[2001-03] Marzo 2001 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento dell’articolo di Neville Kidger pubblicato sulla rivista “Spaceflight”, Vol 43 No 6 Giugno 2001.

1/3
Gli ultimi giorni di permanenza dell’Expedition 1 sull’ISS, hanno visto gli uomini occupati dall’arrivo della navicella Progress M-44 nel giorno 28/2.
Il comandante William Shepherd ha scaricato il materiale dalla Progress, mentre i colleghi russi Yuri Gidzenko e Sergei Krikalev hanno eseguito il settaggio dell’esperimento Plasma Crystal.
“Oltre agli altri compiti, stiamo lavorando sempre di più nel laboratorio, e la maggior parte di questo lavoro, riguarda l’equipaggiamento dei computers e delle periferiche. Le tempistiche pianificate non hanno tenuto conto adeguatamente dei problemi legati al materiale informatico. Certe volte l’equipaggio ha dovuto dedicare molto tempo alle operazioni di carattere informatico.” Così ha scritto Shepherd nel diario di bordo. Egli ha inoltre descritto il fatto di come le procedure richieste per il set-up del network dei computers si siano rivelate inadeguate per l’attuale configurazione dell’ISS, e er le connessioni telematiche senza cavo.
Sono stati eseguiti gli esercizi fisici quotidiani, e la giornata lavorativa si é conclusa con gli uomini impegnati nello scaricare il materiale dalla Progress, e nel lavoro di configurazione dei computers.
2/3/01
In questa giornata è continuato il lavoro di scarico della Progress e il lavoro di configurazione dei computers; mentre la coppia di cosmonauti russi, nella mattinata, ha lavorato con il Plasma Crystal Experiment, e di seguito ha fotografato il piccolo esperimento “Biosphere”, posto nel modulo di servizio Zvezda. Shepherd si è detto felice del fatto che i controllori russi avevano cancellato 3 ore di lavoro con il sistema di controllo audio “Shumomer”. Infine, sono stati svolti dei colloqui medici privati.
4-5/3/01
I tests dei sistemi dell’antenna Regul hanno occupato parte di queste giornate lavorative, e l’equipaggio ha iniziato una serie regolare di pompaggi di aria dalla Progress all’interno della Stazione per innalzarne la pressione interna. Il veloergometro, una delle macchine per l’esecuzione di esercizi fisici, è stato sottoposto ad una procedura di manutenzione in volo (In Flight Maintenance Procedure IFM) che lo ha rimesso in sesto.
Infine sono stati raccolti molti altri dati con l’esperimento Plasma Crystal.
6/3/01
Shepherd ha scritto nel diario di bordo che l’esperimento Plasma Crystal " sta andando bene, dal nostro punto di vista. Abbiamo ottenuto alcuni risultati inattesi, ed il team di scienziati a Mosca è veramente eccitato. Siamo molto felici che si inizino a spedire a terra dei dati scientifici. Nel mattino, Sergei ha svolto una sessione di lavoro sull’esperimento di circa 2 h." Shepherd ha fatto dei controlli nel laboratorio Destiny e ha anche scritto che i controllori del TsUP stavano programmando dei lavori con la seconda unità di condizionamento dell’aria che si era spenta automaticamente da sola. “Bassa pressione dell’olio del compressore. Loro (TsUP) vogliono rifornire di energia il numero 1. Abbiamo fatto un sacco di domande a Mosca, come: “Dove sta andando a finire l’olio?” Apparentemente la telemetria di terra indicava che questo olio si stava pian piano disperdendo. Abbiamo chiesto perchè non ci fosse stato detto nulla durante il report delle ore 8. Noi abbiamo avuto parecchio lavoro e abbiamo controllato le unità di condizionamento dell’aria con la missione 4A (STS-97 volata nel dicembre 2000), e questo ha paralizzato i nostri piani di lavoro. Non vogliamo lasciare passare questi contrattempi con leggerezza. Chiediamo di sapere cosa sia stato tolto al programma di lavoro di domani per fare spazio alle 4-5 ore di IFM dei generatori di energia, ma non stiamo ottenendo alcuna chiara risposta.”
7/3/01
L’equipaggio ha cominciato ad imballare i prodotti ottenuti con l’esperimento Plasma Crystal Experiment, ed ha pompato altra aria dalla Progress alla
Stazione. Più tardi, nella giornata, gli uomini hanno parlato con i radioamatori di una scuola di Phoenix, negli Usa.
8/3/01
Con la sveglia, come al solito, alle 6:00 (GMT), il programma ha previsto l’accorciamento della giornata per sincronizzare le linee di lavoro dell’ equipaggio con quelle dell’equipaggio dell’STS-102 (missione ISS 5A.1). Gli astronauti hanno concluso il lavoro con il Plasma Crystal Experiment, e hanno preparato l’unità di aggancio del nodo Unity in vista dell’arrivo della Discovery; inoltre è stata pompata altra aria dalla Progress alla Stazione.
Il giorno è ufficialmente terminato alle 15:30, pittosto che alle 21:30, come al solito. Prima di coricarsi, gli uomini hanno potuto guardare un breve video del decollo dell’STS-102. La Discovery è decollata alle 11:42 dal KSC e trasporta 7 uomini: 4 astronauti statunitensi, con il compito di trasportare il modulo logistico italiano Leonardo, e i 3 astronauti dell’Expedition 2, che sostituiranno gli uomini sull’ISS.
Il secondo equipaggio dell’ISS è formato da astronauti di grossa esperienza: il cosmonauta Yuri Usachev e gli astronauti James Voss e Susan Helmes.
9/3/01
La sveglia è suonata alle 00:00 e la NASA ha riferito che il primo equipaggio dell’ISS stava continando a riporre i materiali e le attrezzature in preparazione del loro ritorno sulla terra a bordo dello Shuttle.
Intanto sullo Shuttle, l’equipaggio dell’ISS-2 ha iniziato il proprio programma scientifico nel suo primo giorno in orbita, prendendo parte all’Hoffman Reflex Experiment nel middeck dell’orbiter.
Le attività scientifiche sull’ISS sono seguite e supportate dal Payload Operations Center (POC) presso il Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama, USA; che con il lancio dell’ISS 2 è entrato in funzione a pieno regime, ed ora è in grado di supportare le operazioni scientifiche dell’ISS 24 h su 24.
Un report del POC riferisce: " Il Coordinatore delle Operazioni dello Shuttle del Centro, Center’s Shuttle Operations Coordinator (SOC), monitorerà i progressi dei payloads non appena gli astronauti li trasferiranno dal middeck dell’orbiter e dal Multi Purpose Logistic Module Leonardo."
Il SOC è responsabile per i payloads della Stazione durante l’ascesa, durante le operazioni in modalità docked, e durante l’atterraggio.
Il SOC serve anche da interfaccia tra il Payload Operations Center e il Shuttle Mission Control Center di Houston.
Tra i payloads che verranno trasferiti alla Stazione , ci sarà l’Human Research Facility, il primo rack dell’ISS interamente dedicato alla scienza. Esso è poco più grande di un refrigeratore e verrà attivato e controllato dall’equipaggio e dai controllori di terra durante il volo dell’Expedition 2, della durata prevista di 5 mesi.
10/3/01
Il docking dell’orbiter Discovery con il portello d’attracco anteriore dell’ISS, è stato ritardato di più di un’ora, per via dei problemi ravvisati dal pannello solare P6, che non dava il segnale di “fermo”. Infatti, durante la manovra di docking tutti i pannelli solari della Stazione devono bloccare il loro movimento di traccia del Sole, per evitare di essere danneggiati dai jets della navetta.
Il comandante dello shuttle Jim Weatherbee ha condotto l’orbiter a circa 122 m dal portello d’attracco PMA-2, mentre i controllori dell’ISS hanno confermato il blocco del movimento dei pannelli e anche la presenza delle condizioni di illuminazione favorevoli.
Il docking è avvenuto alle 6:38, mentre i 2 veicoli spaziali stavano sorvolando il Pacifico del sud, appena ad est della Nuova Zelanda.
La NASA ha fatto sapere che sia i controllori dell’ISS che l’equipaggio “si sono uniti per superare un problema con le comunicazioni dello shuttle, sorto appena dopo il docking. I segnali di ritorno non potevano essere ritrasmessi dalla stazione di terra di White Sands, nel New Mexico, al centro di Houston, per un periodo durato circa 34’. Quindi i messaggi venivano fatti pervenire all’equipaggio dello Shuttle tramite la sala di controllo dell’ISS, e un collegamento radio tra la Stazione e lo Shuttle.”
I portelli fra i 2 veicoli sono stati aperti alle 8:51 e i primi momenti di volo unito, sono stati vissuti assieme dai 2 equipaggi nel laboratorio Destiny, e dopo il consueto aggiornamento sulle procedure di sicurezza fornito dall’Expedition 1 al resto dell’Equipaggio, tutti e 10 gli uomini si sono trasferiti nel modulo Zvezda.
Quasi immediatamente Usachev ha preso il posto di Gidzenko sull’ISS, mentre quest’ultimo si è aggiunto all’equipggio 5A.1, dando inizio alla procedura di scambio di equipaggi scaglionata durante tutto l’arco della durata del volo congiunto. In questo modo Usachev ha potuto acquisire il più possibile dell’esperienza di Shepherd con i sistemi dell’ISS. Shepherd sarebbe rimasto il responsabile delle operazioni dell’Expedition 1 fino a quando non si sarebbero chiusi definitivamente i portelli fr i 2 veicoli, di li ad una settimana circa.
Shepherd, più tardi ha scritto che l’equipaggio “è inciampato nel trasloco dei connettori per le EVA. noi sapevamo dove erano tutte le borse che abbiamo ricevuto dalla 5A, ma non potevamo identificare l’imballo di questi connettori.
I dati IMS su questi oggetti non ci davano alcun dettaglio eccetto la scritta “crewlock bag”. Abbiamo chiesto aiuto a terra, e quando abbiamo ottenuto le necessarie informazioni, abbiamo potuto selezionare le borse che stavamo cercando. Finalmente abbiamo individuato le speciali borse EVA (peraltro senza scritte) con all’interno i collettori.”
Dopo appena un paio di ore, l’equipaggio dello Shuttle ha fatto ritorno alla propria astronave ed ha chiuso i portelli per prepararsi alla prima EVA della loro missione, che il giorno seguente avrebbe coinvolto i membri dell’ISS-2 Voss ed Helms.
11/3/01
Shepherd ha continuato ad istruire Usachev, su tutti i sistemi e i dettagli dell Stazione, utilizzando la propria esperienza maturata sull’ISS.
Shepherd ha poi scritto sul suo diario: “E’ mezzanotte. Stiamo ancora tentando di decidere che giorno è. Il docking di ieri è andato bene, anche se ci sono stati ritardi nella configurazione della Stazione. Abbiamo fatto alcune riprese con l’IMAX, durante l’avvicinamento. Le comunicazioni avrebbero potuto funzionare meglio, e noi stiamo ancora imparando cose sui sistemi e sul come configurarli al meglio.
Alcune delle aree su cui desideriamo lavorare sono quelle relative ai set-up delle comunicazioni VHF dal Laboratorio verso lo shuttle e la determinazione della durata delle trasmissioni per le linee 1 e 2 del SM.”
Shepherd ha descritto i problemi che ha avuto l’equipaggio nel localizzare e fissare un’installazione di valvole nel Laboratorio Destiny. Prima di tutto, l’equipaggio non riusciva a trovare le borse contenenti le valvole, poi, non è riuscito a rimuovere completamente i due pannelli di competenza, nonostante fossero state rimosse le connessioni attorno ad essi.
Dopo aver scoperto di essere in possesso dei disegni non aggiornati della procedura, gli uomini hanno avuto anche difficoltà con le attrezzature per il maneggio delle valvole (Shepherd ha scritto in proposito:“Non è fisicamente possibile serrare le viti con gli attrezzi indicati nella procedura, per via dell’interferenza con il corpo della valvola. Noi abbiamo problemi con l’uso della chiave esagonale da 5/16” che abbiamo preso dalla borsa degli attrezzi della Discovery"). Infine si è riuscito a sostituire i pannelli e a ripulire tutto dopo 7 h di lavoro (mentre il piano di volo aveva previsto sole 2 h di lavoro suscitando il caustico commento nelle note di Shepherd). L’equipaggio ha potuto seguire in video solo alcune fasi dell’EVA.
12/3/01
E’ stato un’altra giornata di lavoro congiunto durato almeno 9 h, all’interno del complesso ISS-Shuttle. Nella mattinata, Voss e Krikalev si sono scambiati il posto nei due equipaggi.
Il nuovo equipaggio di Shephard, Usachev e Voss, ha iniziato a scaricare le 5 tons di materiale dal modulo Leonrdo che era stato agganciato da Andy Thomas dell’equipaggio della Discovery. Shepherd è stato il primo ad entrare alle 11:51e recuperare un cavo che sarebbe servito per portare energia a Leonardo dal segmento statunitense dell’ISS. Shepherd si è anche occupato dell’esperimento Biosphere ed ha eseguito degli esercizi fisici. Krikalev invece, sullo Shuttle ha dovuto indossare un ECG monitor per 24 h.
13/3/01
Mentre gli astronauti Paul Richards e Andrew Thomas lavoravano all’esterno, Gidzenko e Krikalev continuavano ad eseguire gli esercizi fisici all’interno dell’orbiter. Nell’ISS, Shepherd, Usachev e Voss hanno continuato a scaricare il modulo Leonardo.
La NASA ha informato che l’equipaggio era in anticipo sul programma nel trasferimento del materiale da Leonardo all’ISS. Con tutte e 7 le system racks (con equipaggiamenti elettronici, dispositivi per le comunicazioni, attrezzature scientifiche e mediche) già spostate nel laboratorio Destiny.
Fra le racks, vi era la Human Research Facility, che servirà per studiare gli effetti dell’assenza di peso sul corpo umano. La rack contiene una workstation computerizzata e un PC portatile per permettere all’equipaggio di manovrare l’esperimento ed eseguire tests, per raccogliere ed archiviare i dati sugli esperimenti e per inviarli agli scienziati a terra. Lo status info del Marshall POC ha riferito: “L’equipaggio userà questa rack per archiviare ed inviare dati dalla zona dei monitors delle radiazioni (che caratterizzerà l’ambiente della Stazione), che è uno dei principali obiettivi dell’Expedition 2.
14/3/01
Il primo scambio di equipaggio a bordo dell’ISS è stato completato, e usan Helms ha spostato il suo seggiolino anatomico su misura nella Soyuz TM-31 alle 6:00 circa. Shepherd, quindi è divenuto un membro dell’equipaggio della Discovery pur rimanendo il responsabile per l’ISS fino alla chiusura definitiva dei portelli fra i 2 veicoli spaziali.
Un dispaccio della NASA ha riferito che “Al termine del trasferimento del materiale, Helms, originaria di Portland (Oregon) è stata intervistata da 3 emittenti televisive della sua città, indossando la sua tuta spaziale Sokol”.
La tuta Sokol viene usata durante i voli individuali delle Soyuz, ed ogni membro dell’equipaggio dell’ISS ha la propria tuta Sokol nel caso di emergenze tali da implicare l’evacuazione della Stazione e il trasferimento sulla Soyuz.
Oltre il 70% dell’equipaggiamento era già stato spostato dal modulo Leonardo alla Stazione: “Tutte e 7 le system racks sono già nel laboratorio Destiny, il resto del materiale da trasferire consiste in rifornimenti stoccati nelle borse soft-sided. Il comandante della Discovery Jim Wetherbee ha eseguito una manovra di reboost del complesso Shuttle-Stazione un giorno prima del previsto, per tenere lontano la base da un pezzo di equipaggiamento dell’EVA che è stato perso durante la prima EVA della missione. La manovra, durata circa 50 minuti, è consistita in leggere e ripetute accensioni dei piccoli jets della Discovery, e ha innalzato l’orbita dell’ISS di quasi 2 miglia e mezzo.” ha così informato l’ente spaziale americano.
Il secondo equipaggio dell’ISS, intanto, ha completato la seconda fase dell’esperimento neurologico Hoffman Reflex. “L’H-Reflex studia l’adattamento del sistema nervoso alla microgravità”, ha informato il Marshall POC. “Queste sessioni iniziali condotte sullo Shuttle sono importanti perché il corpo spesso cambia velocemente quando esposto all’assenza di peso.” Gli uomini hanno poi trasferito l’equipaggiamento per l’esperimento H-Reflex sulla Stazione, dove essi eseguiranno altre sessioni di tests durante la spedizione.”
15/3/01
L’ISS-2 crew, Usachev, Voss, ed Helms, ha passato la maggior parte della sua giornata lavorativa installando la workstation del Remote Manipulator System nel laboratorio Destiny. “Essi hanno attivato una porzione del sistema che verrà usato per inviare immagini televisive dallo shuttle in volo unito alla stazione di controllo per l’utilizzo del braccio robotizzato. Il resto del lavoro di attivazione inizierà dopo il distacco della Discovery sabato sera.” Ha detto la NASA.
Il braccio canadese (SSRMS) verrà spedito all’ISS con la STS-100 (6A) nel mese di aprile 2001, e servirà agli equipaggi dell’ISS per i lavori di costruzione della Stazione. I 2 equipaggi, infine, hanno continuato a caricare il modulo Leonardo con rifiuti di vario genere e materiale da spedire a terra.
16/3/01
Dopo che la missione è stata allungata di 1 giorno per permettere un migliore stoccaggio dei materiali ne modulo Leonardo, gli equipaggi hanno continuato i propri programmi di lavoro.
Durante la missione, gli equipaggi dell’ISS hanno condotto delle riprese IMAX-large format che verranno utlizzate nei documentari.
In un’intervista, il comandante dell’Expedition 1 Shepherd ha dato la sua valutazione sul lavoro del primo equipaggio dell’ISS: " Principalmente, noi abbiamo messo in servizio l’ISS. Abbiamo preso possesso di un avamposto inabitato e lo abbiamo reso una stazione pienamente funzionale, dove il prossimo equipaggio porà condurre della ricerca. Penso sia questa l’essenza della missione." Durante l’intervista, Shepherd ha affermato di essere felice di far ritorno a casa, ma di avere qualche timore sulla sua reazione al ritorno alla gravità terrestre: “Onestamente non sono così ansioso di vedere cosa succederà.”
17/3/01
I 2 equipaggi hanno continuato a caricare il modulo Leonardo e hanno eseguito un’altra manovra di reboost, innalzando ancora l’orbita della Stazione. In una conferenza stampa con i media russi a Mosca, Usachev, Gidzenko e Krikalev hanno parlato dell’esperienza della MIR e del suo imminente testamento.
18/3/01
Caricato con circa 1 tonn. di rifiuti, equipaggiamenti, articoli personali dell’Expedition 1; il modulo Leonardo è stato riposto nella stiva della Discovery dal Mission Specialist Andy Thomas alle 12:08. La NASA ha detto: " Il riposizionamento di Leonardo è avvenuto con circa 4 h di ritardo rispetto al programma, per via in parte, di una perdita in un tubo usato per la depressurizzazione del vestibolo tra l’Unity e Leonardo. I portelli fra i 2 moduli sono stati chiusi e il vestibolo depressurizzato, ma dopo 15’ di controlli sulle perdite i controllori di terra hanno notato la presenza di pressione a livelli non previsti fra i 2 moduli. L’ingegnere del volo dell’Expedition 2 Jim Voss ha spiegato di aver trovato, e stretto, una guarnizione allentata del tubo in questione.
Quindi è stato chiesto all’equipaggio di ripetere la procedura di depressurizzazione (procedura che impiega circa 45’ per verificare la tenuta delle guarnizioni) e poi Houston ha dato il “go” per il distacco di Leonardo dall’ISS.
Nel frattempo, il Marshall POC ha iniziato a mandare all’ISS files “ai computers dei payload primari e secondari, che permetteranno il controllo da bordo degli esperimenti scientifici. Questi comandi sono l’equivalente di quelli che vengono impartiti ai PC quando vengono accesi (boot up) per la prima volta. I computers saranno così in grado di eseguire gli esperimenti, ricevere, stivare e trasmettere dati scientifici attraverso tutta la permanenza della Stazione in orbita.”
L’aggiornamento del POC ha anche riferito che l’equipaggio dell’Expedition 1 riporterà sulla terra dei pacchi di semi che hanno viaggiato con l’ISS; semi che hanno fatto parte di un esperimento biologico di alcune scuole.
19/3/01
Alle 2:32, quando i portelli fra i 2 veicoli sono stati chiusi definitivamente, il comando dell’ISS è passato formalmente a Yuri Usachev dando inizio al viaggio dell’Expedition 2. In una breve ma emozionante cerimonia di passaggio di consegne, Shepherd ha detto a Usachev: “Siamo su una vera nave spaziale ora, e seguiamo il suo cammino sopra ogni confine terrestre.”
Shepherd ha continuato dicendo che il primo equipaggio ha supervisionato la rapida espansione del complesso spaziale, dandogli anche un nome (Alpha), benchè esso non sia stato ancora riconosciuto ufficialmente dai partners dell’ISS. “Questa nave non è stata costruita in un porto sicuro, ma in alto mare.” Ha aggiunto il comandante dello shuttle Wethrbee.
La Discovery si è staccata dall’ISS alle 4:31:52, e ha svolto il consueto fly-around del complesso prima della separazione finale e dell’inizio delle operazioni per il ritorno (che è avvenuto alle 7:31 del 21/3 in Florida al secondo giorno disponibile). I 2 veicoli sono stati uniti per un tempo totale di volo unito di 8 giorni, 21 h e 54’, portando il tempo totale di unione fra l’ISS e gli shuttle a 55 giorni, 23 h e 17’. I portelli sono rimasti aperti per un periodo interrotto di 142 h e 22’; periodo interrotto 3 volte dalla loro chiusura dovuta a motivi di sicurezza legati all’esecuzione delle EVAs.
Verso la fine della giornata di lavoro dell’equipaggio della Stazione, si è improvvisamente attivato l’allarme anticendio, e gli uomini di Usachev si sono precipitati a cercare le procedure cartacee d’emergenza, visto che non era possibile accedere ai documenti elettronici. L’equipaggio ha avuto difficoltà nel trovare queste procedure non facilmente raggiungibili.
La NASA ha stabilito poi, che uno dei 3 rilevatori di fumo del laboratorio Destiny era stato probabilmente attivato dalla polvere mossa durante la movimentazione dei materiali da e per il modulo Leonardo. Il rilevatore è stato spento.
Usachev ha riferito ai controllori che si è chiaramente trattato di un falso allarme, ammettendo però di essere “confuso” per il fatto di non essere riuscito a trovare le procedure e richiedendone una copia via e-mail.
I sistemi di ventilazione del segmento russo sono stati riattivati dall’equipaggio e i controllori della NASA hanno acceso i ventilatori del laboratorio Destiny. Infine, prima di andare a riposare sono stati attivati i sistemi informatici.
Lo status report della RSC Energia non ha riferito del falso allarme, ma si è limitato a dire che l’ISS stava orbitando ad un’altezza di 404,4 X 381,7 Km con un periodo di 92,2’ ed un’inclinazione di 51,6 gradi dopo le tre manovre di reboost eseguite dall’equipaggio della Discovery.
20/3/01
Il programma giornaliero ha previsto l’esecuzione di esercizi fisici, delle operazioni con il sistema di rimozione della CO2 Vozdukh e l’adattamento della toilet per facilitarne l’uso alle donne astronauta.
21/3/01
La giornata è stata principalmente dedicata allo scarico della capsula cargo M-44. Il Marshall Space Flight Center, tramite il portavoce della “Science Control Room” (POC) ha riferito:" Helms ha lavorato con i sistemi dell’antenna a banda Ku. L’antenna dovrebbe permettere una migliore trasmissione di dati e di immagini relativi agli esperimenti scientifici. Il sistema a banda Ku avrà una capacità di trasmissione (o ampiezza di banda) oltre 250 volte quella del sistema a banda S della Stazione, che continuerà ad essere usato per le comunicazioni voce e per le trasmissioni di comandi e di dati a bassa velocità.
22/3/01
Nel mattino è stata fatta un’esercitazione sulle procedure di sicurezza, durante la quale sono state eseguite delle riprese fotografiche dell’equipaggiamento usato.
Infine sono stati compiuti dei lavori di manutenzione.
23/3/01
Usachev ha compiuto ancora delle modifiche alla toilet della Stazione e si è allenato con il dispositivo IREDS.
Il report del POC ha riferito che Voss ha attivato il primo esperimento scientifico installato nel modulo Destiny: il Bonner Ball Neutron Detector. Questo esperimento “uno dei 3 esperimenti sulle radiazioni, pianificati per l’Expedition 2, è attualmente occupato nella misurazione dei neutroni (le particelle atomiche senza carica, che possono penetrare nei tessuti viventi). L’esperimento è sponsorizzato dalla National Space Developement Agency of Japan, uno dei partners dell’ISS.” Le operazioni del Bonner Ball Detector sono continuate anche nei giorni sucessivi, e l’intero esperimento ritornerà sulla terra con l’equipaggio dell’Expedition 2.
24-25/3/01
Il giorno 24 è stato un giorno di riposo per l’equipaggio, mentre nel giorno sucessivo si è lavorato con l’unità Elektron.
26/3/01
Il programma ha previsto un test con il sistema di rendezvous e docking KURS e dei controlli alla capsula cargo Progress, in vista delle operazioni di trasferimmento del carburante dalla capsula stessa l modulo Zvezda. Sono stati anche rilevati i livelli di rumore presenti nel complesso.
Un altro report del POC ha informato che durante la giornata, Voss ha installato il secondo esperimento scientifico sul Destiny.
“Il Dosimetric Mapping Experiment o DOSMAP, è uno dei tre esperimenti che misurano le radiazioni all’interno del laboratorio orbitante.
Questa mattina Voss ha installato ed attivato un tipo di detector del DOSMAP: il Dosimetry Telescopes o DOSTELS. Voss ha riferito che i detectors avevano iniziato a raccogliere dati alle 10:18 CST. Questi 2 sottili detectors di silicone, sono stati posti in uno spazio vuoto di una rack del laboratorio Destiny.”
27/3/01
Quest’oggi sono stati effettuati i rifornimenti dei serbatoi del modulo Zvezda. La NASA ha detto che durante le operazioni sono stati trasferiti 89 Kg di ossidante.
Nel frattempo, l’equipaggio ha continuato i checks dell’esperimento Bonner Ball e del piccolo acquario-biosfera nello Zvedza. Inoltre, essi hanno installato il CEVIS (Cycle Ergometer with Vibration Isolation System), una nuova bicicletta per gli esercizi fisici.
28/3/01
Lo status report settimanale della NASA ha informato che :“L’attivazione dell’antenna a banda Ku della Stazione, è in standbay fino a quando non saranno messe a punto delle procedure per l’inserimento di un software correttivo per rimediare ad un apparente errore di puntamento dell’antenna a disco. Nel frattempo, ogni immagine televisiva desiderata è disponibile utilizzando il sistema video digitale via laptop computer. Fino a quando questo problema non verrà risolto, le trasmissioni dei dati dell’esperimento dell’Human Research Facility del Laboratorio Destiny resteranno, come detto, in stand-by. Uno dei sistemi di ventilazione anti condensa del modulo Destiny si è improvvisamente fermato, e si sta cercando di capire il perchè. Nel frattempo sono state aumentate le temperature di bordo per evitare la formazione di condensa, ed è stato approntato un contenitore per l’eventuale raccolta di acqua.”
I prossimi lavori riguarderanno :" La manutenzione del sistema di rimozione della CO2 del Laboratorio, al fine di riattivarlo. Inoltre bisogna verificare la funzionalità di un cavo prima della sostituzione di una pompa con una di ricambio giunta in orbita con l’ultima navetta. Comunque, vista la situazione attuale, con la presenza di soli 3 uomini di equipaggio, la rimozione della CO2 dall’atmosfera della Stazione viene adeguatamente condotta dal sistema Vozdukh del modulo Zvezda."
Il POC ha riferito che il monitoraggio delle radizioni stava continuando mentre Voss stava installando un’unità di distribuzione di potenza ed altro materiale per l’esperimento DOSMAP. Egli ha anche iniziato i preparativi per l’installazione del terzo esperimento per il monitoraggio delle radiazioni : il Phantom Torso.
Voss aveva "installato alcuni equipaggiamenti informatici di supporto per l’esperimento, che verrà attivato con la strumentazione portata in orbita dallo Space Shuttle, durante la prossima missione di assemblaggio della Stazione, nel prossimo Aprile.
“Il Phantom Torso è il primo esperimento spaziale che valuterà gli effetti delle radiazioni sugli organi interni del corpo umano. Il torso viene chiamato Phantom, cioè fantasma, perché non è umano, ma imita fedelmente i tessuti umani e gli organi. I detectors delle radiazioni sono inseriti nel modello del torso. Torsi simili vengono utilizzati nei training dei radiologi sulla Terra.”
29/3/01
Quest’oggi gli uomini hanno lavorato con il sistema Resource, hanno installato un’unità per la misurazione delle microaccelerazioni, hanno fatto un pò di esercizio fisico e hanno lavorato con degli equipaggiamenti del Laboratorio.
30/3/01
Il POC ha informato che nel giorno precedente è iniziata l’attivazione della prima delle racks scientifiche del Destiny.
“Il collegamento ombelicale così realizzato, fornisce alla rack dell’Human Research Facility (HRF) e ai suoi esperimenti, aria ed acqua di raffreddamento, gas pressurizzato e vuoto, collegamenti per le comunicazioni e la gestione dei dati. Nella prossima settimana cercheremo di completare l’attivazione, l’accensione e i checks di controllo.” La rack HRF è stata portata in orbita dall’STS-102 e durante il tempo di permanenza dell’ISS nello spazio, essa “ospiterà una varietà di esperimenti per lo studio dei cambiamenti fisiologici, comportamentali e chimici causati dal volo spaziale nell’uomo. A bordo della rack ci sono i sistemi d’analisi dei gas per l’analisi fisiologica metabolica (Gas Analyzer System for Metabolic Analysis Physiology) GASMAP, e il sistema di immagini ad ultrasuoni (Ultrasound Imaging System). Il GASMAP verrà usato con i prossimi equipaggi per stabilire la capacità aerobica testando le risposte del cuore, la capacità di diffusione dei polmoni, il loro volume e la loro capacità di rimozione dell’azoto. L’Ultrasound fornirà immagini tridimensionali del cuore, degli altri organi, dei muscoli e dei vasi sanguigni.”
Durante un’intervista radiofonica, l’equipaggio ha riferito di voler accogliere tutti gli ospiti della Stazione, compreso il turista civile Dennis Tito. Infine, gli uomini hanno confermato che le condizioni della Stazione erano confortevoli, con una temperatura gradevole e una buona illuminazione. Helms, per ora dormirà nel Laboratorio Destiny, in un vano nel quale verrà installata, in futuro, una rack.
31/3 e 1/4/01
Giorni di riposo.


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