[2002-01] Gennaio 2002 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento degli articoli “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicati sui numeri dei mesi di Aprile e Maggio 2002, Vol. 44 della rivista Spaceflight.

01/01/02
Nella giornata in cui gli uomini hanno celebrato l’inizio del Nuovo Anno, si sono svolte le consuete attività di manutenzione, e si sono tenute le sessioni di esercizi fisici.
Nella serata, per un breve periodo, si sono interrotte le comunicazioni fra l’avamposto orbitante e le stazioni di terra, probabilmente per un effetto di line-of-sight fra l’antenna a banda S e il satellite TDRSS.

02/01/02
Il lavoro è iniziato con le consuete misurazioni dei volumi dei polpacci e delle masse corporee degli astronauti, eseguite subito dopo la sveglia. Poichè gli equipaggi che hanno visitato l’ISS prima dell’Expedition 4, si erano lamentati del livello del rumore a bordo della Stazione stessa, durante tutto l’arco della giornata, l’equipaggio ha indossato degli audio-dosimetri.
Il POC ha riferito che nella giornata sono riprese le operazioni con gli esperimenti scientifici a lunga durata. “Sono ripresi gli esperimenti dell’Active Rack Isolation System ISS Characterization Experiment (ARIS-ICE) e dell’Experiment on Physics of Colloids in Space (EXPPCS). Il Payload Operations Center presso il Marshall Space Flight Center della NASA ad Huntsville in Alabama, ha inviato una serie di comandi che hanno riacceso l’EXPRESS Rack 2, che ha il compito di fornire ai due esperimenti energia, condizionamento, gestione dei dati, ed altre utenze. Entrambi gli esperimenti, che sono iniziati con l’Expedition 2 agli inii del 2001, sono controllati in modalità remota da terra, con il supporto della manutenzione periodica da parte dell’equipaggio.”
Walz ha riparato il Mediu-rate Communications Outage Recorder (MCOR) posto in una rack avionica del Destiny.
Bursch e Walz hanno continuato a sistemare il materiale giunto sulla Stazione con l’STS-108, e più tardi hanno familiarizzato con i displays dei computers che verranno prossimamente utilizzati per muovere il Canadarm 2 SSRMS.
Onufrienko ha lavorato con i sistemi del settore russo. Egli ha controllato dei connettori elettrici dei sistemi di misura di bordo dello Zvezda, ha sostituito i filtri della polvere dello Zarya e ha sistemato una lampada difettosa del modulo orbitale della Soyuz.

03/01/02
Onufrienko ha lavorato con dei sistemi del segento russo, impegnandosi per alcune ore nella sostituzione di un controller di carica/scarica della batteria numero 3 dello Zvezda; operazione che ha richiesto la rimozione della suddetta batteria da dietro un pannello.
Gli americani si sono nel frattempo occupati della misurazione dei livelli di rumore di bordo e dell’attivazione dell’equipaggiamento per il monitoraggio delle radiazioni (EVARM), raccogliendo dati dal computer dell’HRF.
Nel pomeriggio i due hanno lavorato con il test di presa del braccio robotico SSRMS, tramite il computer display system.
Onufrienko, ha quindi settato l’equipaggiamento per l’esperimento tecnico Russian Skorpion-1, e ha scattato delle foto dell’apparecchiatura assemblata all’interno dello Zvezda.

04/01/02
Il primo lavoro di Onufrienko è stato la riparazione di un cavo della videocamera dell’esperimento di osservazione della Terra Diatomeya. Questo guasto era già stato segnalato dagli uomini dell’EXPEDITION 3 durante la loro missione.
Onufrienko e Walz, più tardi, hanno svolto dei test di presa con le mani, in preparazione della loro imminente EVA (un report della NASA aveva riferito che entrambi gli spazionauti erano stati invitati ad incrementare la dose quotidiana di esercizi, usando le loro mani per pedalare con la cyclette, per rinforzare le loro braccia e riportare il corretto tono muscolare, che era diminuito drasticamente da qualche tempo).
Bursch e Walz hanno riposto i rilevatori acustici, hanno effettuato dei prelievi di aria, hanno controllato il dispositivo HRF GASMAP e hanno salvato i dati medici dei primi test in un computer principale.
Onufrienko ha eseguito manutenzioni del sistema di micro purificazione delle impurezze pericolose dell’aria, e del pannello del compressore per la misurazione della pressione sanguigna.
Infine tutti e 3 i membri dell’equipaggio hanno riparato e attivato l’unità di purificazione dell’aria POTOK-150MK dello Zvezda.

05/01/02
L’equipaggio si è svegliato più tardi del solito (alle 09:30 GMT contro le 06:00 normali), per iniziare lo sleep-shifting in vista della prossima EVA.
E’ continuato il lavoro di calibrazione dei sensori GIVUS dello Zvezda, controllato dal TsUP ed iniziato qualche giorno prima.

06/01/02
Questa giornata di riposo è anch’essa cominciata alle 09:30 ed è terminata alle 01/00 del mattino seguente.

07/01/02
Onufrienko e Walz hanno cominciato i preparativi per la loro EVA, preparando l’equipaggiamento e una nuova tuta da EVA Orlan, giunta sull’ISS nel mese di settembre 2001, con la Progress SO-1.
Onufrienko e Bursch hanno installato un’unità di avionica nel cargo Progress M1-7. Essa verrà usata nella fine della settimana, nelle comunicazioni fra la navicella e lo Zvezda durante le accensioni pianificate dei motori della Soyuz, per l’aggiustamento dell’orbita del complesso.
Bursch ha eseguito un’importante operazione rimuovendo la vecchia ed obsoleta memoria di massa del Payload MDM 2 (multiplexer/demultiplexer), e sostituendola con una nuova cartuccia di memoria, portata in orbita dalla missione STS-108.
“Posta nell’Avionics Rack 3, nel pavimento del lab Destiny, l’MDM processa i comandi da terra in favore delle payload racks e degli esperimenti scientifici, e gestisce la loro telemetria in direzione della terra.” Ha affermato il POC.
“La nuova cartuccia di memoria è più resistente alle radiazioni, ed ha 3 volte la memoria dell’hard drive, in modo da essere più affidabile e più flessibile”. Ha spiegato Tim Horvath, l’Expedition Four Payload Operations Director.
Le altre attività scientifiche del segmento statunitense hanno incluso dei tests con i detectors dell’EVARM, che verranno sistemati nelle sotto-tute raffreddate a liquido, durante le EVAs dell’equipaggio.
Walz e Bursch “hanno completato la prima sessione del Renal Stone experiment, inclusa la raccolta di urine delle 24 ore ed ilmonitoraggio della dieta. L’esperimento, gestito dal Johnson Space Center, studia l’eventualità dello sviluppo di calcoli renali durante i voli spaziali a lunga durata, con una prospettiva di prevenzione.”
(Si era anche diffusa la notizia che la raccolta di urine preoccupava la controparte russa, che temeva lo scoppio di qualche sacca. Più tardi si è saputo che lo stoccaggio delle urine era stato effettuato nel nodo Unity, ovvero nel segmento statunitense.)
Sono continuati gli esperimenti a controllo remoto, come nella norma, e proprio oggi, l’Experiment on Physics of Colloids in Space ha iniziato un test della durata record di 120 ore."
“Il team scientifico sta riesaminando le prime fasi della cristallizzazzione della lega colloidale binaria cristallina AB-6, per dell’altro tempo consecutivo, al fine di produrre dei dati migliori riguardo la sua cristallizzazione.” Ha detto Mike Doherty, project manager degli esperimenti sui colloidi al Glenn Research Center in Cleveland. “Stiamo osservando il processo di cristallizzazione usando immagini ad una risoluzione più alta, per cercare di scoprire due differenti aspetti della dispersione della luce da questo campione.”
Il team scientifico dell’ARIS-ICE, ha iniziato una serie di test d’isolamento di un minuto, con un nuovo programma di controllo.
Sono stati attivati i propulsori dello Zvezda per cambiare l’attitudine di volo del Complesso, dal XPOP (asse X Perpendicolare al Piano Orbitale) al LVLH (Locale Verticale Locale Orizzontale).

08-09/01/01
Questo è stato un giorno più lungo del solito, (dalle 09:30 alle 04:00 del giorno successivo) per permettere lo spostamento del periodo di sonno per l’imminente EVA. Il trio ha controllato i sistemi per le comunicazioni del modulo Pirs.
Onufrienko e Walz hanno fatto dei tests di condizionamento cardiovascolare sulla cyclette, come parte dei preparativi per l’EVA.
Più tardi, a seguito del distacco di un cavo dal dispositivo per gli esercizi RED, se ne è subito provveduto alla riparazione.
Il TsUP ha testato il pacchetto dell’avionica installato il giorno precedente, in vista del reboost dell’orbita dell’ISS tramite il motore della Progress.

09-10/01/02
Dopo la sveglia alle 12:30, Onufrienko ha sottoposto le sue urine all’analisi biochimica. Dopodichè sono continuati i controlli delle tute Orlan da EVA, controllando il funzionamento del sistema di separazione gas/acqua della tuta stessa e del modulo Pirs.
Il lavoro medico ha visto lo svolgersi dei tests delle urine per i due astronauti americani.
Bursch ha raccolto dei campioni chimici e microbici dall’ambiente dell’ISS, e ha raccolto anche dei campioni di acqua.
Il report settimanale del POC ha spiegato quali erano i principali obiettivi delle osservazioni terrestri, effettuate quotidianamente dagli astronauti: “la zona industrializzata dell’Africa del Sud-Est, i laghi nella Sierra Nevada, le Ande peruviane, i ghiacciai della Patagonia, l’arcipelago di Tuamotu, degli incendi in Angola, la neve nelle isole Sandwich del sud, il delta del fiume Yangtze, e l’est degli Stati Uniti.”
Il TsUP ha comandato le 2 accensioni dei propulsori della Progress M1-7, innalzando l’orbita dell’ISS di circa 17,8 Km. Le accensioni sono avvenute dalle 01:35 alle 02:07 e dalle 03:43 alle 04:10 del 10 gennaio.
La NASA ha poi riferito che il risultato della manovra non è stato quello sperato, per circa 1,7 Km, per via di un errore di calcolo sulle pressioni delle linee di trasporto del propellente dallo Zvezda alla Progress.

10-11/01/02
Daniel Bursch, di prima mattina ha partecipato ad un breve collegamento televisivo con un’emittente della sua città, descrivendo la sua missione sull’ISS come “un’avventura incredibile”, pur ammettendo di sentire la mancanza delle “cose terrestri” come la sua famiglia, le passeggiate e “la pizza e la birra”.
Per il resto della giornata, l’equipaggio si è preparato per l’EVA, settando le videocamere, ripassando il programma di lavoro, controllando gli apparati per le comunicazioni e quelli dei sistemi di supporto delle loro tute Orlan.
Gli esercizi fisici hanno compreso l’utilizzo della cyclette con le mani da parte di Walz. Inoltre è stato controllato il sistema di processo della condensa d’acqua, del sistem Rodnik dello Zvezda.

11-12/01/02
Onufrienko e Walz hanno continuato i loro preparativi per l’EVA, controllando ancora i sistemi di comunicazione delle loro tute Orlan.
Bursch ha lavorato con un analizzatore specifico dei sottoprodotti della combustione. Si tratta di un dispositivo che individua i composti del carbonio coe la CO2, nei moduli Zvezda e Zarya.
La coppia americana ha sostituito i filtri batterici e a carboni attivi del nodo Unity e del Laboratorio, ed ha ispezionato i rilevatori dei fumi del segmento statunitense.

12-13/01/02
Due giornate di riposo prima dell’EVA. Il 12 gennaio è stata scaricata dell’acqua all’esterno del complesso. Questa operazione si è resa necessaria perché il contenitore dell’acqua di condensa da 70 lb, era pieno di acqua ( oltre 80 lb). La NASA ha riferito che l’espulsione del fluido è avvenuta nella direzione “diametralmente opposta a quella di volo”.

14/01/02
L’equipaggio si è svegliato alle 12:30 ed ha svolto la sesta EVA dal segmento russo.
Prima di uscire sono stati configurati i sistemi delle comunicazioni, si sono controllate le tute Orlan per l’EVA, sono stati rimossi i condotti fra il modulo Zvezda e la camera di decompressione Pirs, e i due spacewalkers si sono sottoposti a dei tests medici. Durante l’EVA Bursch sarebbe stato ai comandi delle videocamere e del SSRMS Canadarm 2, all’interno del segmento statunitense.
Il report della NASA ha riferito che “Entrambe le PCUs (Plasma Contactor Units) sono state cambiate nella modalità Discharge Mode, per neutralizzare il potenziale elettrico che potrebbe crearsi sulla superficie esterna dell’ISS.”
Le PCUs sono posizionate sul traliccio Z-1 sopra il Nodo Unity.
I portelli del modulo Pirs sono stati aperti alle 20:59 e Walz ed Onufrienko sono galleggiati fuori. Lo scopo principale dell’EVA era quello di spostare la seconda gru russa Strela dal segmento russo al modulo Pirs, e di posizionare un’antenna Ham sul modulo Zvezda.
Poco dopo l’inizio dell’EVA, Bursch ha dovuto aprire i portelli fra lo Zarya e lo Zvezda per risolvere un problema di comunicazione che stava interferendo con il circuito delle comunicazioni spazio-Terra.
L’unità Strela era stata la prima ad essere montata sull’ISS, e le prime parti di essa erano state lasciate attaccate all’Unità di Docking PMA-1, che era unita al nodo Unity e allo Zarya FGB, nel corso della missione STS-96 sul finire del maggio 1999. La seconda parte era stata intallata nel maggio del 2000.
Per raggiungere il PMA-1 Onufrienko ha dovuto distendere il braccio dello Strela-1 già installato (GStM-1), per tutti e 15 i suoi metri di lunghezza, lungo il lato del FGB, utilizzando una guida installata da Walz per mantenere il braccio stabile ed evitare di urtare i pannelli solari dello Zarya.
Quindi, Walz ha galleggiato lungo il braccio della gru verso il PMA-1, ha sganciato la Strela ed è tornato con l’unità al Pirs, dove essi la hanno attaccata al modulo, vicino al portello d’uscita, sul lato opposto rispetto alla prima Strela (Il Pirs ha 2 portelli d’uscita, con una Strela montata vicino ad ognuno di essi).
Circa 3 ore e mezza dopo l’inizio dell’EVA, della durata prevista di 5h e 54’, era stato completato il lavoro principale. Durante l’attivita extraveicolare, Bursch ha usato le videocamere interne ed esterne all’ISS, per ottenere delle immagini stupefacenti della coppia al lavoro e della Strela allungata per tutta la lunghezza del modulo Zarya.
Durante uno dei periodi di notte orbitale, Onufrienko si è lamentato del fatto che lui e Walz sentivano freddo, nelle loro tute, benché il TsUP avesse confermato che tutte le procedure erano state portate a termine correttamente.
Dopo aver attaccato la Strela, i due si sono mo antennessi per la lunghezza dello Zvezda e hanno installato la prima di 4 antenne (WA3), per la stazione radio Ham (che, benché attualmente posta nello Zarya, deve essere spostata nello Zvezda). Le 4 antenne serviranno anche per il sistema TV russo per le EVA. Esse sono state montate ad intervalli di 90 gradi, l’una dall’altra, attorno al diametro dello Zvezda, nel “unpressurised assembly compartment” che circonda il punto di attracco inferiore.
Gli uomini hanno seguito un tratto lungo lo Zveda, che ha permesso loro di evitare la potenziale esposizione ai depositi tossici dei propulsori del modulo, che erano stati ovviamente disattivati, mentre il controllo attitudinale della Stazione era mantenuto dai giroscopi americani.
Una volta ritornati al modulo Pirs, gli spazionauti hanno pulito i propri guanti, gettando gli asciugamani lontano dal Complesso.
Il portello del Pirs è stato chiuso alle 03:02, portando la durata dell’EVA a 6h e 3’.
La giornata dell’equipaggio è terminata alle 07:45 (del 15 gennaio), dopo che erano stati riconfigurati i sistemi dell’avamposto spaziale, riportandoli all’operatività normale.
Il POC ha riferito che i ricercatori da terra, durante la giornata, avevano raccolto dei dati dall’esperimento ARIS-ICE, e dall’Experiment on Physics of Colloids, nel lab Destiny.

15/01/02
Qusta è stata una giornata di lavoro accorciiata (solo 5 h), che è ufficialmente incominciata alle 16:30, e che ha visto il compimento di alcuni lavori di routine come l’ispezione del separatore della condensa, nello Zvezda, la manutenzione del sistema di supporto vitale e l’ispezione dei payloads scientifici statunitensi.
Onufrienko ha svolto dei lavori elettrici standard nel modulo Pirs, e Walz e Busch hanno completato l’esperimento PuFF prima del previsto.
Il POC ha riferito che “Ogni sessione dell’esperimento PuFF include 5 tests sulla funzionalità dei polmoni, che richiedono solamente di respirare aria della cabina. Lo scopo è di misurare lo scambio dei gas nei polmoni, e di rilevare i cambiamenti muscolari nella forza di respirazione, dovuti alla prolungata permanenza in assenza di gravità”.
Il TsUP ha comandato il trasferimento automatico di carburante ed ossidante dalla Progress M1-7, ai serbatoi del modulo Zarya.

16/01/02
L’attività rincipale della giornata è stata la trasmissione in orbita del nuovo software per la guida, la navigazione ed i computer di controllo. Si è trattato di un processo durato 8 ore che ha implicato lo scambio dei computers a metà dell’operazione.
Gli uomini hanno completato la manutenzione delle tute Orlan, (riempiendo le taniche dell’acqua ed asciugando le linee di alimentazione del sublimatore) e durante queste operazioni, gli specialisti del TsUP hannopotuto parlare con Onufrienko.
Il comandante russo ha anche lavorato con il sistema Regul dello Zvezda, utilizzato per le comunicazioni attraverso i siti di terra russi, commutandolo da un canale all’altro evitando problemi di downlink.
Bursch ha risolto con successo un problema con il software di controllo dell’EXPRESS Rack 2.
Si sono tenuti dei collegamenti Ham radio con una scuola del Mississippi, e una videoconferenza con la compagnia “Red October” che fornisce dolciumi agli equipaggi dell’ISS (e li aveva forniti a quelli della MIR).
La giornata ha visto poi l’equipaggio compiere la manutenzione dei sistemi di supporto vitale (in particolar modo con i letti assorbenti di impurità nocive), e svolgere la quotidiana dose di esercizi fisici.

17/01/02
Quest’oggi gli astronauti hanno potuto colloquiare con l’amministratore della NASA Sean O’Keefe, e con il Delegato Tom DeLay, che erano in visita presso il Johnson Space Center.
All’inizio della giornata gli uomini hanno iniziato a prepararsi per la prossima EVA (la numero 7 dall’ISS), che verrà eseguita da Onufrienko e Bursch il 25 gennaio. Onufrienko ha poi cominciato a disimballare gli equipaggiamenti che verranno usati durante la complessa attività extraveicolare, che vedrà i 2 spazionauti installare degli scudi attorno ai propulsori dello Zvezda.
E’ stata svolta la manutenzione del TVIS, e dei sistemi di supporto vitale, come da programma inoltre si sono scattate delle fotografie delle varie racks all’interno del lab Destiny, si sono controllati i payloads americani e Bursch ha completato un questionario.
La coppia statunitense ha portato a termine l’esperimento medico WinSCAT, che ha tentato di determinare le abilità cognitive dei membri dell’equipaggio durante lunghe missioni spaziali.
Il POC ha diffuso gli obiettivi del programma di osservazione terrestre: "le nuvole e i vortici di Von Karmen nelle isole Canarie, gli incendi nel Sahel Africano, le barriere coralline e gli atolli nell’Arcipelago Tuamotu, i ghiacciai nella Nuova Guinea, l’inquinamento atmosferico sulle coste statunitensi dell’est, i ghiacciai della Patagonia, i danni causati dall’uragano Juliette nell’area di Cabo San Lucas di Baja, California, e i laghi artificiali ad ovest del Nilo, nel deserto Egiziano.

18/01/02
Lo status report della NASA ha riferito che: " Walz aveva lavorato con gli esperti informatici di terra per installare ed attivare una nuova unità di memoria di massa a stato solido, su uno dei tre principali computers Command & Control della Stazione (C & C 1". Walz ha impiegato circa 2 ore per rimuovere la vecchia unità di memoria di massa, che impiegava un disco rotante, e poi altre 2 ore sono occorse ai tecnici di terra per completare la riattivazione del C&C1. Gli esperti in informatica della NASA stanno continuando a valutare i dati sullo stato di salute del computer, e pensano di metterlo di backup al C&C2 per il 23 gennaio. Il C&C2 era già stato aggiornato agli inizi del mese. La nuova unità di memoria di massa finale verrà installata l’1 febbraio."
E’ stato inoltre inviato al Centro di Controllo di Houston, un video che mostrava l’equipaggio al lavoro con l’esperimento Platan, un detector di raggi cosmici che essi installeranno all’esterno del modulo Zvezda.
Sul finire della giornata Bursch si è sottoposto ad un test medico che ha monitorato le sue condizioni cardiovascolari durante gli esercizi graduali con il veloergometro.

19-20/01/02
Sono stati 2 giorni di riposo durante i quali gli uomini hanno dato una sistemata alla Stazione, hanno svolto gli esercizi fisici e hanno tenuto delle conferenze con la terra.
Il 19 gennaio Onufrienko e Bursch hanno lavorato ancora assieme con gli equipaggiamenti che avrebbero utilizzato durante l’EVA.

21/01/02
Sono continuati i preparativi per l’EVA. Onufrienko e Bursch hanno allestito l’antenna ham Wa4 e hanno approntato il materiale da portare all’esterno del Complesso durante l’attivita extraveicolare, la cui durata prevista è di circa 5h e 48’.
Ancora una volta Onufrienko ha usato la cyclette della Stazione con le mani, per rassodare i propri muscoli, oltre a svolgere i normali esercizi di routine.
Walz si è occupato del controllo e del mantenimento dei sistemi del Complesso, incluso il separatore della condensa BPRK-1, il sistema per il controllo termico del Destiny e i sistemi Common Cabin Air delle racks del laboratorio.

22/01/02
Onufrienko e Walz hanno aggiustato le taglie delle proprie tute Orlan e hanno svolto i tests sulle perdite. Inoltre sono stati provati gli equipaggiamenti medici e alcuni degli attrezzi che verranno utilizzati nel lavoro fuori bordo.
Riguardo al lavoro medico, Walz si è sottoposto ad un controllo dell’udito, e si sono tenuti degli altri tests con il martello dell’ARIS-ICE. Più tardi durante un collegamento televisivo fra l’equipaggio e il Glenn Research Centre, i ricercatori dell’ARIS-ICE hanno detto riuscire a vedere sul dispositivo gli effetti dei movimenti degli astronauti, durante la diretta.
Il POC del Marshall ha osservato che l’ARIS-ICE aveva svolto oltre 1440 diversi tests in orbita.
Più tardi gli uomini hanno raccolto dei campioni dell’aria del Complesso orbitale, e dei circuiti di refrigerazione del Destiny, a seguito dei lavori svolti sui sistemi il giorno prima.
Le osservazioni quotidiane della superficie terrestre sono continuate anche oggi, ed hanno incluso anche delle sessioni con l’equipaggiamento telescopico dell’esperimento russo Uragan. L’ obiettivo è stato il vulcano attivo del Congo.
Nei giorni a seguire Onufrienko ha continuato a seguire la devastante eruzione vulcanica.

23/01/02
Dopo aver controllato gli indicatori degli allarmi delle tute Orlan, e altri equipaggiamenti, Onufrienko e Bursch hanno indossato le loro tute per l’esecuzione di un test.
Il centro di controllo ha fornito delle istruzioni ai due spazionauti sul tragitto da compiere durante l’EVA, per evitare la potenziale esposizione ai residui tossici dei propulsori dello Zvezda.
Più tardi i, due si sono sottoposti a dei controlli medici pre-EVA con la Human Research Facility nel modulo Destiny.
Walz dal canto suo ha sostituito un vecchio cavo della toilet dello Zvezda.
Sono stati presi dei campioni di aria dai condizionatori e dalle cabine.
Riguardo al lavoro scientifico, Bursch ha completato il questionario settimanale, sono stati controllati i payloads statunitensi e l’equipaggio ha tenuto la regolare sessione di esercizi fisici.
Si è tenuto un collegamento con gli uomini dell’Expedition 3, nell’ambito del programma scientifico per ottenere dei feedback sulle procedure e migliorare la conduzione degli esperimenti.

24/01/02
Giornata di riposo prima dell’EVA, durante la quale i due spacewalkers hanno ripassato le procedure di lavoro.
Walz, che rimarrà nell’ISS durante l’escursione dei colleghi, ha preparato le attrezzature della toilet della Soyuz TM-33 e ha fissato una videocamera nella navertta spaziale per le riprese dell’EVA, inoltre, con l’aiuto di Bursch ha preparato il Canadarm SSRMS per le riprese esterne del giorno seguente.
Sono stati presi altri campioni di aria, mentre il TsUP ha dato l’avvio alle attività con l’esperimento europeo GTS (Global Timing System), uno dei diversi esperienti svolti durante la giornata, assieme ad altri esperimenti russi sulle radiazioni e sul rilevamento delle micrometeoriti.

25/01/02
Onufrienko e Bursch hanno svolto l’EVA-7 dal Pirs Docking Compartment.
Prima di indossare le loro tute extraveicolari, i due spazionauti hanno svolto il protocollo medico delle analisi biochimiche delle urine e della misurazione della massa corporea.
Onufrienko e Bursch, quindi hanno sigillato il modulo Zvezda e sono entrati nel compartimento Pirs, lascindo Walz nel segmento statunitense dell’ISS a seguire le operazioni.
Il portello del Pirs è stato aperto 15:19 (tempo GMT). Per Dan Bursch si è trattata della prima EVA, mentre il collega russo era alla ottava esperienza extraveicolare.
Il primo lavoro ha riguardato l’installazione di un anello protettivo attorno al portello d’uscita. E’ da sottolineare il fatto che Onufrienko stava indossando una tuta Orlan differente da quella pianificata originariamente, per pareggiare il tempo di lavoro delle diverse tute a disposizione sulla Stazione Spaziale.
E’ stato ispezionato il finestrino numero 7 dello Zvezda, che presentava un anomalia simile ad una “bolla d’aria esplosa” all’interno del vetro, come ha descritto Onufrienko.
Il principale obiettivo dell’EVA era quello di installare 6 set di deflettori in prossimità del fondo degli scarichi dei propulsori dello Zvezda, in modo tale da deviare i rasidui tossici dal modulo.
La NASA ha detto che Onufrienko e Bursch hanno "rimosso un esperimento chiamato Kromka, situato vicino ad uno dei gruppi di propulsori. Questo esperimento ha catturato il materiale esausto e tossico espulso dagli ugelli dei propulsori, e verrà rispedito a terra agli inizi di maggio a bordo di una navetta Soyuz. Studiando il materiale catturato dall’esperimento, gli ingegneri potranno comprendere meglio la natura di questi depositi. La coppia di spacewalkers ha installato nello stesso posto un nuovo esperimento identico al primo. Le analisi che verranno effettuate su quest’ultimo, stabiliranno il grado dell’efficienza dei deflettori appena installati.
Inoltre è stata installata l’antenna radio ham con il relativo cablaggio collegato al retro dello Zvezda. Questa antenna è la seconda di un gruppo di 4 che verranno via via installate sul retro del modulo. La prima antenna era stata installata da Walz ed Onufrienko durante l’EVA del 14 gennaio.
“I due spacewalkers hanno anche attaccato allo Zvezda un esperimento sulla fisica chiamato Platan-M. Esso è progettato per catturare i nuclei pesanti a bassa energia provenienti dal sole e dall’esterno del sistema solare. Inoltre, hanno posizionato sullo Zvezda tre esperimenti sui materiali, chiamati SKK, che testeranno gli effetti dell’ambiente spaziale su una serie di materiali. Gli spacewalkers hanno installato anche, delle guide per i cavi ed i tubi delle tute, in modo da evitare che essi fluttuando, possano intralciare o sporcare gli esperimenti posti all’esterno del modulo. Durante tutta la durata dell’EVA, gli spazionauti hanno effettuato delle riprese fotografiche per documentare il proprio lavoro.”
L’EVA è terminata dopo 5 h e 59’. I due hanno riportato nel Pirs gli equipaggiamenti smantellati dall’esterno dello Zvezda. Ancora una volta si sono impiegati dei tovaglioli speciali per detergere ogni possibile residuo dai propri guanti, dopo l’esposizione ai depositi tossici dei propulsori. Dopo l’uso, i tovaglioli sono stati scagliati dagli astronauti verso l’atmosfera in modo tale da farli rientrare il più velocemente possibile.
La gionata lavorativa è terminata alle 02:30 del 26 gennaio.

26/01/02
Questa giornata dedicata al riposo è iniziata alle 11:00. Gli uomini hanno eseguito le consuete manutenzioni post EVA sulle proprie tute Orlan, incluso il riempimento delle taniche dell’acqua, l’asciugatura dei circuiti dei sublimatori, e infine lo stoccaggio delle tute medesime nel proprio ripostiglio.
Sono stati presi degli altri campioni di aria e si sono svolte le regolari sessioni di esercizi ginnici.
Bursh e Walz si sono sottoposti all’esperimento Pulmonary Function in Flight (PuFF). Questo esperimento studia “i possibili cambiamenti nella funzionalità polmonare, a seguito dell’esposizione per lunghi periodi alla microgravità all’interno dell’ISS, e all’esposizione alla bassa pressione delle tute spaziali.” Ha riferito il POC del Marshall. Bursch ha eseguito il test per la prima volta dopo la sua EVA, mentre per Walz si tratta di un test a scadenza mensile.

27-28/01/02
Questi sono stati altri due giorni di riposo per l’equipaggio che ha potuto intrattanersi in colloqui familiari, svolgere le manutenzioni ordinarie sui sistemi di supporto vitale, controllare lo stato dei payloads, parlare con gli specialisti di terra e svolgere i regolari esercizi fisici.
Comunque il 27 gennaio, un rilevatore di fumo in una rack del laboratorio Destiny ha dato un falso allarme e si è verificata una temporanea perdita di collegamento audio su un canale di comunicazione con la terra. Dopo diversi tentativi e una buona dose di pazienza, l’equipaggio è riuscito a ristabilire il contatto.

29/01/02
Quest’oggi gli uomini sono tornati a lavorare normalmente, dopo alcuni giorni di riposo seguenti l’EVA dello scorso venerdì. Essi si sono sottoposti ai programmi di misurazione della massa corporea, e del volume dei polpacci.
Dopodiché gli astronauti hanno cominciato a lavorare con l’esperimento russo Molniya-SM, che studia “le emissioni ottiche nell’atmosfera terrestre associate ai temporali e e all’attività sismica.” L’equipaggiamento era formato da un sistema video-fotometrico montato su uno dei finestrini dello Zvezda.
Il POC ha riferito che l’equipaggio ha raccolto le letture sulle radiazioni di background dai badges-detector con l’esperimento EVA Radiation Monitoring (EVARM). “I badges erano sistemati nelle tasche degli indumenti refrigeranti degli astronauti, in modo tale da misurare l’irradiazione in aree specifiche del corpo. Bursch è stato messo a dieta nell’ambito del Renal Stone Experiment.”
Sono state fatte le manutenzioni al tappeto rotante TVIS, al sistema di illuminazione d’emergenza (Emergency Lighting Power Supply System) del segmento statunitense, al sistema di ventilazione dello Zarya, e al defibrillatore dell’HRF.

30/01/02
Onufrienko ha completato la mantenzione del dispositivo per la determinazione della massa corporea dello Zvezda, ha esaminato un multimetro russo che si era guastato, ha sostituito alcuni componenti del del sistema di controllo di bordo e ha controllato alcuni misuratori di pressione. Anche la coppia americana si è dedicata ai controlli ed alle manutenzioni degli equipaggiamenti del segmento di Stazione di loro competenza.
Più tardi, il comandante russo ha preso dei camioni di aria, per verificarne la presenza di freon, a seguito del guasto avvenuto tempo prima, del sistema primario di condizionamneto dell’aria.
Nella mattinata l’equipaggio si F sottoposto alle analisi del sangue, e Bursch ha completato il questionario settimanale. Inoltre si sono svolti altri tests medici, si sono compiute delle osservazioni della Terra e si sono tenute le regolari sessioni di esercizi fisici.
Lo status report settimanale del POC ha riferito che c’era stato un problema con l’esperimento ARIS-ICE: “Il team dell’Active Rack Isolation (ARIS), sta lavorando per capire le cause della rottura di uno spintore del dispositivo di smorzamento delle vibrazioni.
Durante il periodo di sonno dell’equipaggio del 24 gennaio, Bursch ha udito un rumore strano, e più tardi ha scoperto la rottura dello spintore superiore destro dell’EXPRESS Rack 2. Questo spintore fa parte di un gruppo di 8 che ha il compito di isolare la rack e i delicati esperimenti in microgravita al suo interno, dalle vibrazioni causate dai movimenti dell’equipaggio, dalle vibrazioni delle altre apparecchiature e da altre fonti di vibrazione. Il team scientifico sta lavorando con i controllori per rimuovere e sostituire lo spintore guasto con uno di ticambio entro la giornata. L’equipaggio ha fornito una descrizione dei dettagli del danno, incluse anche delle fotografie scattate da vicino.
Durante l’Expedition Three, si verificò un identico guasto per colpa di un dado allentato, ma in questo caso Bursch e Walz avevano riferito che il dado omologo di questo spintore era ben stretto, al momento della loro ispezione.
Il comandante dell’Expedition Three Culbertson, che riparò lo spintore durante la sua spedizione, si è messo in contatto con l’equipaggio in orbita lo scorso martedì, per comunicare ad esso la propria esperienza.
Il report del POC ha informato che erano cominciati all’inizio di questo mese, dei cicli, fin’ora mai tentati prima, con l’Experiment on Physics of Colloids in Space (EXPPCS).”
Il tentativo iniziale di miscelare “un colloide con un sale per dare il via alla crescita di un gel frattale è cominciato il 16 gennaio. Benché tutti i componenti meccanici stavano lavorando bene, una piccola valvola di gomma, che era stata chiusa, aveva mancato di aprirsi durante l’operazione di mixing. Un secondo tentativo di miscelazione ha avuto buon fine e la formazione dei grumi di colloidi è stata rilevata immediatamente. Questa operazione, per la formazione di gel, sta continuando ancora normalmente.” Ha riferito il team scientifico. Sono state compiute delle corse di 12 h il 27 gennaio, e di 24 h il 29 gennaio.

31/01/02
L’attività principale della giornata ha compreso la sistemazione di una nuova serie di attrezzature in un apposito ripostiglio, nello Zarya FGB. Queste attrezzature includono uno “scopemeter” con i suoi accessori, sensori di temperatura e pressione, punte per la saldatura e altro materiale d’avanzo di altri kit di attrezzature in uso sulla Stazione.
Nell’ambito medico, si sono osservati i sistemi cardiovascolari di Onufrienko e Walz, il Comandante russo ha completato il questionario dell’HRF, sono stati presi altri campioni dell’atmosfera dell’ISS, e gli astronauti statunitensi aggiornato il diario del Renal Stone Experiment.
Inoltre sono stati eseguiti dei controlli sui cablaggi e le connessioni del sistema di misurazione interno dei dati dello Zvezda, sul sistema di rimozione della CO2 Vozdukh (spegnendolo e verificando l’efficienza delle valvole da vuoto di riserva). Si è constatato che il sistema stava lavorando in modalità manuale, per via di un guasto presunto di una delle valvole della pompa.
I due americani hanno anche familiarizzato con un detector di perdite ultrasonico, e hanno ricevuto le istruzioni sull’operatività di un nuovo dispositivo in grado di riprendere immagini “sorround” a 360 gradi dell’interno del Complesso orbitale.