuoto dai sensori preposti in Soyuz e MRM2.
Dopo una serie di analisi TsUP Mosca, ha dato il “Go” all’equipaggio della Soyuz di manovrare i serraggi, ma dal momento che il segnale di “portellone serrato” era assente, tutto è restato invariato con il meccanismo che non si muoveva. Durante l’attesa per un secondo tentativo, Yurchikhin nelle sue ispezioni ha scoperto dentro il meccanismo di docking, una piccola ruota dentata di 7 denti, con due di essi rotti. Si è scoperto che la sua assenza dall’alberino (troncato) impediva il passaggio di stato, del sensore di “hatch locked” bloccando così tutto il sistema.
Come workaround è stato preparato un cablaggio per by-passare il segnale del sensore creando un contatto artificiale per far credere al sistema che il sensore fosse stato azionato. L’artificio ha funzionato, mettendo la Soyuz nelle condizioni di partire dal momento che i passi successivi erano lo sgambio manuale dei ganci di sicurezza e il rilascio dei serraggi dal lato Soyuz.

Il baypass artigianale verrà lasciato fino all’arrivo della prossima Soyuz che porterà un nuovo dispositivo. Dopo una lunga riunione tra NASA e Moscow ISS management, la situazione sembra tale per cui si può procedere con l’undocking programmata per la serata. Una situazione questa tutta nuova, da aggiungere alla tabella di eventi che ha interessato la Stazione.

Le attività si sono quindi svolte regolarmente fino alla partenza, avvenuta alle 10:02pm.

Una volta separata TMA-18, Yurchikhin ha agito sulle valvole equalizzatrici di pressione, poi ha riconfigurato il sistema di comunicazioni di bordo STTS in modo da tenere conto della mancanza del veicolo appena partito.
Il controllo di assetto della Stazione dopo il volo libero, è tornato sotto il controllo automatico di US CMG (Control Moment Gyro) alle 11:00pm.

Approfondisco l’argomento dei nuovi controlli e comandi digitali con l’immagine che posto. Image credit: Roscosmos.


A bordo del modulo di discesa della Soyuz.
Per i più pigri, ripropongo qui la serie di eventi che normalmente sperimentano gli astronauti, durante in rientro atmosferico:

I tre astronauti indossano le tute russe Kentavr anti-G. Sono tute anti-G comunque speciali, che servono anche ad agevolare il rientro in gravità dopo una lunga permanenza nello spazio. Prima della partenza vengono ingeriti liquidi adittivati, e cioè, tre compresse di cloruro di sodio durante la prima colazione e dopo il pasto di mezzogiorno, ogni volta con 300 ml di liquido, e due pillole durante il pasto a bordo di Soyuz, prima di deorbitare.

Prima della discesa
una particolare attenzione va osservata nei riguardi della cintura medica, attrezzata con sensori affinche siano ben applicati nelle zone interessate del corpo. Durante la preparazione della discesa, i cosmonauti dovranno “trovare” la posizione più confortevole e corretta nel loro seggiolino e serrare le cinture in modo da garantire la perfetta adesione tra corpo e seggiolino.

Durante la discesa
si osservano le particelle di polvere “affondare” dentro il modulo di discesa, questo è il primo indizio fisico del rientro atmosferico e dei primi effetti gravitazionali. Da questo momento si deve prestare una particolare attenzione perchè i carichi iniziano a crescere rapidamente.

Sotto l’effetto dei G-load, la sensazione del carico sul corpo diventa sempre più evidente, il respiro diventa più affannoso come pure il poter parlare. Queste sono sensazioni normali, e questi effetti si devono accettare con un certo “distacco” senza farsi coinvolgere, come pure quando ad un certo punto si sente un nodo, come un grumo in gola… tutto normale don’t panic, non si deve tentare di combatterlo… la cosa migliore è cercare di non parlare e degluire regolarmente.
In questa fase, l’equipaggio deve eseguire dei rapidi controlli sugli effetti visivi e, in caso di verifichino dei disturbi, cercare di stringere ulteriormente i tensionatori sull’addome e sui muscoli delle gambe.

Nel momento del dispiegamento del paracadute, l’impatto della decelerazione sarà avvertito come un forte “strappo”, questo non è un problema, il problema arriva dopo… ci si deve tenere preparati alle successive oscillazioni, che comportano “irritazioni” al vestibolo dell’orecchio medio. Queste irritazioni si presentano in forme diverse, come: vertigini, iperidrosi (sudorazione eccessiva), illusioni, generale disagio e nausea. Per limitare questi effetti, l’equipaggio deve limitare i movimenti di testa e occhi, anzi, l’ideale è fissare lo sguardo su oggetti immobili.

Touchdown
poco prima del contatto con il suolo, l’equipaggio si deve preparare all’impatto con il suolo cercando di essere “tutt’uno” con il proprio seggiolino, con particolare attenzione agli arti quali braccia, e alla zona polso/mano. Velocità di atterraggio: circa 9,9 m/sec. (35,65 Km/h).

Dopo l’atterraggio
l’equipaggio non deve cercare di liberarsi velocemente dai seggiolini per uscire. Sono invece invitati a restare tranquilli per diversi minuti, calma ragazzi… solo dopo un po’ si può provare ad alzarsi. In questa fase, si devono limitare gli spostamenti del capo e degli occhi e limitare i movimenti allo stretto necessario, procedendo lentamente. Si deve cercare di far adattare il corpo alla gravità senza assumere posizioni verticali in modo troppo rapido.

A tutt’oggi, il rientro atmosferico con le Soyuz fornisce le stesse emozioni che hanno avuto gli astronauti, agli albori dell’era spaziale


ISS Daily Report Sabato 25 Settembre 2010

Dopo 177 giorni, un’ora e 19 min passati nello Spazio, la Soyuz TMA-18/22S ha portato a Terra il suo equipaggio formato da Alexander Skvortsov (Russia), Mikhail Kornienko (Russia) and Tracy Caldwell-Dyson (USA).
L’atterraggio è avvenuto alle 1:23am, EDT nel Kazakhstan centrale non distante dalla città di Arkalyk. La capsula al touchdown è rimasta diritta e l’equipaggio è stato trovato in eccellenti condizioni. Dopo una prima verifica i tre astronauti sono stati portati in elicottero a Karaganda, dove Tracy è stata trasferita a bordo di un Gulfstream-III della NASA. Sarà quindi fatto un volo diretto a Houston con due scali tecnici. Skvortsov e Kornienko a bordo di un Tu-154 tornavano invece a Star City (Gagarin Cosmonaut Training Center a Zvesdniy Gorodok).

A bordo resta metà della squadra di Expedition25, con Wheelock in qualità di comandante. Ai tre membri dell’equipaggio è stata lasciata la giornata libera, se non per le neccessarie attività di supporto alla Stazione.

Nel qual caso, per Wheelock e Shannon se lo volessero hanno in lista di lavori volontari:

  • MARES, al momento in fase di troubleshooting per via di un problemino alla alimentazione
  • WCH, sostituzione di un contenitore per la raccolta rifiuti solidi e del relativo per i liquidi.
  • raccolta mensile di osservazioni, note, suggerimenti sul miglioramento di attrezzature(equipaggimenti e qualità di vita a bordo.

ISS Daily Report Domenica 26 Settembre 2010

Per i tre residenti, giornata di home cleaning, inclusi COL e Kibo.
Yurchikhin ha eseguito alcune impostazioni all’interno di TMA-19 che si trova attraccata a MRM1.
Shannon ha completato il periodico reboost del router e dei laptop FS SSC (File Server Station Support Computer).

Alle 8:30am, l’equipaggio ha condotto il regolare collegamento settimanale con MCC Houston e TsUP Mosca per discutere le attività della settimana entrante, e dei maggiori eventi orbitali.

ISS Daily Report Lunedì 27 Settembre 2010

Wheelock e Shannon hanno iniziato una ulteriore attività dell’esperimento SLEEP (cicli di sonno/veglia con controlllo Actigraphy, una particolare specializzazione medica). L’esperimento mira ad esaminare gli effetti del volo spaziale e dell’ambiente sempre illuminato, sugli astronauti impegnati nei soggiorni di lunga durata.

Yurchikhin ha condotto da parte sua un ulteriore ciclo dell’esperimento ARISS (Amateur Radio from ISS) radioamatoriale, in cui utilizza radioricevitore Kenwood per l’invio di immagini fotografiche.

Shannon ha condotto la periodica manutenzione ad ARED, un’ispezione visiva e una messa a punto delle regolazioni principali oltre ad una ingrassatina ai vari rinvii. Successivamente Shannon è passata a COLBERT dove ha lavorato con lima e cartavetrata per eliminare una ricalcatura su una delle guide, poste sull’estremità del braccio/telaio.
Ad ogni modo Shannon e Wheelock hanno rivisto le procedure di manutenzione, collegandosi anche con gli specialisti in teleconferenza. Ma il focus principale è stata su WRS WPA (Water Recovery System / Water Processing Assembly). Al fine di fornire una fonte alternativa di acqua potabile, verrà utilizzato una deviazione a “T” installandola nel rack WRS-1. Per far ciò si dovrà ruotare fuori dalla sua sede il tapis roulant COLBERT, e questa sarà una ulteriore opportunità per alcuni controlli e interventi sullo stesso Colbert. Per T2/Colbert Shannon sta inoltre preparando una nuova unità di alimentazione in sostituzione di quella vecchia.

Yurchikhin si è dedicato all’aggiornamento dell’inventario e ha completato la manutenzione di routine del sistema di supporto vitale russo SOZh.